La 24° edizione di LASER World of PHOTONICS ha registrato la presenza di numerosi stands cinesi. Foto: Messe München.
Una visita allo stand TRUMPF, in occasione di LASER World of PHOTONICS, ha permesso di tracciare un personale bilancio della fiera e di indicare luci e ombre della strategia, sicuramente innovativa, intrapresa dalla multinazionale tedesca.
di Antonio Vendramini
Anche quest’anno, per la ventiduesima volta consecutiva, ci siamo recati a Monaco di Baviera per visitare la fiera LASER World of PHOTONICS , la più importante manifestazione fieristica del mondo occidentale dedicata ai sistemi laser e alla fotonica, svoltasi dal 24 al 27 giugno 2019. Giunta alla sua 24° edizione, questa biennale, da sempre dedicata in particolar modo alla componentistica laser, solo da qualche anno ha registrato un interesse verso le applicazioni industriali. Questa attenzione è scaturita da quando le industrie hanno mostrato un maggior interesse verso l’impiego di sorgenti in fibra che, proprio in un’edizione di LASER World of PHOTONICS, erano state oggetto di un discusso seminario tenuto dal suo pioniere Dr. Gapontsev, di IPG Photonics. Nella stessa edizione erano state proposte le prime applicazioni di un intraprendente imprenditore vicentino che aveva intravisto in queste sorgenti il futuro (almeno prossimo) delle applicazioni del taglio laser.
Raggruppamento delle aziende laser francesi a LASER World of PHOTONICS. Foto: Messe München.
L’ERA DELLE MICROLAVORAZIONI
L’anno in questione era il 2005. A distanza di 14 anni, occorre osservare che la fiera è oggi focalizzata in altre direzioni, almeno rispetto agli orientamenti tecnologici del mondo industriale italiano. LASER World of PHOTONICS ha infatti acceso i riflettori sul settore delle microlavorazioni che, nella pratica, salvo rare eccezioni, è quasi scomparso in Italia con la chiusura (o cessione) delle maggiori fabbriche dei comparti dell’elettronica e dell’informatica. Le lavorazioni con impulsi ultra-brevi, in tale contesto, rappresentano oggi per l’Italia un settore marginale, pur essendo stato il nostro Paese il luogo in cui queste sorgenti sono inizialmente state sviluppate: basti citare il Politecnico di Milano.
Nel campo delle microlavorazioni particolare attenzione è stata data alle applicazioni per l’elettromobilità, settore in cui il laser è diventato un imprescindibile utensile per le sue capacità di saldare i componenti in rame e alluminio presenti nelle batterie e nei motori elettrici. Purtroppo, anche in questo settore l’attività di ricerca italiana è marginale, e il pur crescente successo di molte aziende nazionali operanti in questo campo nelle lavorazioni per conto terzi non le ha spinte a essere presenti a questa importante manifestazione fieristica.
Un momento di relax dei numerosi partecipanti ai vari Convegni organizzati nell’ambito della fiera LASER World of PHOTONICS. Foto: Messe München.
LA FIERA IN NUMERI (E IMPRESSIONI)
I dati registrati dall’Ente fiera per LASER World of PHOTONICS risultano abbastanza positivi – leggermente più caute le nostre impressioni, come spiegheremo più avanti –: 1.325 gli espositori (1.293 quelli dell’edizione 2017), provenienti da oltre 40 paesi, con una presenza cinese superiore a ogni attesa; circa 34.000 i visitatori, con un leggero incremento rispetto ai 32.700 dell’edizione precedente; di questi, almeno il 60% non provenienti dalla Germania, a conferma dello stato di attuale debolezza del mondo scientifico-industriale tedesco, come già avevamo registrato per la fiera EuroBlech, ad Hannover, lo scorso ottobre.
Come accennato, la nostra impressione è stata meno confortante, probabilmente perché siamo stati presenti alla manifestazione solo il giorno di apertura, al fine di partecipare alla Press Conference di TRUMPF che ci aveva comunicato che avrebbe presentato un laser guidato dall’intelligenza artificiale – da qui l’origine del titolo di questo articolo –. Naturalmente, non possiamo controbattere sul numero di espositori presenti in fiera, i numeri registrati sono quelli, ma va detto che le nostre aspettative erano indirizzate a cifre decisamente maggiori, dato che ci era stato detto che la manifestazione avrebbe occupato un padiglione in più rispetto all’edizione precedente. Nella pratica, il padiglione aggiuntivo (A1) è stato più che altro dedicato a ospitare una nutrita serie di seminari tecnico-scientifici aggiunti ai diversi Congressi che svolti nelle accaldate aule dell’ICM.
La 24° edizione, quindi, ci è sembrata un “ritorno al passato”, quando la parte convegnistica era prevalente rispetto a quella espositiva, vissuta principalmente come strumento a supporto pratico delle varie esposizioni tecnico-scientifiche. Considerazione questa che ci induce a qualche dubbio anche sul numero dei visitatori: non perché il numero segnalato sia non vero, ma perché molti di questi hanno partecipato perché interessati alla componente convegnistica. A precisa domanda, l’Ente fiera ci ha confermato che questi sono stati oltre 5.000, un vero e proprio record per la manifestazione.
Va comunque sottolineato che, comunque la si viva, LASER World of PHOTONICS è l’unico appuntamento che consente di verificare lo stato di salute del mondo che ruota attorno al laser e alla fotonica.
Presentazione delle innovazioni allo stand TRUMPF della fiera LASER World of PHOTONICS. Da sinistra: il Dr. Panckert, il Dr. Schmitz e Mr. Kaliudis. Foto Lasertec.
LUCI E OMBRE NELLO STAND DI TRUMPF
Dopo questa introduzione di ordine generale, arriviamo al motivo principale della nostra visita a LASER World of PHOTONICS: osservare da vicino le novità presentate da TRUMPF. Va detto che quanto proposto dall’azienda tedesca ha un pochino deluso le nostre aspettative, sia per quanto riguarda l’evoluzione della tecnologia laser del Gruppo sia per le soluzioni proposte nello stand. Come previsto, il racconto delle innovazioni tecnologiche dell’azienda di Stoccarda è stato descritto dal Dr. Christian Schmitz, CEO della Divisione Laser, e dall’Ing. Joseph Pankert, ex Direttore di Photonics GmbH – la controllata di Philips per quanto riguarda le sorgenti laser a diodi, recentemente acquistata da TRUMPF – e ora responsabile della nuova area della società TRUMPF Photonics Components riguardante le sorgenti a diodi. La presentazione in tedesco e con argomenti centrali quali l’e-mobility, prevalentemente affini al mondo industriale tedesco dei produttori di auto elettriche, ha suscitato una certa delusione nei pochi giornalisti non tedeschi presenti all’evento che hanno anche chiesto, senza ottenere risposta, i motivi della mancata presenza dei membri della famiglia Leibinger alla manifestazione. In estrema sintesi, va detto che da queste presentazioni non sono apparse indicazioni precise su un decisivo futuro ingresso delle sorgenti a diodi prodotte dall’azienda nel comparto del taglio della lamiera.
Come sopra accennato, anche le novità esposte nello stand hanno generato non poche perplessità. A dire il vero, nell’avviso dell’evento, la filiale italiana aveva specificato: “verrà presentato come funziona il primo laser con intelligenza artificiale”, senza definire se questo avrebbe riguardato una sorgente o un sistema. Avendo appena riportato al termine della fiera LAMIERA, dello scorso mese di maggio, la presenza della prima sorgente in fibra controllata dall’Intelligenza Artificiale (IA), avevamo accettato di buon grado l’offerta di TRUMPF di vedere la sua risposta a LASER World of PHOTONICS: ecco, quindi, spiegato il motivo della delusione nel verificare che, in realtà, la IA non era applicata a una sorgente, ma semplicemente a una versione prototipale del sistema di marcatura TruMark Station 5000, consentendo di comandarla intuitivamente con comandi a voce, in modo simile a quanto avviene con la funzione di riconoscimento vocale per gli utenti dei moderni cellulari.
Presentazione del sistema di marcatura TruMark Station 5000, con sistema di AI Heidi a comando vocale. Foto Lasertec.
HEIDI, LA NUOVA COLLEGA SVIZZERA
Come indicato nell’immagine del sistema di marcatura TruMark Station 5000, sopra la macchina campeggiava la scritta “Sono Heidi, la nuova collega dalla Svizzera: vieni e parla con me”: una presentazione decisamente invitante per i visitatori possibili utenti, un po’ meno per una manifestazione dedicata all’innovazione tecnologica nell’ambito del laser. Riflettendo, al ritorno da Monaco di Baviera, ci siamo dati questa spiegazione, che sicuramente non risolve tutti i dubbi sopra espressi: TRUMPF è un’azienda che produce sistemi laser e non solo sorgenti e, quindi, la sua scelta innovativa migliore è quella di presentarsi “innovativa” attraverso i suoi sistemi. D’altro canto, anche nell’open house internazionale Intech2019, il Gruppo aveva presentato soluzioni basate sull’IA attraverso i propri sistemi di saldatura e taglio. Arriverà sicuramente il momento in cui opererà in questo modo anche per le sue sorgenti. L’innovazione, non è possibile negarlo, è sicuramente un marchio di Casa TRUMPF.
Ritornando ad Heidi e alla tecnologia, nella dimostrazione eseguita in fiera abbiamo potuto notare che il sistema, dopo il comando vocale iniziale da parte dell’operatore, gli dice, in maniera progressiva, cosa deve fare, dove posizionare il pezzo in marcatura e come eseguire il suo prelievo dopo l’effettuazione della lavorazione che, in ogni caso, è assistita da un sistema di visione che controlla l’intero processo.
Klaus Löffler, Responsabile Commerciale della Divisione Laser di TRUMPF, elencando i vantaggi di questo controllo vocale, evidenzia come il sistema, operando con utilizzatori poco esperti, sia capace di metterli in grado di lavorare senza la necessità di leggere e capire come navigare nel software complesso di un controllo multilivello. Sottolinea anche che, nel prossimo futuro, i sistemi di marcatura verranno ulteriormente semplificati attraverso il riconoscimento visivo del componente in lavorazione, con la macchina che individuerà direttamente il programma di lavorazione appropriato.
Spaccato del gruppo statorico di un motore elettrico per autovettura mostrante la saldatura dei vari bacchetti in rame che costituiscono l’avvolgimento. Foto: Messe München.
TECNOLOGIA IN PRIMO PIANO
Proseguendo nella descrizione delle novità proposte allo stand TRUMPF, il Dr. Löffler, ha poi brevemente illustrato il sistema TruLaser Cell 3000 che, con una sorgente Tru Disk 6001 e un programma di IA, saldava le bacchette in rame che dovevano dar vita a uno statore di un motore elettrico per moderne autovetture.
Successivamente, sempre il Dr. Löffler ha presentato la nuova sorgente a disco TruDisk 1020 da 1 kW, con emissione nel verde, a 515 nm. Insieme alla TruLaser Station 5005, la soluzione proposta saldava per conduzione sottili fogli di rame, simulando la lavorazione principale per realizzare batterie per macchine elettriche.
Nel corso della presentazione, il relatore avvertiva che l’operazione era governata dallo stesso software Active Power Control che avevamo già avuto modo di vedere nel corso di EuroBlech 2018 applicato nelle operazioni di taglio. In questa soluzione, lo stesso software è stato utilizzato per la saldatura, regolando il valore ottimale della potenza laser necessaria per eseguire l’operazione sempre in condizione di conduzione e, quindi, senza spruzzi che impedirebbero poi il corretto uso del foglio saldato. ©TECNeLaB
Lamierini di rame saldati per conduzione con la nuova sorgente TruDisk 1020 da 1 kW con emissione nel verde. Foto Lasertec.