FPT Industrial ha sede a Torino ed è uno dei primi quattro costruttori al mondo nel segmento dei motori diesel da 2,2 a 20 l.
Mitsubishi Materials e FPT Industrial testimoniano che si può eliminare da molte lavorazioni l’utilizzo di lubrorefrigerante. Per di più senza grandi investimenti: un’applicazione di successo a basso costo che qualunque officina può attuare.
di Giancarlo Giannangeli
FPT Industrial (www.fptindustrial.com) è il marchio di CNH Industrial dedicato allo sviluppo di componenti di valore per il settore del trasporto industriale e non solo; l’azienda, che ha sede a Torino, è uno dei primi quattro costruttori al mondo nel segmento dei motori diesel da 2,2 a 20 l, è leader nel campo delle tecnologie Natural Gas e si ispira a principi di trasparenza, partecipazione ed efficienza per crescere in armonia con le persone e l’ambiente. FPT Industrial è un brand capace di innovare e influenzare il mercato con le sue decisioni in campo tecnologico; ha sposato la causa dell’ecologia e dell’efficienza con soluzioni di assoluto rilievo, intendendo implementare processi sostenibili fondati sul rispetto dell’ambiente. Uno degli ultimi progetti tesi alla continua riduzione dell’impatto ambientale di tutte le attività e dei prodotti ha coinvolto Mitsubishi Materials (www.mitsubishicarbide.com), tra i fornitori della società. Sono iniziate prove di utensili dedicati con risultati decisamente interessanti e promettenti nello stabilimento del grande sito produttivo torinese dedicato alla realizzazione di ponti, assali, cambi e ingranaggi motore in una ampia gamma di versioni. Lo scopo era la messa in opera di lavorazioni meccaniche senza l’utilizzo di lubrorefrigerante.
Officina produttiva di FPT Industrial.
PICCOLO INTERVENTO, GRANDE RISULTATO
Il primo vantaggio ottenuto è stato il risparmio sul costo del lubrorefrigerante, che richiede una spesa non solo all’atto dell’acquisto, ma anche al momento dello smaltimento. Enrico Negrone, Responsabile dei materiali ausiliari dello stabilimento FPT Industrial di Torino, aggiunge: “Proseguendo nelle prove su alcuni nostri torni, abbiamo notato che queste operazioni a secco possono essere vantaggiosamente utilizzate anche su macchine di generazioni precedenti; inoltre l’applicazione non è vincolata a un determinato tipo di macchina o di lavorazione. Il nostro scopo principale era ridurre l’impatto ambientale delle nostre lavorazioni meccaniche, un risultato che noi valutiamo di maggior valore, rispetto al semplice risparmio sul lubrorefrigerante. Generalmente, per implementare soluzioni rispettose dell’ambiente occorre spendere un certo importo; al contrario, in questo caso il progetto è stato davvero a bassissimo impatto economico. È stato sufficiente sostituire solo l’utensile: stessa macchina, stesse strategie di lavorazione, stessi parametri di avanzamento. Una pianificazione fatta a tavolino e applicata. Il progetto è in avanzata fase di sviluppo ed entrerà a regime al più presto; ci auguriamo che possa essere esteso anche su altre macchine”.
Da destra: Francesca Marcovecchio (Team EHS - WCM Environment Pillar Leader), Giancarlo Venturini (Specialista utensili FPT), Pierluigi Lanza (Team EHS), Massimo Bellodi (Technical Support MMC Italia), Pietro Fantoni (Sales Manager MMC Italia) Enrico Negrone (Responsabile dei materiali ausiliari dello stabilimento FPT), Mauro Corrarati (WCM Plant Support), Roberto Carpino (Team EHS), Clelia Vacchi Suzzi (Responsabile Marketing MMC Italia).
STRAORDINARIAMENTE ROBUSTO
L’utensile scelto è il modello MC5015 di Mitsubishi Materials, un inserto ISO per la tornitura ottenuto dal costruttore giapponese sfruttando tecnologie di rivestimento Al2O3 di spessore molto elevato. In molti casi l’abolizione del lubrorefrigerante ha creato errori di forma nel pezzo in lavorazione, con modifica dei parametri e creazione di matasse di truciolo incandescente. Invece questo utensile consente di eseguire asportazioni a secco in tutta sicurezza e di evacuare immediatamente il truciolo, anche quando si raggiungono temperature elevatissime (800-900 gradi), che a lungo andare possono minare la struttura di utensili normali.
Gli strati di rivestimento CVD di elevato spessore della serie MC5000 offrono una migliore adesione, e lo strato di Al2O3 garantisce una più alta affidabilità grazie a una maggiore capacità di resistere alla scheggiatura.
L’MC5015, in virtù di una speciale tecnologia basata su innovativi e sofisticati rivestimenti, resiste in modo eccellente all’assenza del lubrorefrigerante: “Abbiamo ascoltato i suggerimenti di MMC Italia, filiale italiana di Mitsubishi Materials, nella persona di Daniele Rametta, Key Account Manager, e Massimo Bellodi, Technical Support, che con competenza e professionalità ci hanno seguito in tutte le prove tecniche sulle macchine, osservando la durata dell’utensile e il suo comportamento. Apprezziamo quindi, oltre alla qualità intrinseca del prodotto, anche l’accuratezza del servizio e la disponibilità a soddisfare le nostre esigenze. Abbiamo esaminato anche altre soluzioni: l’inserto di Mitsubishi si è dimostrato più efficace e siamo pronti a inserirlo nelle nostre lavorazioni quotidiane. Apprezziamo inoltre la posizione del Gruppo giapponese, che condivide ampiamente il nostro rispetto per l’ambiente”.
Mitsubishi Materials contribuisce infatti allo sviluppo sostenibile della società in ogni suo agire; il suo slogan è: “Tutto deve essere fatto in favore delle aziende, delle persone, della terra”. Come per FPT Industrial, la sua produzione avviene con la massima attenzione verso l’abbattimento di prodotti e procedure inquinanti, cercando di non attingere continuamente a nuove risorse del pianeta. Il suo approccio è orientato a un’economia circolare al fine di contribuire a un mondo sostenibile. ©TECN’È
FPT Industrial è un marchio di CNH Industrial dedicato allo sviluppo di componenti di valore per il settore del trasporto industriale e non solo.