Nòva 24, Il Sole 24 Ore (www.nova.ilsole24ore.com), in collaborazione con il CINI (www.consorzio-cini.it) e Unindustria (www.un-industria.it) e la partnership di IBM (www.ibm.com/it), Tim (www.tim.it) e AUDI (www.audi.it), ha organizzato il 22 novembre 2017 la seconda tappa del road show “Cyber Security. L’evoluzione della sicurezza nell’ecosistema 4.0”. L’incontro ha avuto l’obiettivo di diffondere la conoscenza sul tema della sicurezza informatica e sulle ricadute del fenomeno sul sistema imprenditoriale, attraverso un confronto tra università e istituzioni, mondo delle aziende e associazioni di categoria.
La seconda tappa del roadshow, iniziato a Milano il 2 ottobre 2017 con focus sull’impresa, ha affrontato il tema della cybersecurity come tappa imprescindibile nei programmi di difesa del Paese. La tappa romana è stata un momento di confronto tra la PA, il settore privato e il mondo della ricerca, per definire un approccio di sistema alla cybersecurity.
Molti gli interventi che hanno caratterizzato i lavori, moderati da Luca De Biase, Responsabile di Nòva 24, il settimanale del Sole 24 Ore dedicato all’innovazione. Dopo il saluto del Rettore dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, Eugenio Gaudio, è stato introdotto lo scenario della cybersecurity, delle politiche pubbliche e della normativa vigente, mentre con l’intervento di Antonio Samaritani, Direttore Generale AgID, Agenzia per l’Italia digitale (titoloTBD), si è entrati subito nel tema delle nuove regole nella PA.
Lo scenario dell’innovazione e della digitalizzazione in Italia è stato raccontato da Gianfilippo D’Agostino, Vice Presidente Unindustria, con delega alla Trasformazione Digitale. “Oggi, quasi tutte le aziende affidano i loro dati e buona parte del processo produttivo e amministrativo a strumenti digitali connessi alla rete. Quindi, questi processi, se non sono adeguatamente protetti, rischiano di diventare accessibili e, di conseguenza, violabili”, ha sottolineato D’Agostino.
“Alcune stime ci dicono che nel 2016 gli oggetti connessi alla rete erano circa 14 miliardi, ma la cifra potrebbe arrivare fino a 100 miliardi nel 2020. Quello che chiamiamo attualmente ecosistema 4.0, richiede dunque grandi investimenti, non solo per gli applicativi, ma anche per la messa in sicurezza. La cybersecurity diventa dunque essenziale e deve essere parte di un quadro di valore più ampio che includa sia la gestione del rischio sia lo sviluppo della cosiddetta fiducia digitale”, ha affermato D’Agostino.
“Quest’ultima”, ha poi concluso il Vice Presidente di Unindustria, “non è né una tecnologia né un processo, ma un risultato dato da relazioni sicure e trasparenti, nonché dall’impegno tra impresa, partner, clienti e dipendenti”.
Altro focus altrettanto importante della mattinata è stato relativo a come l’intelligenza aumentata possa potenziare l’efficacia della cybersecurity. Francesco Teodonno, Security Leader di IBM Italia, ha presentato le soluzioni dell’azienda in questo settore: “Nella lotta contro il cybercrime gli analisti di sicurezza devono agire in modo sempre più rapido e preciso. Per le imprese diventa quindi fondamentale avvalersi di tecnologie, soluzioni e competenze d’avanguardia”, ha detto Teodonno.
“Con la tecnologia Watson for Cyber Security”, ha aggiunto Teodonno, “IBM ha introdotto funzionalità cognitive che permettono di analizzare report di ricerca, testi web e altri dati non strutturati rilevanti e in precedenza inaccessibili anche ai più moderni strumenti per la sicurezza. Grazie a questa tecnologia di intelligenza aumentata, gli esperti di cybersecurity hanno oggi la possibilità di potenziare l’efficacia dei loro interventi, rendendo più rapida l’individuazione di connessioni tra dati, minacce emergenti e strategie correttive”.
L’oculata gestione degli attacchi cibernetici, ovvero il “Cyber Risk Management”, è ormai un driver imprescindibile per lo sviluppo “sano” di un’azienda. Su questo punto, trattato approfonditamente da Roberto Baldoni, del Centro di ricerca di Cyber Intelligence e Information Security dell’Università di Roma La Sapienza, nonché Direttore del Laboratorio Nazionale di cybersecurity del CINI, lo stesso Prof. Baldoni lancia un vero e proprio appello al cittadino, primo vero difensore di se stesso e dei suoi dati nel cyber-spazio.
“Capire che far parte del cyber-spazio comporta dei rischi, per sé e per gli altri, è una presa di coscienza fondamentale per implementare qualsiasi misura di sicurezza. Dobbiamo essere pronti a monitorare come cittadini, imprese, e come pubblica amministrazione, il nostro mondo digitale. Tenere sotto controllo i nostri dispositivi, aggiornare i software, conoscere le nostre eventuali vulnerabilità in un processo senza fine di gestione del rischio informatico”, ha sollecitato Baldoni.
“Per quanto ormai le nostre PMI siamo consapevoli di operare in un’era completamente digitalizzata”, ha spiegato Gerardo Iamunno, Vice Presidente di Unindustria e Presidente Piccola Industria di Unindustria, intervenuto sul tema della sicurezza informatica a misura delle PMI, “ancora molte trovano difficoltà ad adottare soluzioni digitali. Ormai è diventato indispensabile attrezzarsi nei confronti di un mondo che sta cambiando sempre più velocemente, non si tratta più di una scelta. ma di una necessità”.
“Digitalizzare i sistemi informativi aziendali vuol dire per le nostre imprese essere più competitive, ma anche esporre i propri processi a maggiori rischi. Per questo serve una nuova cultura aziendale che consideri il rischio di sicurezza informatico non solo come un problema tecnologico”, ha sottolineato Iamunno.
Quanto sia invece importante il cloud computing inteso come abilitatore dei servizi di ICT Security e Data Protection lo ha spiegato nel suo intervento Leopoldo Genovesi, Amministratore Delegato TI, Trust Technologies, del Gruppo TIM. “TIM è un importante player nell’ambito dei servizi di cybersecurity & Data Protection ed è attiva in due principali settori: nel Cloud Infrastructure Security, dove è leader di mercato con strutture e tecnologie all’avanguardia, e nelle soluzioni di Identity Protection, dove gestisce servizi per le persone e per le aziende, come, per esempio SPID”, ha raccontato Genovesi.
A chiudere i lavori e a trarre le considerazioni finali sul tema Alberto Tripi, Delegato Confindustria per la Cyber Security. A cura di Luca De Biase invece gli highlights per il 2018.
Al tema della Cyber Security, ÈUREKA! (www.openfactory.eu) dedica nel numero di gennaio/febbraio un importante approfondimento nella sezione “Opinioni”, che sarà ripreso anche dal portale tecnelab nella home page di marzo. Sempre sulla Cyber Security va ricordato l’ICS Forum (www.icsforum.it) in programma il 30 gennaio presso il Grand Visconti Palace, a Milano. L’evento organizzato da Messe Frankfurt (www.messefrankfurt.it), in collaborazione con Innovation Post (www.innovationpost.it), vede il ÈUREKA! presente in qualità di media partner.