Una delle opere in mostra: Micete, produced by T&D Robotics. Questo progetto è realizzabile esclusivamente con la tecnologia impiegata: arco a filo diamantato montato su braccio robotizzato antropomorfo. La straordinaria possibilità di rotazione e inclinazione che il dispositivo consente ha reso possibile il taglio ondulato a spirale deformata dell’opera. La finitura di superficie è direttamente prodotta dal taglio stesso senza levigature manuali successive.
Sul marmo, materiale antico e stabile, è stata scritta la storia dell’uomo, il quale sopra alla storia geologica del nostro pianeta, insita nel materiale stesso, e a seconda della propria epoca, ne ha sovrascritto le peculiarità, registrandone la cultura, lo stile e la tecnica.
Oggi i nuovi dispositivi meccanici computerizzati per la lavorazione della materia litica offrono incredibili possibilità. L’impiego di questi strumenti – da considerare come una sorta di “scalpello digitale” – apre un nuovo scenario in cui all’uomo, sempre al primo posto, spetta la responsabilità di un ripensamento profondo, volto alla valorizzazione simbolica, all’impiego durevole e alla limitazione dello scarto.
La mostra Digital Lithic Design, curata da Raffaello Galiotto, ha lo scopo di evidenziare, attraverso la realizzazione di una collezione di tredici opere sperimentali in marmo, le potenzialità dell’eccellenza tecnologica, della capacità di trasformazione del settore lapideo italiano unite al design e alla progettazione digitale.
La mostra Digital Lithic Design rientra nel progetto The Italian Stone Theatre (padiglione 1), realizzato da Marmomacc con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), dell’Italian Trade Agency e di Confindustria Marmomacchine nell’ambito del Piano Straordinario della Promozione del Made in Italy per la valorizzazione dell’eccellenza del comparto litico e tecnologico nazionale.
Produttori di macchinari, software house, produttori di utensili, marmisti e cavatori di materia prima hanno accettato la sfida di portare al limite le proprie capacità per mostrare al pubblico internazionale della fiera Marmomacc, in programma dal 30 settembre al 3 ottobre a Verona, le nuove opportunità che la tecnologia offre al settore.
Lavorazioni di altissima precisione e complessità, virtuosismi tridimensionali, lucidatura automatica di superfici sagomate, recupero e riduzione dello scarto sono alcuni dei numerosi aspetti che i progetti si prefiggono di affrontare. Attraverso un percorso multimediale costituito da artefatti in marmo, video esplicativi dei processi di produzione e infografica, il visitatore avrà l’opportunità di comprendere in modo chiaro il contenuto innovativo e sperimentale di ogni progetto, creato appositamente per ciascuna tecnologia di lavorazione: frese a controllo numerico, sagomatori a filo 3D, waterjet, e software dedicati.
Le imprese partecipanti? Antolini, Decormarmi, DDX, Donatoni, Gmm, Gruppo Tosco Marmi, Helios Automazioni, Henraux, Intermac, Lithos Design, Odone Angelo, Omag, Pellegrini Meccanica, Margraf, T&D Robotics. Da non perdere!
Un’altra delle opere in mostra: Corteccia, produced by Pellegrini Meccanica, Margraf. Il lungo elemento a doppia tromba traforata è stato eseguito esclusivamente con taglio a filo diamantato su un dispositivo a 10 assi. L’andamento del filo lungo il percorso binario ha automaticamente generato sia la superficie curva e scanalata incrociata che la foratura derivante dai tagli interni. L’interno è stato realizzato inserendo il filo in un foro passante realizzato precedentemente.