Buitoni ha trasformato l’impianto di Benevento nel primo polo di eccellenza del Sud Italia nella produzione della pizza surgelata.
Un polo produttivo internazionale che, grazie a un rinnovamento radicale delle linee, rappresenta una vera e propria eccellenza: Buitoni ci ha aperto le porte del suo stabilimento di Benevento per svelare i segreti della sua celebre pizza surgelata.
di Simona Recanatini
Ebbene sì: la ricetta della pizza perfetta passa anche dalla tecnologia. Sorpresi? Da un lato ci sono gli ingredienti, semplici e naturali, tra cui una farina ad alto contenuto proteico, per dar vita a un impasto soffice e ben aerato, ispirato alla tradizione napoletana e lievitato per ben 22 ore, che risulta croccante alla base e con un cornicione pronunciato, come vuole la cultura partenopea. Dall’altro lato un processo produttivo che impiega le più sofisticate e innovative tecnologie oggi disponibili sul mercato in tema di automazione. È proprio dall’unione di tradizione e innovazione che nasce la nuova pizza “Bella Napoli” di Buitoni, azienda alimentare italiana nata nel 1927 a Sansepolcro (Arezzo) e oggi di proprietà della multinazionale svizzera Nestlé per quanto riguarda la linea dei prodotti surgelati.
Lo stabilimento di Benevento, fondato nel 1974, è stato acquistato da Nestlé nel 1993 ed è da oltre vent’anni che la pizza Bella Napoli viene preparata con la medesima sapienza e passione in questa storica fabbrica della zona industriale di Ponte Valentino: qui a Benevento la centenaria esperienza di Buitoni si fonde magistralmente alla vocazione campana, culla del prodotto ambasciatore del Made in Italy nel mondo.
Proprio di recente Buitoni ha voluto trasformare l’impianto di Benevento nel primo polo di eccellenza del Sud Italia nella produzione della pizza surgelata che, dal territorio sannita, si appresta a varcare i confini nazionali alla conquista, in questa prima fase, dell’Europa, dove è presente in sei Paesi, e successivamente del resto del mondo.
La nuova pizza Bella Napoli di Buitoni nasce dall’unione di tradizione e innovazione.
HUB INTERNAZIONALE
È proprio il processo produttivo particolare, accanto alle materie prime selezionate, come dicevamo, la caratteristica vincente della gamma Bella Napoli che, oltre alla Margherita, la referenza più venduta in Italia, si compone di altre varianti. Grazie a un piano di rilancio e di sviluppo e a importanti investimenti per oltre 50 milioni di Euro, con il contributo del Ministero dello Sviluppo Economico (attraverso Invitalia) e di Regione Campania, l’idea di base del progetto è stata quella di trasformare il sito produttivo di Benevento in un Hub internazionale. Siamo di fronte a un vero e proprio progetto di Industria 4.0, che ha previsto il rinnovamento radicale di tutte le aree e di tutte le fasi del processo produttivo, dalla progettazione ai macchinari all’innovazione di prodotto sulle quali ha lavorato un team internazionale di 20 persone, tra tecnici e esperti. Tre linee di ultima generazione, tre nuovi magazzini (uno per le materie prime, uno per il confezionamento, uno per il prodotto finito e surgelato, completamente automatizzato), un nuovo layout lineare per uno stabilimento che vanta un’estensione pari a più di 20 campi di calcio in grado di restituire fino a 350 pizze al minuto. Per dare un’idea, in precedenza venivano “sfornate” circa 5.000 pizze al giorno: un bel salto, non c’è che dire.
“La nostra ambizione è quella di fare della fabbrica campana un’eccellenza in grado di portare all’estero nuovi prodotti e valorizzare sempre di più la qualità e il saper fare autenticamente italiano”, ha sottolineato Stefano Bolognese, Business Executive Officer Buitoni Culinary Italia. “Il connubio tra tecnologia, competenze e conoscenze possono andare di pari passo, la nostra cultura agroalimentare e i processi industriali avanzati possono alimentarsi a vicenda: tecnologia, dunque, e migliori risorse a favore di una diffusione sempre più capillare del buon cibo italiano del quale la pizza è simbolo nel mondo”, ha aggiunto Bolognese.
Il sito produttivo di Benevento è diventato un Hub internazionale: un vero e proprio progetto di Industria 4.0, che ha previsto il rinnovamento di tutte le fasi del processo produttivo.
UN ROBOT SPARGISUGO
“L’ambasciatrice di questo progetto è la nuova Bella Napoli, sintesi perfetta di tradizione napoletana (dalla qualità delle materie alla lievitazione lenta) che si coniuga con processi di produzione e conservazione di altissima tecnologia che garantiscono tanto le caratteristiche organolettiche della pizza appena sfornata quanto la massima igiene e sicurezza”, ha sottolineato Giuseppe Esposito, Responsabile Ricerca e Sviluppo dello stabilimento Buitoni di Benevento. “Il segreto della sua bontà è legato a doppio filo con le fasi del processo industrializzato che simula in tutto e per tutto quello artigianale. Come nel caso del Robot Spargisugo, innovazione unica nel panorama europeo che, grazie a un braccio meccanico e a un sistema di visione ottica, calcola esattamente il centro del disco di pasta e con un movimento rotatorio, che si ispira al gesto del pizzaiolo, distribuisce uniformemente il pomodoro”, ha aggiunto Esposito.
Gli investimenti nello stabilimento Buitoni di Benevento prevedono l’installazione di tre linee produttive con tecnologie all’avanguardia in ottica di Industria 4.0 che garantiscono un’eccellente performance abbinata alla ricerca e alla qualità dei migliori ingredienti. Il team che ha lavorato alla concretizzazione del piano è composto da una ventina tra esperti e tecnici con esperienza internazionale (con un’età media inferiore ai 35 anni…), che ha permesso allo stabilimento campano di raggiungere vertici altissimi di produzione e soprattutto di qualità della produzione. La pizza Bella Napoli è la “portabandiera” di questo progetto: è la sintesi perfetta tra tradizione e innovazione, quest’ultima dettata dall’investimento cospicuo messo in campo per poter allestire le linee produttive con le tecnologie più avanzate proposte in questo frangente dal mercato.
Il Robot Spargisugo, grazie a un braccio meccanico e a un sistema di visione ottica, calcola esattamente il centro del disco di pasta e con un movimento rotatorio, che si ispira al gesto del pizzaiolo, distribuisce uniformemente il pomodoro.
IL CICLO PRODUTTIVO
Vediamo più da vicino come avviene il ciclo produttivo della Pizza Bella Napoli: tutto ha inizio con la dosatura e la miscelazione delle materie prime, poi l’impasto viene fatto lievitare in un’apposita sala per circa 22 ore, dopodiché viene suddiviso in panetti che vengono inviati alla zona della produzione vera e propria, dove il panetto viene lavorato, steso e arricchito con la salsa di pomodoro, disposta alla perfezione dal Robot Spargisugo. Poi vengono aggiunti, a seconda della ricetta, altri ingredienti: la flessibilità dei macchinari nella gestione delle differenti tipologie di pizza è un altro importante valore aggiunto del nuovo stabilimento. Le pizze scorrono veloci sul nastro trasportatore fino al forno e poi direttamente alla surgelazione, a -35°. La pizza Bella Napoli viene quindi ricoperta con una pellicola termoretraibile ed è pronta per essere confezionata e ispezionata da un sistema di visione a raggi X, per scongiurare la presenza di corpi estranei.
FOCUS: ATTENZIONE ALL’AMBIENTE
Lo stabilimento Buitoni di Benevento è dotato di 5.200 di impianto fotovoltaico con 3.000 pannelli. Tutta l’energia utilizzata proviene esclusivamente da fonti rinnovabili: un monitoraggio costante dei consumi aiuta a ridurre gli sprechi. E sono zero i rifiuti che finiscono in discarica, 100% i rifiuti che vengono riciclati: anche lo stabilimento di Benevento contribuisce al Progetto Nestlé “Zero Waste for Disposal”, che coinvolge tutto il Gruppo, inclusi gli stabilimenti e la sede di Assago di Nestlé Italia. ©ÈUREKA!
Stefano Bolognese (a sinistra), Business Executive Officer Buitoni Culinary Italia, e Giuseppe Esposito, Responsabile Ricerca e Sviluppo dello stabilimento Buitoni di Benevento.