Marco Turconi, direttore Zeiss IQS: “Negli ultimi anni abbiamo assistito a un’evoluzione dell’approccio dell’industria manifatturiera italiana al controllo qualità”.
Marco Turconi, direttore di Zeiss IQS, spiega come l’acquisizione di GOM segni una pietra miliare nella storia dell’azienda. Zeiss IQS, infatti, specializzata in soluzioni per il controllo qualità in ambito industriale, amplia ulteriormente la propria offerta.
di Elisa Maranzana
Per fare qualità ci vuole qualità. Su questo Marco Turconi non ha dubbi. Un discorso che vale per l’intera catena produttiva, dalle materie prime alle macchine per le lavorazioni fino, naturalmente, agli strumenti di misura.
Pragmatico, determinato e dalle grandi doti comunicative, da sette anni Turconi è a capo di Zeiss IQS, specializzata in soluzioni per il controllo qualità in ambito industriale, e anche la più grande delle tre divisioni che costituiscono Carl Zeiss in Italia, insieme a Zeiss RMS (microscopia in ambito accademico) e Zeiss Medical Technology (strumentazione per ambito medico e sanitario).
Quando lo abbiamo incontrato per parlare della divisione che dirige, di strategie e di recenti acquisizioni, Turconi ci ha detto di aver assistito, negli ultimi dieci-quindici anni, a un’evoluzione dell’approccio dell’industria manifatturiera italiana al controllo qualità. “Un tempo il controllo qualità era considerato quasi un peso”, ci ha spiegato, “perché la priorità di ogni azienda era quella di produrre, di fabbricare dei pezzi, qualunque essi fossero. Tutto il resto – vale a dire tutto ciò che non contribuiva concretamente a raggiungere questo scopo – era considerato nella gran parte dei casi un aggravio di costi. Poi, con il passare del tempo e settore dopo settore, le imprese hanno iniziato a comprendere che investire in strumenti di livello elevato per il controllo qualità non era una spesa inutile, bensì uno dei modi per differenziarsi dalla concorrenza a basso costo. E questo perché è anche il controllo qualità a dare valore aggiunto al manufatto che si sta producendo”.
Zeiss IQS – acronimo di Industrial Quality Solutions – oggi non si limita unicamente a fornire sistemi di pura metrologia, ma mette a disposizione del mercato le più svariate soluzioni per il controllo qualità, garantendo alla clientela un unico approccio per tutte le fasi dei loro processi produttivi, oltre che uno stesso software. L’acquisizione di GOM, specializzata in soluzioni per la metrologia 3D, ha permesso a Zeiss IQS di ampliare ulteriormente il già vastissimo portafoglio prodotti.
Zeiss si occupa di metrologia dal 1919, ma la divisione Zeiss IQS in Italia è arrivata in pianta stabile intorno alla fine degli anni Ottanta. Come si è evoluta
Negli anni Zeiss IQS ha effettuato una serie di acquisizioni strategiche allo scopo di ampliare la propria gamma di prodotti e soluzioni. La nostra divisione oggi si propone sul mercato come solution provider, proprio perché non è più possibile parlare di prodotti, ma di soluzioni complete. Il cliente ha un problema metrologico e di controllo qualità e noi, nell’ambito dei processi industriali più tipici, siamo in grado di fornire sistemi che possano controllare la qualità dei manufatti lungo tutto il percorso produttivo.
Questa è la ragione per cui, negli anni, Zeiss è andata acquisendo e ingrandendo il proprio raggio di azione con l’apporto non solo dei risultati della ricerca effettuata internamente, ma anche con l’apporto di società esterne che nel tempo sono state integrate.
“Nel corso della sua storia Zeiss IQS ha effettuato una serie di acquisizioni strategiche allo scopo di ampliare la propria gamma di prodotti e soluzioni”.
Nel 2017 Zeiss IQS ha acquisito il produttore italiano Bosello, ma l’integrazione più recente riguarda la tedesca GOM. Che cosa significa questa operazione?
L’acquisizione di GOM – che in Italia possiamo datare ufficialmente a ottobre 2022, a seguito però di un lungo percorso di integrazione iniziato nel 2019 – è stata forse la più corposa nella nostra storia e ci ha permesso di andare a completare la nostra offerta nell’ambito del controllo qualità, aggiungendo un portafoglio di sistemi concepiti per misurare e a controllare i manufatti senza toccarli, quindi essenzialmente attraverso tecnologie ottiche, laser e a luce strutturata. Parliamo perciò di sistemi a scansione 3D che hanno lo scopo di ricostruire le superfici dei manufatti, trasformando di fatto in un file di dati le informazioni fisiche degli oggetti stessi. Vien da sé che, una volta ricostruita la superficie di un oggetto, poi è possibile farne reverse engineering oppure effettuare vere e proprie misure, con il vantaggio di non avere toccato il pezzo e di ridurre i tempi.
Quello che consideriamo uno fra i più grandi punti di forza delle apparecchiature GOM è il software, che di fatto costituisce oggi la base per la futura suite dei software Zeiss.
L’acquisizione di una società rappresenta sempre una svolta significativa. Che cosa ha comportato in particolare l’integrazione di una realtà come GOM?
Premetto che le integrazioni non sono tutte uguali e che il modo in cui procedono dipende molto dalla cultura aziendale. Fortunatamente – non solo per gli acquisiti, ma anche per gli acquisitori – la cultura aziendale di Zeiss prevede che ogni operazione di questo tipo proceda nel modo più smooth possibile. Quindi senza scosse né traumi e nel massimo rispetto delle persone che lavorano per l’azienda che è stata acquisita. Questo, secondo me, è molto positivo, perché non si tratta di un modello così scontato.
Nel caso di GOM, in particolare, si è trattato dell’acquisizione di un’azienda tutt’altro che in difficoltà e con un’offerta davvero interessante. Questo ci ha portato a riconoscere da subito gli elementi distintivi di cui valeva la pena appropriarci, a partire dall’approccio alla filosofia del software. Al tempo stesso, però, un’azienda, seppur di dimensioni assolutamente nobili, quando va a integrarsi in una realtà molto più grande deve necessariamente adottare i modelli di business e i processi della realtà in cui confluisce. Ed è stata proprio questa una delle sfide più grandi.
“L’acquisizione di GOM ci ha permesso di aggiungere un portafoglio di sistemi fondamentalmente volti a misurare e a controllare i manufatti senza toccarli, quindi essenzialmente attraverso tecnologie ottiche, laser e a luce strutturata”.
In che modo avete affrontato la sfida? Qual è stato l’approccio di Zeiss all’acquisizione?
GOM era un’azienda tedesca di 600 persone circa, ma che al mondo aveva poche legal entities locali: in Italia, Francia, Gran Bretagna, Cina e Germania. Dopo quella centrale, l’Italia è stata scelta come paese pilota nell’acquisizione della legal entity locale e questo è stato per noi un grande onore. GOM in Italia aveva 20 persone, Zeiss IQS ne aveva 105. La nostra politica è stata di integrare tutte le risorse di GOM cercando di mantenerne anche i ruoli e, per quanto possibile, le responsabilità.
L’acquisizione di GOM ci ha necessariamente portati ad armonizzare alcuni processi, senza però andare mai a stravolgere il modello di business di Zeiss.
Consapevoli del fatto che molto spesso il problema più grande è legato all’approccio mentale, sapevamo che non avrebbe avuto senso imporre regole che non fossero davvero condivise, accettate e metabolizzate. Pertanto, ci siamo dati un anno di tempo per digerire e metabolizzare il processo di integrazione. Siamo partiti a ottobre del 2021 con le prime azioni di marketing e di vendita comuni, pur mantenendo ancora le due legal entities separate, con l’obiettivo di imparare a collaborare e a creare sinergie. Da quel momento in poi però le azioni sul mercato sono andate di pari passo, collaborando quotidianamente, scambiandosi informazioni, andando insieme a visitare clienti, e soprattutto iniziando a utilizzare approcci comuni, a partire dalla fase di marketing.
Progetti e obiettivi per il futuro?
Siamo una struttura di vendita e quindi i nostri obiettivi non possono che essere legati a questo. Grazie anche all’integrazione della linea di soluzioni GOM, oggi siamo in grado di garantire ai clienti un unico approccio per tutte le fasi dei loro processi produttivi e lo stesso software. Il nostro obiettivo è quindi quello di trasmettere sempre più al mercato questa consapevolezza. ©TECN’È
“Zeiss IQS non si limita unicamente a fornire sistemi di pura metrologia, ma mette a disposizione del mercato le più svariate soluzioni per il controllo qualità”.