Macchina Orbital RWO-D-330 Rollwasch® Italiana S.p.A., in versione Vibrodry, completa di copertura, con raccordo di aspirazione.
La finitura in massa delle superfici metalliche – in altre parole burattatura e vibrofinitura – attraversa un’importante fase di rinnovamento. Obiettivi: ridurre l’impatto ambientale e contenere i costi correlati ai processi. Interpreti: il media di finitura innovativo QF (preformato abrasivo) e i processi definiti Vibrodry, entrambi brevettati (Patent Pending-I).
di Paolo Redaelli (*)
(*) Paolo Redaelli è Managing Director di Rollwasch® Italiana S.p.A.
Impatto ambientale ridotto e contenimento dei costi sono gli obiettivi prioritari del nuovo procedimento di finitura proposto da Rollwasch Italiana. La finitura in massa delle superfici metalliche – in altre parole burattatura e vibrofinitura – attraversa un’importante fase di rinnovamento. Obiettivi: ridurre l’impatto ambientale e contenere i costi correlati ai processi. Interpreti: il media di finitura innovativo QF (preformato abrasivo) e i processi definiti Vibrodry, entrambi brevettati (Patent Pending-I).
Un primo passo della nuova fase è stato realizzato con la nuova tecnologia offerta dai preformati abrasivi, o anche media di finitura, denominati QF. Questa tipologia di media, il cui nome completo è “Quattrofinish”, annovera in catalogo una serie eterogenea di prodotti fra cui anche versioni studiate per la finitura a secco. Va sottolineato che, nell’ambito dei prodotti studiati per applicazioni in assenza d’acqua, alcuni media sono stati pensati per la finitura delle superfici metalliche, altri per le superfici in legno, per quelle in plastica e in materiali più teneri. Sulla base dell’utilizzo richiesto, i media abrasivi per metallo o legno della serie QF, grazie al rapporto tra densità, elasticità e abrasività, consentono d’effettuare processi di finitura da soli o, soprattutto quelli per metalli, in combinazione con composti additivi. I processi a secco che utilizzano media QF si distinguono per una serie nutrita di vantaggi, che certamente superano i limiti.
Maniglie di ottone e accessori per moda in zama levigati con il processo Vibrodry di Rollwasch® Italiana S.p.A.
SICUREZZA INNANZITUTTO
L’uso di processi di finitura a secco in presenza di determinate leghe metalliche, quali alluminio o magnesio, può far rientrare tali processi nell’ambito della normativa ATEX che sovrintende la regolamentazione di ambienti a rischio d’esplosione. All’entusiasmo derivante dai risultati positivi determinati dalla finitura, è quindi stato preposto l’aspetto attinente la sicurezza, che ha certamente rallentato il lancio di queste applicazioni, almeno in determinati ambiti. Test molto accurati su applicazioni comuni e ricorrenti, condotti nei laboratori di Rollwasch® Italiana S.p.A., trasposti dal processo classico ad umido e quello sperimentale a secco, hanno determinato concentrazioni di polveri variabili. I dati ricavati sono stati analizzati sulla base delle informazioni fornite dalla direttiva ATEX dove, a titolo di esempio, si evidenziano, per l’alluminio, valori di LEL (limite inferiore di esplodibilità ) di 45 mg/l = 0,045 gr/l = 0,045 gr/dm3. L’analisi ha portato Rollwasch® Italiana S.p.A. ad evitare, nei casi dubbi relativi alla sicurezza, l’impiego del processo a secco per la finitura di metalli con lega d’alluminio o magnesio, proponendo, in alternativa, processi comunque innovativi e competitivi, quali quelli denominati Microfluid (Patent pending – I).
L’ottone e la zama, possono essere tranquillamente sottoposti a processi di vibrofinitura a secco Vibrodry, come gli acciai martensitici e austenitici, il bronzo, il titanio e anche metalli di altra natura, con i soli limiti evidenziati per le leghe d’allumino e magnesio.
Componenti per serrature e cursori per cinture in zama levigati con il processo Vibrodry di Rollwasch® Italiana S.p.A.
APPLICAZIONI SU LEGNO E POLIMERI
Un’apposita variante, specificamente studiata per materiali di durezza inferiore ai metalli, come il legno e i materiali plastici, consente ai processi Vibrodry di garantire superfici lisce, morbide al tatto, predisposte per una successiva fase d’impregnazione e/o verniciatura. Nell’ambito dei manufatti in legno sono stati conseguiti risultati interessanti nel campo dei manici per le posate, dei pomoli per i mobili, degli anelli per le tende e in settori affini, mentre, nel settore dei polimeri, le applicazioni risultano ancor più ampie e variano dall’articolo decorativo a quello tecnico.
I processi agiscono in completa simbiosi con i media QF generando il risultato desiderato, con il grado di abrasività e il livello di finitura richiesti. I processi Vibrodry, infatti, sono basati sull’additivazione di composti abrasivi, parallela al carico dei pezzi, nell’ambito della vasca del vibratore. Una caratteristica di questi composti, correlata essenzialmente al loro dosaggio, è quella di determinare l’azione necessaria per il tempo stabilito e quindi di essere aspirata per un breve intervallo finale che precede la conclusione del ciclo e l’arresto della macchina, o lo scarico automatico dei pezzi finiti. Tale tecnica, inoltre, determina un impatto minimo sui consumi energetici.
Una massa di media QF30NL5 Rollwasch® Italiana S.p.A. in vibrazione in una macchina per la finitura di articoli in legno.
EFFICIENZA DEL PROCESSO
Lo sviluppo del processo Vibrodry ha generato risvolti estremamente positivi per l’utente finale. Riassumiamoli. Una prima comparazione tra il processo classico e quello Vibrodry evidenzia che non è il tempo di processo la variabile che ne determina la scelta, ma che il vantaggio evidente è l’assenza d’acqua. A parità di tempo, comunque, le superfici levigate con il sistema Vibrodry risultano lievemente migliori, più lisce e fini: nel processo a secco, una fibbia in zama, ad esempio, a parità di tempo con il processo ad umido, risulta più chiara e certamente priva di alcune microtracce e ossidazioni, non venendo mai a contatto con l’acqua.
Le polveri generate dall’abrasione dei metalli o dei materiali trattati, nonché quelle del materiale che compone i media e i composti abrasivi additivi, immessi nel processo di finitura, vengono aspirate da un abbattitore di polveri opportunamente dimensionato. Va sottolineato che, nel processo Vibrodry, la fase d’aspirazione è stata studiata in modo tale da occupare solo una frazione minima del tempo totale del processo, con un conseguente contenimento dei consumi legati all’energia elettrica necessaria, a differenza di altri processi che richiedono l’aspirazione attiva costantemente, con notevoli dispendi energetici. Anche le polveri residue prodotte dal consumo dei media è molto contenuto, con volumi ridotti che determinano, di conseguenza, minori costi di smaltimento.
Va poi detto che, nella stragrande parte delle applicazioni, la polverosità residua sui pezzi è irrilevante: i manufatti finiti con questo processo possono dunque essere convogliati direttamente alle linee galvaniche. Tuttavia, è corretto evidenziarlo, alcuni limiti operativi potrebbero essere riscontrati per particolari geometrie con presenza di micro fori, fori ciechi piccoli e lunghi, motivi arabescati molto fini e su forme simili.
Nell’elenco delle positività va poi ricordato che le frequenze con cui i normali media si usurano genera problemi di selezione non indifferenti: i nuovi media QF, a lunga durata, riducono notevolmente il problema. Il consumo dei media ridotto mediamente di dieci volte rispetto a quelli convenzionali, sottolineano in Rollwasch® Italiana S.p.A., consente anche una drastica riduzione dell’impatto ambientale sui trasporti e, ovviamente, sui relativi costi. Anche lo stoccaggio sarà, conseguentemente, ridotto. È infine possibile valutare la possibilità di adattare gli impianti esistenti in fabbrica al nuovo processo, con il massimo rapporto costi/benefici.
Ma come procedere per verificare la fattibilità di un processo? La sala prove e i laboratori di Rollwasch® Italiana S.p.A. sono il mezzo più rapido e idoneo per una valutazione preliminare, senza costi e senza impegno.
Manici per coltelli in legno trattati con il processo Vibrodry di Rollwasch® Italiana S.p.A. Dall’alto, a sinistra, verso il basso, a destra: particolare grezzo, levigato con processo Vibrodry, cerato a vibrazione dopo verniciatura.