Un nuovo CIMON per la IIS, Stazione Spaziale Internazionale: CIMON-2 (Crew Interactive MObile companioN) è decollato per il suo viaggio nello spazio il 5 dicembre 2019. Sviluppata e costruita in Germania questa versione è stata modificata e dotata di nuove capacità. Proprio come il suo predecessore, CIMON-2 sarà implementato nel modulo di ricerca europeo Columbus. CIMON è un dimostratore tecnologico sferico volante, autonomo, dotato di intelligenza artificiale e che interagisce con gli astronauti.
“CIMON-1 – il nostro prototipo – è tornato sulla Terra il 27 agosto 2019 dopo aver trascorso 14 mesi sulla ISS ed è ora arrivato presso lo stabilimento Airbus di Friedrichshafen”, dichiara Christian Karrasch, Project Manager di CIMON presso l’Agenzia Spaziale Tedesca DLR, Deutsches Zentrum für Luft-und Raumfahrt, di Bonn.
L’esperimento tecnologico è stato sviluppato e costruito da Airbus a Friedrichshafen e Brema per conto dell’Agenzia Spaziale Tedesca e finanziato dal Ministero federale tedesco dell’Economia e dell’Energia, Bundesministerium für Wirtschaft und Energie. L’intelligenza artificiale del dimostratore si basa sulla tecnologia Watson di IBM, mentre la gestione scientifica del progetto è garantita da esperti medici dell’ospedale universitario Ludwig-Maximilian di Monaco, Klinikum der Ludwig-Maximilians-Universität München, LMU, responsabili per le questioni scientifiche.
Il 15 novembre 2018 CIMON-1 ha realizzato la primissima missione al mondo di una IA sulla ISS, a fianco dell’astronauta tedesco dell’ESA Alexander Gerst. “Con CIMON-2 vogliamo proseguire il percorso di successo ottenuto con CIMON”, afferma Karrasch. Durante il suo debutto, il primo CIMON ha dimostrato in modo impressionante che un’applicazione mobile basata sull’intelligenza artificiale funzionava perfettamente sulla ISS. CIMON ha lavorato con Alexander Gerst per 90 min.
“Si prevede che CIMON-2 rimanga sulla ISS e supporti l’equipaggio per circa tre anni”, spiega Till Eisenberg, Project Manager di CIMON presso Airbus. “CIMON-2 è dotato di microfoni più sensibili e ha un senso dell’orientamento più avanzato. Anche la sua capacità in termini di IA e la stabilità delle sue complesse applicazioni software sono state notevolmente migliorate”. Un altro punto chiave nell’evoluzione di CIMON è la maggiore longevità: “nel corso della sua missione prevediamo ulteriori passaggi, come il caricamento di una IA in cloud a bordo della ISS”.
Questo rappresenterebbe una pietra miliare nello sviluppo di un sistema di assistenza completamente autonomo. Secondo Karrasch: “durante il viaggio sulla Luna o su Marte, l’equipaggio potrebbe fare affidamento su un servizio di assistenza basato sull’intelligenza artificiale, senza aver bisogno di un collegamento dati permanente con la Terra. Sulla Terra questo sistema potrebbe essere utilizzato per supportare le persone che hanno compiti complessi in aree con scarse infrastrutture”.
Nell’ambito del progetto CIMON, IBM è incaricata di sviluppare l’intelligenza artificiale. “Durante la sua prima missione sulla ISS, CIMON ha dimostrato di essere in grado di comprendere non solo i contenuti nei contesti, ma anche la loro intenzione”, precisa Matthias Biniok, Project Manager di IBM per l’IA Watson.
“CIMON-2 fa un ulteriore passo avanti. Grazie al servizio Tone Analyzer del sistema IBM Watson di IBM Cloud di Francoforte, il nuovo CIMON è in grado di analizzare le emozioni degli astronauti e reagire in modo adeguato alla situazione, sia su richiesta degli astronauti o quando la sua analisi emotiva viene testata nell’ambito di un esperimento. Ciò significa che CIMON-2 può, se necessario, trasformarsi da assistente scientifico a interlocutore empatico”, conclude Biniok.