Dopo il grande successo dello scorso anno, è tornato il tanto atteso evento che ha celebrato il racconto audiovisivo delle imprese. Esplorare e sostenere creatività, coraggio, tradizione e legame con il territorio e innovazione: questo e tanto altro è contenuto nei film, nei cortometraggi e nei mediometraggi che hanno concorso alla seconda edizione del Premio Film Impresa il 9, 10 e 11 aprile scorsi.
CAMA ha aderito all’iniziativa candidando il video “CAMA DANCE MACHINE”, selezionato tra le opere in nomination per la categoria per la categoria II&S (ritmo, luce e percezione), che ha avuto luogo presso la Casa del Cinema di Roma.
“CAMA DANCE MACHINE” è un progetto video commissionato da CAMA Group a Creeo Studio agenzia di comunicazione di Lecco per la fiera internazionale Interpack di Düsseldorf, evento di prim’ordine nel campo delle macchine e dei prodotti per l’imballaggio.
Umani e macchine
L’idea è nata tra le mura di Creeo Studio sulla scorta di una vecchia pubblicità di CAMA Group che aveva come protagonista un uomo in posizione yoga, pitturato usando la tecnica del body painting.
La pelle decorata richiamava le sembianze di un robot e da lì, Marco Menaballi, Direttore creativo del progetto, ha pensato di trasformare l’uomo in un robot modellato in 3D utilizzando Unreal Engine (il software impiegato dalle principali case di produzione di videogame che hanno creato giochi come Fortnite, Unreal Tournament e Final Fantasy VII), al fine di raccontare attraverso la danza il rapporto tra essere umano e macchina artificiale.
Per farlo ha chiamato Nicola Rota, Regista e Produttore del video che, oltre a sviluppare la parte creativa, ha contattato Anna Kolesarova e SLVR, coreografa e musicista di “CAMA DANCE MACHINE”.
Il video è stato realizzato con l’aiuto di Roberto Colombo, 3D Artist di esperienza che, basandosi sui movimenti di un ballerino in carne e ossa, catturati con la tecnica del motion capture (grazie alla tuta della startup Rokoko), ha rimodellato l’essere umano trasfigurandolo in un robot 3D.
Il video racconta una storia d’amore, quella tra umano e macchina, che evolve cauto sulle note di un Tchaikovsky risuonato in chiave contemporanea.
Il rapporto fra uomo e macchina è da sempre un punto chiave del mondo dell’automazione. Ridurre gli stop della macchina, limitare gli errori umani al minimo possibile, predire la possibilità di danni strutturali e componentistiche, l’assistenza da remoto sono quattro leve che impattano in modo assoluto sulle performance. Questa relazione è stata dunque tradotta a due, fra essere umano e artificiale, in un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca.
Il parallelismo che è sembrato più azzeccato per sublimarlo è stato con la danza classica. Nel balletto, la relazione fra ballerino e ballerina si basa su due temi fondamentali: la fiducia e la conoscenza reciproca.
Proprio per questo, rappresentare il ballerino come una macchina che imita, capisce e comprende l’umano, la ballerina, è sembrato il modo ottimale per spiegare i concetti di machine learning e affinità uomo-macchina. Così, nel corso del video, il robot prima imita, poi comprende, poi guida la danza insieme alla ballerina.
“Cama investe costantemente in innovazione e tecnologia, non solo sui propri prodotti (robot e linee d’imballaggio), ma anche in progetti imprenditoriali legati al mondo del cinema e all’arte. Siamo infatti convinti che la contaminazione tra mondo del cinema e aziende, unitamente a tecnologia, responsabilità sociale e sostenibilità possa raccontare al meglio le nostre storie d’impresa”, spiega Annalisa Bellante, Vicepresidente di CAMA Group.
“Grande la soddisfazione nell’essere entrati in nomination per questo prestigioso evento a livello Nazionale nell’edizione 2024 di Premio Film Impresa a Roma, quale esempio di modernità industriale, raccontata attraverso il nostro video aziendale”, sottolinea Daniele Bellante, CEO di CAMA Group.