Durante il periodo di lockdown KUKA ha anche presentato i nuovi robot della serie KR Iontec, di media portata, con payload fino a 70 kg e sbraccio fino a 2.500 mm. Nella foto di apertura: l’interno dello showroom KUKA, nella nuova sede di Grugliasco, inaugurata nel 2018 e progettata dallo studio Point. Architects di Torino.
Anche nell’attuale situazione, KUKA Roboter Italia ha saputo il rapidamente riorganizzare il lavoro, attivare un fitto programma formativo e di workshop e promuovere il lancio “virtuale” della nuova gamma di robot KR Iontec.
di Riccardo Oldani
Anche in un momento in cui l’economia si è praticamente bloccata è possibile trovare opportunità di crescita. Ne è un esempio il modo in cui KUKA Roboter Italia ha risposto all’inopinato stallo che ha costretto moltissime imprese, non solo in Italia, ma in tutto il pianeta, a rivedere profondamente l’organizzazione del lavoro.
La “filiale” italiana di KUKA Roboter è una tra le più importanti in Europa e nel mondo, non solo per le dimensioni del nostro mercato, ma anche perché è sede di uno dei più strategici Competence Center del Gruppo, la Business Unit ARCLAS per lo sviluppo di soluzioni innovative per la saldatura, destinate a essere installate in impianti automotive di nuova concezione. Un’attività molto variegata, quindi, che alla funzione commerciale e di vendita unisce magazzino, assistenza, assemblaggio, progettazione di linee e una stretta collaborazione con i clienti, OEM, system integrator e utilizzatori finali.
Nel corso del lockdown, la sede di KUKA è apparsa vuota come in queste foto, almeno nella parte riservata agli uffici e agli eventi. A parte l’assemblaggio, tutte le attività sono state condotte in modalità di lavoro agile.
REAZIONE IMMEDIATA
“La situazione in cui ci siamo trovati è stata completamente inaspettata”, osserva Alberto Pellero, Direttore Strategy e Marketing di KUKA Roboter Italia, “ma la sorpresa positiva è stata la risposta da parte di tutti quanti in azienda. In tempi brevissimi siamo riusciti a riorganizzare i modi di lavoro. Per una filiale che conta oltre 100 addetti, con funzioni e attività assai diverse, non era facile, anche perché una parte dell’attività, dal trasferimento di materiali all’integrazione fisica dei robot, non poteva essere eseguita con modalità di lavoro agile. Abbiamo quindi rivisto alcuni aspetti, soprattutto nelle funzioni di front-end, e siamo riusciti a farlo ricorrendo in minima parte agli strumenti di ammortizzazione sociale predisposti dal governo”.
Lo showroom KUKA è abitualmente sede di affollati seminari, dove partner e clienti vengono invitati a raccontare “customer stories”, casi applicativi in cui mostrano innovativi impieghi di robot. Un’attività rimpiazzata durante il lockdown con un fitto calendario di webinar.
COMUNICAZIONE A DISTANZA
Diverso il discorso per l’attività tecnica e commerciale, che abitualmente si realizza attraverso contatti diretti e incontri personali, ma che per forza di cose durante il lockdown e nella fase successiva ha dovuto trovare nuove modalità a distanza. “Trovarsi di persona e guardarsi negli occhi crea un tipo di contatto diretto”, osserva Pellero, “ma il fatto che tutti quanti, clienti e fornitori, ci siamo trovati nella stessa situazione ha consentito di creare una sorta di empatia telematica che ha aperto nuove opportunità. Abbiamo scoperto così che non è necessario viaggiare ore in auto per incontrarsi, perché attraverso i sistemi di chat online è possibile condividere documenti, vedere insieme il layout di un robot o di una linea di produzione, con un’elevata efficienza e ottimizzando i tempi”.
I nuovi robot della serie KR Iontec di KUKA si prestano a svariati impieghi in ambito industriale.
WEBINAR E FORMAZIONE
La filiale italiana di KUKA si è sempre distinta anche per un’intensa attività culturale e di formazione realizzata mediante seminari e corsi, condotti nella sede di Grugliasco, in provincia di Torino. Un edificio inaugurato nel 2018 e concepito proprio con lo scopo di ospitare al meglio queste iniziative, in un arioso e luminosissimo showroom, dove trovano posto celle robotiche dimostrative. “I nostri seminari”, spiega Pellero, “in cui avevamo preso sempre più l’abitudine di invitare aziende nostre partner o clienti a illustrare particolari applicazioni dei nostri robot, si sono in questo periodo trasformati in webinar, con risultati che hanno superato le aspettative. In poche settimane abbiamo organizzato una decina di eventi, che hanno avuto un altissimo feedback, con oltre 1.200 partecipanti, tra cui anche molti integratori e programmatori che abitualmente non avrebbero potuto essere presenti, perché impegnati con il loro lavoro. Il momento di stasi forzata ha consentito anche a queste figure di dedicarsi maggiormente all’approfondimento e di migliorare la conoscenza dei nostri prodotti, con un output assai positivo per noi”. In media KUKA organizza tre seminari l’anno, mentre in questo periodo ha moltiplicato gli appuntamenti e ora ha rilanciato, con una nuova serie di incontri online iniziata nel mese di giugno, incentrata su temi suggeriti dal mercato.
“È proseguita anche l’attività del KUKA College”, aggiunge Pellero, “corsi in aula a pagamento che ora abbiamo condotto a distanza, in maniera virtuale, ma preservando tutte le caratteristiche di interattività delle lezioni frontali. Si tratta di corsi da 15-20 ore ciascuno, rivolti a un massimo di 15 persone, ma anche più ristretti nel caso di argomenti particolarmente impegnativi”.
Mentre l’azienda era vuota di persone, durante la chiusura i dipendenti hanno intensificato le comunicazioni e la conoscenza reciproca attraverso un più intenso utilizzo della chat aziendale e con progetti divertenti come quello di KUKIT Regeneration, una serie di video musicali visibili su YouTube.
TEAM BUILDING
Un’altra sorprendente conseguenza del lockdown è che le modalità di lavoro agile hanno consentito a tutto il team di KUKA Roboter Italia di conoscersi meglio. “Siamo cresciuti molto in fretta negli ultimi tempi”, osserva Pellero, “e spesso non abbiamo avuto l’opportunità di presentare i nuovi arrivati al resto dello staff e di spiegare nel dettaglio le funzioni e le competenze di tutti. Ora, invece, abbiamo avuto il tempo di farlo e perfino di creare iniziative divertenti. Per esempio, abbiamo riunito colleghi con la passione per la musica e creato video musicali molto coinvolgenti, che abbiamo pubblicato su YouTube in un canale battezzato KUKIT Regeneration”.
“È stata un’occasione”, aggiunge Inga Akulauskaite, Responsabile Marketing & PR di KUKA Roboter Italia, “per scoprire in azienda molti talenti che le classiche relazioni di lavoro non avevano fatto emergere. Molti colleghi suonano, dipingono, hanno la passione della cucina, realizzano e montano video. Lo abbiamo scoperto sia avviando iniziative come KUKIT Regeneration sia utilizzando in modo più intensivo la nostra chat aziendale o piattaforme come Microsoft Teams, che usiamo per le riunioni a distanza, e che abbiamo sempre avuto nella nostra disponibilità, ma senza sfruttare appieno le potenzialità che ora invece abbiamo scoperto. Abbiamo anche imparato a utilizzare al meglio il portale my.kuka.com, una risorsa che consente di avere un dettaglio approfondito sui nostri prodotti”.
Il ricorso a bocche di lupo aperte nel soffitto garantisce allo showroom KUKA un’illuminazione naturale, dall’alto, che risponde a criteri di comfort. Servirà ancora un po’ di tempo prima di tornare a frequentare di persona eventi organizzati in questo suggestivo ambiente.
NUOVI ROBOT
Durante il periodo di lockdown è stata anche fatta la presentazione, agli addetti KUKA e ai clienti, dei nuovi robot della serie KR Iontec, di media portata, con payload fino a 70 kg e sbraccio fino a 2.500 mm. Si tratta di macchine molto versatili, per saldatura, manipolazione, pallettizzazione, verniciatura e molte altre applicazioni, che sono state dapprima introdotte ai clienti con newsletter mirate e poi illustrate nel dettaglio con webinar specifici, “in un modo”, sottolinea Inga Akulauskaite, “che non sarebbe stato possibile se avessimo operato in modo tradizionale, con incontri diretti tra venditori e aziende. Questo ci ha consentito di ragionare sulla possibilità di migliorare la nostra comunicazione, renderla più efficace e targettizzata, anche quando ci saremo lasciati questo momento alle spalle”.
Per consentire ai possibili clienti di valutare l’impiego dei nuovi KR Iontec nelle loro linee già esistenti, KUKA ha anche esteso la licenza gratuita del software Sim Pro di simulazione intelligente. L’applicazione si può scaricare liberamente e utilizzare offline.
UN FUTURO MIGLIORE
“Insomma”, continua Akulauskaite, “questa situazione forzata in cui ci siamo trovati ci ha consentito di ragionare su nuovi modi di impostare il nostro marketing. A livello di tutta la regione EMEA è stata creata una task force che riunisce varie competenze, comprese quelle di vendita e tecniche, per formulare nuove idee e proposte di attività in quest’area, dall’attivazione di newsletter mirate e dirette al miglioramento della fruibilità del sito web allo sviluppo di strumenti di analisi in tempo reale delle attività di comunicazione”.
Si profila quindi, per KUKA, un futuro modo di lavorare più “smart” ed efficace. “La nostra previsione”, conclude Alberto Pellero, “è che per i prossimi mesi non sarà possibile organizzare eventi con la presenza fisica di persone, per evitare occasioni di assembramento. Potenzieremo quindi ancora di più l’impiego di canali online, con un programma intenso di workshop e di corsi, in un’ottica non autoreferenziale, ma in cui daremo sempre più spazio a quelle che chiamiamo le ‘customer stories’, la descrizione di realizzazioni concrete realizzate dai nostri clienti con i nostri robot”. È dagli esempi concreti già realizzati, del resto, che nascono le migliori idee per innovare.
FOCUS: UNA SEDE NATA PER IL FUTURO
La sede di Grugliasco di KUKA Roboter Italia è nuovissima, inaugurata nell’estate del 2018 e frutto di un attento lavoro di progettazione eseguito dallo studio Point. Architects di Torino su precise indicazioni da parte dell’azienda. “Una richiesta, in particolare, riguardava la creazione di uno spazio flessibile per lo showroom”, ricorda l’architetto Francesca Rossotti, socia dello studio insieme con il collega Marco Verrando. “Ne è nato un ambiente ampio, rappresentativo dell’immagine corporate, in cui prevalgono il bianco e l’illuminazione naturale, con tocchi di arancione, il colore dell’azienda. Quasi uno spazio metafisico, dove i robot KUKA sono i protagonisti principali”.
Lo showroom è pensato per ospitare un numero variabile di celle dimostrative, intorno alle quali creare eventi di diverso tipo, a seconda che i visitatori siano tecnici, clienti, partecipanti a un workshop o giornalisti. “Esigenze più specifiche”, spiega l’architetto, “hanno guidato la progettazione della sala convegni, delle aule per i corsi e del giardino d’inverno, uno spazio pensato per un momento di relax in un ambiente verde e piacevole”.
Ora, con l’esigenza di mantenere il distanziamento sociale, cosa cambierà? “La sede KUKA”, dice Francesca Rossotti, “si presta a un utilizzo molto plastico. Spazi e percorsi possono essere facilmente riorganizzabili anche per accogliere un numero controllato di persone”. Ma il lavoro non subirà una rivoluzione: “Avremo ancora bisogno di tornare in ufficio e trovare, oltre a un luogo sicuro, anche comfort e rapporti umani”. Non spazi angusti e isolati, quindi, ma ariosi e aperti. Proprio quello che nella sede KUKA non manca di certo. ©TECN’È
Spazi come il “giardino d’inverno”, progettato da Point. Architects nella sede di Grugliasco, rispondono all’esigenza di spazi piacevoli, in cui trovare anche momenti di relax durante il lavoro, di cui sentiremo la necessità anche alla ripresa delle attività, seppur in condizioni di maggiore distanziamento sociale.