Mauro Bergozza, presidente di ASSOMAC, associazione che raggruppa i costruttori di macchine e tecnologie per calzature, pelletteria e conceria.
A fine 2024, da ASSOMAC sono stati presentati i dati del preconsuntivo 2024 del comparto delle macchine e tecnologie per calzature, pelletteria e conceria. Emerge una crisi generalizzata che ha impattato in modo forte sul mercato interno, senza risparmiare le esportazioni.
Le difficoltà della filiera pelle-calzature italiana, unite a uno scenario economico internazionale complesso, hanno avuto ripercussioni significative sul settore delle macchine per calzature, pelletteria e conceria: è il quadro delineato dai dati ASSOMAC, l’associazione confindustriale che rappresenta le imprese italiane del comparto, che evidenziano - come detto - una crisi generalizzata.
Una crisi che, nei primi 9 mesi del 2024, ha impattato in modo forte sul mercato interno, senza risparmiare l’export (-6,77% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
Dopo la tenuta registrata nel 2023, il 2024 è risultato un anno di difficoltà diffuse. Poche imprese hanno previsto di chiudere l’anno con ordini superiori rispetto al precedente, mentre oltre il 78% delle aziende del settore stima una chiusura in calo. Numeri che sottolineano l’urgenza di affrontare le sfide strutturali e di adattarsi a un mercato in profonda trasformazione.
Il calo delle esportazioni è stato particolarmente significativo per le macchine per calzature e pelletteria, che hanno segnato una riduzione del 22,45%, influenzata dai risultati dell’export verso Francia (-36,21%) e Spagna (-69,25op%), mercati chiave per volumi.
Più contenuto, invece, il decremento per il settore delle parti di ricambio (-3,99%), dove la diminuzione della domanda in Europa è stata in parte compensata dalla crescita di quella di Asia (+6,33%) e America (+1,71%). Il trend delle macchine per conceria si conferma negativo, in linea con quello del comparto; deboli segnali di tenuta arrivano dai mercati africano e asiatico.
Rimanere competitivi
“La situazione attuale presenta sfide significative, ma il nostro settore ha dimostrato una grande capacità di adattamento. Restiamo competitivi grazie alla qualità e innovazione delle nostre tecnologie”, ha commentato Mauro Bergozza, presidente di ASSOMAC.
“Tuttavia, per mantenere e ampliare questa competitività, è fondamentale accelerare sugli investimenti in tecnologia avanzata, sostenibilità e Industria 5.0. In un contesto globalizzato, l’integrazione tra innovazione tecnologica e responsabilità ambientale è ciò che ci permetterà di continuare a essere un punto di riferimento nel settore”, ha proseguito Bergozza.
“Proprio questi investimenti in tecnologie, uniti all’espansione di alcuni mercati emergenti, potrebbero essere la chiave per tornare a crescere nel 2025. Le prospettive indicano infatti una possibile stabilizzazione del settore, con una ripresa legata alla capacità delle imprese di rispondere alle richieste di una produzione più sostenibile e alla collaborazione con le istituzioni per il pieno utilizzo dei fondi dedicati a Industria 5.0”, ha aggiunto Bergozza.
“Il focus sullo sviluppo di tecnologie avanzate e sul rafforzamento delle partnership internazionali sarà cruciale per recuperare terreno nei mercati più maturi e per consolidare la presenza italiana a livello globale”, ha concluso Bergozza.
“Restiamo competitivi grazie alla qualità e innovazione delle nostre tecnologie, ma è fondamentale accelerare sugli investimenti in tecnologia avanzata, sostenibilità e Industria 5.0”, ha detto Bergozza, presidente di ASSOMAC.