Rivit è entrata a far parte di FERVI Group nel 2021. Nella foto di apertura: Francesco Montanari, Amministratore Delegato di Rivit.
Qualità dei prodotti, servizi personalizzati, proposta multicanale e un rinnovato approccio al mercato sono gli ingredienti dell’offerta che Rivit si appresta a presentare sul mercato, forte dei suoi 50 anni di attività.
di Andrea Pagani
L’evoluzione di un’azienda è basata in genere su tanti piccoli step. Arriva però il momento di fare un balzo, di scegliere una strada precisa e di percorrerla con decisione per raggiungere nuovi traguardi. In occasione del 50° anniversario dalla propria nascita, Rivit sta compiendo questo passo in avanti anche grazie all’ingresso nel FERVI Group e all’arrivo del nuovo Amministratore Delegato e Direttore Generale Francesco Montanari.
Francesco Montanari, che ha maturato una lunga esperienza internazionale nel mondo dell’elettronica legata all’acquisizione dei dati e all’automazione dei processi, da alcuni mesi guida, infatti, l’azienda con sede a Ozzano dell’Emilia, in provincia di Bologna. È un Manager al quale piacciono le sfide, e quella propostagli dal Gruppo FERVI ha tutta l’aria di esserlo: Rivit è infatti una realtà che vanta 50 anni di attività nel mondo dei fasteners, dei rivetti e in generale delle tecnologie per il fissaggio meccanico che nel 2021 è entrata a far parte del Gruppo FERVI.
L’obiettivo? Crescere. Non solo a livello di fatturato, quanto dal punto di vista strutturale e organizzativo al fine di assicurare il miglior servizio possibile a una clientela sempre più esigente.
L’offerta di Rivit include oltre 50.000 referenze a catalogo.
Francesco Montanari è un volto nuovo nel mondo dei sistemi di fissaggio. Qual è la sua storia?
Ho una laurea in Ingegneria Elettronica e diversi Executive Programs post-laurea. Dopo una prima esperienza in una società di consulenza, nel 1993 sono entrato in Datalogic dove ho ricoperto nel tempo diverse mansioni: dapprima Product Manager, poi Direttore Marketing & Communication, quindi capo della filiale francese. Sono poi rientrato in Italia come Direttore Generale di Datalogic Mobile e infine con il ruolo di Chief Marketing Officer di Datalogic S.p.A. fino a fine 2022, quando ho cambiato totalmente settore per assumere la posizione di direttore generale in Rivit.
La principale sfida che Francesco Montanari sta affrontando è quella legata al cambiamento di Rivit, affinché assuma una fisionomia più idonea a fronteggiare le nuove esigenze di mercato.
Un cambiamento importante! A cosa è dovuta questa scelta?
Si tratta per me di una sfida affascinante da affrontare, anche se non priva di insidie. Abbiamo visto come i mercati possano cambiare da un momento all’altro tra pandemie, crisi geopolitiche o prezzi delle materie prime impazziti. Per questo, e forse a maggior ragione, è importante che una azienda come Rivit assuma una fisionomia idonea a fronteggiare queste circostanze. Un concetto emerso sin dal 2021, quando è entrata nel Gruppo FERVI affiancandosi alla stessa FERVI, a Riflex, Vogel Germany e Sitges. Un team solido impegnato nei settori della manutenzione, riparazione e operations (MRO).
Rivit, infatti, è cresciuta costantemente negli anni: il 50° anniversario è un traguardo che non molte aziende riescono a tagliare. All’orizzonte c’erano però le prime nubi legate alla capacità di far evolvere ulteriormente questa realtà imprenditoriale in qualcosa di più organizzato e strutturato. L’ingresso nel Gruppo FERVI ha dato la possibilità di massimizzare l’esperienza fin qui accumulata e di ripartire con un approccio nuovo, più manageriale. In grado, in altre parole, di liberarsi da alcuni dei vincoli tipici delle piccole e medie imprese e trarre così il massimo beneficio dalla forza del gruppo.
Dal canto mio, sono ben felice di mettere a disposizione la mia esperienza per consolidare le posizioni dell’azienda sul mercato globale, andando a ottimizzare l’approccio al mercato interno e a potenziare la presenza su quelli esteri, sfruttando il grande potenziale del brand Rivit.
Il magazzino automatico consente di gestire in modo ottimale gli ordini e la relativa logistica.
In cosa consiste questo rinnovamento aziendale?
Innanzitutto nell’avere una struttura più articolata. Detto così potrebbe sembrare controintuitivo, ma in realtà organizzando meglio il lavoro si otterranno benefici su tutti i fronti.
Il team è rimasto lo stesso: a meno del turnover fisiologico in questo tipo di operazioni, ci siamo limitati ad aggiungere un team manageriale di responsabili funzionali che riferiscono a me e che si occupano di vendita, operations, prodotto, con il supporto delle funzioni di staff che hanno anche un coordinamento centrale a livello di gruppo.
Lo scopo è migliorare quei processi che fino a ieri erano affidati soprattutto alle singole conoscenze ed esperienze individuali. Il medesimo discorso vale a livello tecnologico: abbiamo più di 50.000 referenze a catalogo, centinaia di ordini al giorno da gestire e prodotti che spesso differiscono tra loro per dettagli minuscoli.
L’obiettivo è ridurre a zero i possibili errori in fase di preparazione e spedizione degli ordini, ma per farlo servono gli strumenti adatti. Stiamo implementando un nuovo gestionale che ci aiuterà molto in questo senso.
Sono consapevole del fatto che qualsiasi cambiamento possa essere traumatico per l’organizzazione, ma stiamo osservando internamente i primi risultati positivi e ben presto la cosa sarà evidente anche all’esterno.
In che modo puntate a migliorare il servizio al cliente?
In primo luogo, rispondendo in maniera tempestiva alle richieste. Che si tratti di una telefonata, una e-mail o un form compilato sul nostro sito, vogliamo dare un feedback immediato. Se invece il quesito è complesso da affrontare, lo comunichiamo e spieghiamo cosa ci occorre per definire l’offerta. Una volta confermato un ordine, ci impegniamo a consegnarlo nelle tempistiche stabilite. E poiché, per quanto ci si applichi, non sempre ciò è possibile, in questo caso informeremo subito il cliente affinché possa intraprendere eventuali azioni correttive. Quando l’evoluzione di Rivit sarà completa e tutti i processi interni saranno ben oliati, la differenza sarà evidente e verrà apprezzata da clienti di ogni tipo.
Mister Worker è lo shop online dedicato a ogni tipo di soluzione per il mondo MRO, partecipato da FERVI Group. Il primo punto vendita fisico è collocato all’interno della sede Rivit di Ozzano dell’Emilia (BO).
Cosa intende per “clienti di ogni tipo”?
Quello dei fasteners e in generale delle tecnologie per il fissaggio può sembrare un mercato semplice e statico, ma in realtà affrontiamo quotidianamente sfide nuove con clienti di ogni genere e dimensione.
Pensiamo a uno dei grandi trend attuali, quello della mobilità elettrica: il settore automotive è da sempre uno dei più importanti per noi, e con l’avvento delle auto elettriche abbiamo sviluppato delle soluzioni per gestire la chiusura ermetica dei pacchi batterie, ognuno dei quali richiede decine tra inserti e altre tipologie di fasteners. Oppure all’installazione dei pannelli solari, che richiedono sistemi di fissaggio dedicati a gestire materiali più morbidi e delicati. La qualità dei prodotti resta la stessa, ma potrebbero cambiare le esigenze di fornitura, la consulenza per specifiche applicazioni o la tipologia di supporto tecnico.
Lavoriamo con il piccolo artigiano così come con la multinazionale che fattura miliardi di euro, il che mette in luce uno dei primi ostacoli che ci siamo trovati ad affrontare: non possiamo trattare tutti i clienti nello stesso modo.
Non intendiamo classificare i clienti tra quelli di serie A e quelli di serie B, sia chiaro, ma è evidente che avranno necessità differenti e che dovremo essere in grado di rispondere a ognuna di esse in modo il più possibile dedicato e attraverso il canale di vendita più idoneo. Con la nuova configurazione aziendale saremo in grado di proporre la soluzione migliore per ciascuno.
Le soluzioni Rivit sono apprezzate da aziende di ogni genere e dimensioni, dai piccoli artigiani alle grandi multinazionali.
L’obiettivo è anche quello di fare in modo che ci siano positive ricadute sul fatturato. Quali azioni state avviando in tal senso?
La gestione dei canali di vendita è un altro tema che stiamo affrontando.
Gran parte del nostro business deriva dalla vendita diretta, soprattutto a clienti industriali, che resterà sempre il nostro canale principale, ma le modalità di acquisto sono molteplici.
È la clientela stessa che segmenta la domanda e, se gliene diamo la possibilità, stabilisce in autonomia il miglior canale in base alle proprie necessità e abitudini.
Per esempio, lavoreremo in maggiore sinergia con rivenditori e distributori, i quali a loro volta sfruttano i punti vendita fisici e talvolta persino i grandi portali di e-commerce. Per esempio, all’interno del Gruppo FERVI possiamo contare anche sulla presenza dei nostri prodotti sul portale Mister Worker, shop online dedicato a ogni tipo di soluzione per il mondo MRO. Infine, stiamo continuando ad investire nel nostro storico punto vendita fisico proprio all’interno della sede Rivit, che oggi abbiamo ri-brandizzato “Mister Worker” grazie all’accordo con FERVI Group, chiudendo così il cerchio. In tal modo diamo ai clienti la massima libertà di scelta.
Rivit vanta 50 anni di esperienza nel mondo dei fasteners, dei rivetti e in generale delle tecnologie per il fissaggio meccanico.
Se dovesse indicare alcuni dei fattori imprescindibili per soddisfare i vostri clienti, quali sarebbero?
Il primo è sicuramente la qualità del prodotto. Paradossalmente potrei vendere al prezzo che vuole il cliente e consegnare gratis nel giro di un’ora, ma se poi si presentano problemi negli assemblaggi o se gli blocco una linea produttiva, tutto il resto non conta più.
Poi il servizio: come ho spiegato, ogni azienda ha esigenze e problemi specifici e noi dobbiamo essere in grado di comprenderli e, possibilmente, fornire la risposta più corretta.
Segue la disponibilità a magazzino: un impegno economico importante, ma indispensabile per soddisfare una domanda che spesso funziona con il principio del just in time.
Infine, il prezzo di acquisto. Ovviamente deve essere quello “giusto”, ma in definitiva l’equilibrio si trova.
Questo è a mio parere l’ordine di importanza dei fattori chiave, ma non possiamo pensare di affrontare il mercato senza proporli tutti.
Una sfida affascinante, come ho già detto, e che non vediamo l’ora di vincere! ©TECN’È
Crescere non è solo una questione di fatturato: è saper offrire soluzioni idonee a soddisfare sotto ogni aspetto le necessità dei clienti.