Gianfranco Zauli, CEO di Asita.
Società elettriche, chimiche e petrolchimiche, grandi impianti industriali, società di consulenza e studi di progettazione o installatori di impianti fotovoltaici: tutti soggetti accomunati dal dover condurre misure di grandezze elettriche nel pieno rispetto delle normative. A costoro si rivolge Asita, realtà di Faenza specializzata nella produzione e commercializzazione di strumentazione elettrica ed elettronica.
di Claudia Pirotta
ASITA, acronimo di Automazione Strumentazione Innovazione Tecnologie Avanzate (www.asita.com) è un’impresa leader a livello nazionale nella fornitura di sistemi di misura. Fondata a Faenza da Gianfranco Zauli nel 1975, con l’obiettivo di fornire apparecchiature tecnologicamente avanzate ai professionisti del settore elettrico, dopo un anno l’azienda definisce ulteriormente la propria missione, indirizzandola al comparto della strumentazione per misure elettriche ed elettroniche. Asita ottiene poi la certificazione di prodotto nel 1988 e alcuni suoi strumenti si possono fregiare del marchio IMQ, assicurando così ai clienti la garanzia di dispositivi muniti dei requisiti di conformità alle normative tecniche. La certificazione al sistema per la qualità aziendale UNI EN ISO 9001 arriva nel 1992 e attesta ancora oggi la volontà dell’impresa di monitorare le proprie procedure interne. Nel 1988 diventa anche Centro di Taratura SIT n° 109, oggi ACCREDIA LAT n° 109, ampliando la gamma di servizi offerti a corredo della strumentazione. A 42 anni dalla nascita, Asita, con il suo spiccato senso dell’innovazione, è certamente un punto di riferimento della strumentazione professionale nel mercato elettrico.
Abbiamo incontrato il CEO e fondatore Gianfranco Zauli, che ci ha raccontato una storia di passione ed entusiasmo per un lavoro difficile e ambizioso: offrire ai clienti la soluzione più adatta per ogni misurazione.
D. È d’obbligo capire come tutto ha avuto inizio…
R. Ci siamo proposti sul mercato con la speranza di portare innovazione nell’ambito della strumentazione e ci siamo concentrati sulle misure elettriche ed elettroniche. Nel 1975, quando Asita è nata, non ci siamo imposti alcuna linea guida se non l’idea di trovare qualcosa di speciale per aiutare i professionisti elettrici a svolgere bene il loro lavoro. Un elettricista che installa impianti elettrici deve poter eseguire tutte le misure necessarie previste dalla normativa, così come un professore universitario deve poter disporre di strumenti idonei alla ricerca, mentre per l’industria è fondamentale il controllo qualità. Tre ambiti diversi, accomunati da un unico denominatore: lavorare secondo i principi della qualità.
D. Dopo pochissimo tempo dalla nascita, siete sbarcati dall’altra parte del globo, collaborando con Hioki E. E. Corporation alla distribuzione e assistenza della strumentazione di misura del colosso giapponese. È stato un incontro importante?
R. L’incontro con Hioki, con la quale ancora oggi collaboriamo, ci ha permesso di fare quel “colpo d’ala” che stavamo cercando. È un’azienda molto dinamica e con un fatturato elevatissimo, che ogni anno reinveste il 10% in ricerca e sviluppo. Nel 2015 è stato inaugurato infatti un centro ricerche con uno staff di 250 ingegneri che contribuiscono a sviluppare 30 nuovi prodotti e sfornano oltre 100 brevetti l’anno.
“Ci siamo proposti sul mercato con la speranza di portare innovazione nell’ambito della strumentazione e ci siamo concentrati sulle misure elettriche ed elettroniche”, dichiara Zauli.
D. Numeri che rendono bene l’idea dell’evoluzione di Asita. Ci sono altre date importanti che segnano la vostra storia?
R. Siamo stati la prima azienda italiana e tra le prime in Europa a sottoporre strumenti di misura alle verifiche dell’IMQ per valutarne la conformità alle normative vigenti. Alcuni dei nostri strumenti si fregiano del marchio di qualità IMQ che dà ai clienti la garanzia di acquistare strumenti conformi alle normative tecniche. Successivamente abbiamo concentrato gli sforzi sull’ottenimento della certificazione UNI EN ISO 9001, che manteniamo dal 1992 con l’obiettivo di identificarci, attraverso la qualità e l’esperienza trasmessa alla clientela, in un’impresa in grado di valorizzare e migliorare continuamente il proprio operato e la propria struttura.
D. Come è cambiato nel tempo l’approccio dei professionisti nella scelta di uno strumento? Quale ruolo ha oggi Asita nel supportare il cliente?
R. Negli anni Novanta, l’approccio alla strumentazione elettrica era molto più semplice. Erano gli anni della 46/90 e gli utenti chiedevano strumenti specifici per certificare gli impianti eseguendo determinate misurazioni. Poi sono subentrate alcune influenze “negative”, in parte dettate dal periodo di crisi che tutti abbiamo attraversato, e il prezzo è diventato il primo fattore da considerare. In quel periodo ha preso corpo la convinzione che la corrente elettrica sia facile da “seguire”, è cambiato il punto di vista e il trend era acquistare con il massimo risparmio, senza preoccuparsi delle conseguenze sulla qualità della misura. È stato per noi fondamentale, in tale scenario, guidare il cliente potenziale verso una scelta consapevole degli strumenti e delle attrezzature, una scelta capace di riportare il tema dell’utilizzo e delle entità da misurare al centro dell’approccio. I tecnici Asita provengono da esperienze educative e lavorative diverse: nello staff abbiamo ingegneri, periti, analisti… e tutte le risorse sono suddivise in team di lavoro per rendere più efficienti le singole unità di business, dallo staff tecnico alla logistica, fino al controllo qualità. Attraverso la consulenza ancora oggi offriamo ai clienti la nostra competenza e assicuriamo loro le soluzioni più aggiornate; prevediamo poi una dimostrazione pratica dell’uso dello strumento scelto per mostrarne le potenzialità e l’efficacia. Consapevoli del fatto che ogni problema ha le sue specifiche peculiarità, per ogni famiglia di prodotti abbiamo individuato una gamma di strumenti tra cui scegliere; uno solo non basta, se non in certi contesti specifici.
D. Oltre alla consulenza disponete del servizio interno di riparazione e, ancora più importante, offrite la taratura degli strumenti, eseguita in un laboratorio accreditato interno all’azienda. In quali termini può definirlo come un ulteriore plus offerto?
R. Dal 1998 Asita è Centro di Taratura ACCREDIA LAT n° 109 (ex SIT, N.d.R.). Questo significa che tariamo gli strumenti di chiunque ne faccia richiesta sotto il diretto controllo del centro metrologico primario nazionale. È un importante servizio per le aziende, che si spinge oltre la nostra mission aziendale: tariamo infatti tutti gli strumenti rientranti nella nostra capacità metrologica, emettendo certificati riconosciuti legalmente e accettati in ambito nazionale, europeo e internazionale. Siamo costantemente monitorati e, per definizione di LAT, imparziali. Tutti gli attestati di taratura generati dal laboratorio interno ad Asita sono, appunto, “certificati” e non semplici rapporti di prova, come spesso accade. È importante sottolineare questo concetto perché i certificati hanno valore legale e possono anche essere impugnati in caso di controversie o, semplicemente, per dare valore ufficiale a una misura. Essere un Centro di Taratura accreditato ci porta ad avere una panoramica sempre attuale del mercato della strumentazione e delle normative. Questo servizio si inserisce nel percorso che abbiamo intrapreso da tempo, decidendo di sottoporci a tutte le verifiche che oggi esistono, e lo completa. La certificazione IMQ dichiara che il prodotto è sicuro, la ISO 9001 attesta la qualità del processo, mentre la taratura LAT dice che “spacchiamo il capello in quattro”.
D. Cosa dobbiamo aspettarci da Asita nei prossimi anni?
R. Ci piacerebbe ampliare la capacità metrologica del Centro di Taratura, attualmente su tensione continua e alternata, corrente continua e alternata, resistenza in c.c. e in c.a. Dal punto di vista della strumentazione, conformemente alla nostra missione originaria, siamo aperti a qualsiasi tipo di necessità o di sfida che il mercato possa lanciare. La tecnologia, soprattutto digitale, è in rapidissima evoluzione e avrà sempre più importanza nella realizzazione di nuovi strumenti, contribuendo anche a migliorare quelli esistenti. L’energia elettrica attualmente ha un utilizzo ancora più diffuso ed è opportuno lavorare per migliorarne la qualità. Sviluppare, quindi, soluzioni per l’efficientamento energetico è già oggi uno dei temi molto dibattuti e lo sarà, a maggior ragione, in futuro. Noi siamo pronti: i nostri strumenti sono perfettamente in grado di condurre in modo ottimale anche questo tipo di analisi. ©ÈUREKA!
“Siamo stati la prima azienda italiana e tra le prime in Europa a sottoporre strumenti di misura alle verifiche dell’IMQ per valutarne la conformità alle vigenti normative di prodotto”, afferma Zauli.