Anche per il 2020, il Gruppo Varvel ha deciso di investire in energia elettrica pulita e ha scelti di rifornirsi di energia certificata proveniente da fonti rinnovabili. Perché? “Perché per Varvel fare impresa significa saper coniugare sostenibilità economica e ambientale”, sostengono in Casa Varvel.
Attraverso l’acquisto di Garanzie di Origine, GO, secondo la Direttiva 2009/28/CE, certificati nominali europei che attestano l’origine 100% rinnovabile dell’energia impiegata per le attività produttive, sarà possibile certificare la fornitura di energia che verrà utilizzata nel corso del 2020. Grazie all’utilizzo di energia pulita, il Gruppo Varvel vuole ridurre notevolmente le emissioni di CO2 nell’atmosfera, normalmente derivanti dall’attività produttiva di un’impresa meccanica.
La riconferma dell’acquisto delle Garanzie di Origine è solo uno degli importanti sforzi compiuti in favore del contrasto ai cambiamenti climatici. È dall’inizio del nuovo millennio che Varvel ha scelto di assumere un ruolo di guida verso modelli energetici più sostenibili, con l’introduzione del “Sistema Ambientale”, certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001.
Nel 2010 è stato installato di un impianto fotovoltaico che si estende su tutto lo stabilimento produttivo e che permette di produrre circa 200.000 kWh/anno di energia pulita, riducendo così le emissioni inquinanti e il consumo di combustibili fossili. La politica eco-friendly del Gruppo assume ancor più valore in considerazione dei continui sforamenti dei limiti di PM10 che si registrano in Emilia-Romagna.
Attiva da sessantacinque anni nel settore delle trasmissioni di potenza, nel suo ruolo di impresa responsabile, Varvel contribuisce anche alla costruzione di comunità sostenibili. I riduttori realizzati trovano infatti applicazione anche nel settore dell’energia rinnovabile e, in particolare, nella progettazione di pale eoliche e impianti fotovoltaici.
Il rispetto per l’ambiente, l’impegno per la riduzione degli sprechi e la ricerca di fonti energetiche alternative si riflette dunque anche nello studio di soluzioni ad alto contenuto tecnologico nel campo delle energie rinnovabili.
Negli anni, collaborando a stretto contatto con i costruttori di tutto il mondo, Varvel ha acquisito e consolidato una vasta esperienza nella realizzazione dei riduttori impiegati per la produzione e l’accumulo di energia eolica e fotovoltaica. Sono stati così sviluppati i riduttori a vite senza fine per il controllo della rotazione delle pale eoliche e per la movimentazione dei pannelli solari.
Nel settore eolico, il riduttore a vite senza fine Varvel viene collegato al riduttore epicicloidale per il sistema di rotazione della navetta della turbina, così da permettere il funzionamento anche in caso di forti turbolenze o raffiche di vento. I parchi eolici sorgono infatti in zone soggette a notevole variabilità della direzione del vento, e quindi richiedono di orientare abbastanza di frequente la navetta, attraverso manovre potenzialmente critiche, ma gestite al meglio grazie ai numerosi test condotti da Varvel in laboratorio e sul campo.
Anche nel fotovoltaico, riuscire a manovrare i pannelli in modo da consentire l’inseguimento solare è di fondamentale importanza, perché permette di migliorare la produttività dei pannelli fotovoltaici. Mediante l’utilizzo dei riduttori a vite senza fine prodotti da Varvel è possibile ottenere i cosiddetti “girasoli”, impianti in grado di “seguire” il sole al fine di ottenere il massimo dall’irraggiamento solare, con un conseguente incremento produttivo degli impianti.
In qualità di azienda responsabile, investire in energia pulita anche nel 2020 significa per Varvel continuare a contribuire agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 dell’ONU. Ma l’impegno del Gruppo nella corretta gestione dell’energia e nella ricerca di soluzioni sempre più efficienti per lo sviluppo delle rinnovabili è lungi dall’essere concluso. L’intento è quello di continuare a portare avanti il virtuoso progetto per la tutela delle risorse energetiche e raggiungere una consapevolezza e un riconoscimento sempre più condivisi della responsabilità d’impresa.