Mitsubishi Electric propone un ampio ventaglio di soluzioni per la manutenzione preventiva e predittiva.
Un fatturato in continua crescita anche in un periodo difficile. Una nuovissima sede in cui è possibile testare le soluzioni più avanzate per l’automazione. Mitsubishi Electric rafforza prodotti e servizi, in particolare quello della “smart maintenance”.
di Riccardo Oldani
Lo scenario economico in cui ci stiamo muovendo è a dir poco anomalo. L’inflazione che sta mordendo Europa e Stati Uniti, per esempio, non deriva da un calo della domanda ma, come fanno notare molti analisti, dall’incapacità dell’industria di stare al passo con gli ordini. Le cause che hanno portato a questa situazione sono difficilmente prevedibili, come la comparsa del Covid-19 e lo scoppio della guerra. In questa congiuntura produttori di macchine, OEM e system integrator si trovano quindi con un alto volume di commesse, ma fanno sempre più fatica a trovare fornitori di componenti per l’automazione in grado di supportarli.
IL FATTORE UMANO
Che cosa succede allora sull’altro fronte del mercato? Come un produttore e fornitore di soluzioni per l’automazione può trovare il modo di rispondere alle richieste dei suoi clienti e soddisfarle? Ne abbiamo parlato con uno dei principali protagonisti del settore, Mitsubishi Electric, che, a dispetto delle tante complessità, ha chiuso lo scorso anno fiscale con un incremento fortemente superiore alla crescita di mercato e continua a vedere ottime prospettive anche per il 2022/23.
Secondo Matteo Cerutti, General Manager della divisione Factory Automation & Mechatronics CNC: “La difficoltà di questi tempi sta nel fatto che mentre la domanda di sistemi per l’automazione resta sostenuta è difficile reperire componenti o materiali come i semiconduttori. Noi abbiamo risposto migliorando l’organizzazione, rafforzando la collaborazione tra i vari team, da quello di vendita alla gestione degli ordini, fino all’assistenza tecnica. Gruppi di lavoro che sono riusciti a lavorare in modo coordinato per trovare soluzioni tecniche alternative per la clientela, laddove un componente era irreperibile. Ci siamo insomma ingegnati per trovare soluzioni diverse ma ugualmente efficaci insieme ai clienti”.
Matteo Cerutti, General Manager della divisione Factory Automation & Mechatronics CNC di Mitsubishi Electric.
BASTA FORNITORI UNICI
C’è poi un altro fattore, oltre alla capacità delle persone, che ha contribuito alla crescita di fatturato. “Le aziende”, osserva Cerutti, “viste le difficoltà nelle consegne, ormai considerano rischioso rivolgersi a un unico fornitore. Negli ultimi tempi sono aumentate molto le richieste da clienti che non ci avevano mai interpellato in passato”.
Vedremo quindi se questo trend si manterrà in futuro, dato che tutto quanto fanno le aziende in questo momento risponde più ad esigenze tattiche che a disegni strategici di ampio respiro. Mitsubishi Electric ci scommette e ha deciso di rafforzare ulteriormente immagine e servizi in Italia dotandosi di una nuova sede, operativa dallo scorso maggio e inaugurata ufficialmente il 22 settembre. La struttura si trova a Vimercate, in provincia di Monza e Brianza, in un quartiere industriale innovativo e popolato da altre imprese high-tech, ed è dotata di uno showroom in cui è possibile toccare con mano le tecnologie e le soluzioni del gruppo. “Abbiamo pensato a un upgrade degli spazi che avevamo nella vecchia sede”, dice Cerutti, “un’evoluzione verso l’alto, che ci consente anche di mostrare le nostre soluzioni per i big data, l’analisi dei dati, la digitalizzazione e i gemelli digitali, sfruttando la connessione a tutte le altre nostre sedi in Europa e in Africa”. Tra le novità che si possono testare, anche un tool online per seguire da remoto il funzionamento di macchine installate altrove. Uno strumento utile per aziende che suddividono la produzione su diversi plant.
La nuova sede italiana di Mitsubishi Electric a Vimercate, inaugurata lo scorso settembre.
FOCUS SULLA MANUTENZIONE
Soluzioni di questo tipo, che possono essere toccate con mano e testate nella nuova sede, si rivelano particolarmente utili per la manutenzione preventiva e predittiva, un aspetto su cui Mitsubishi Electric sta puntando particolarmente. Perché? Ce lo spiega Gianmichele Piciocco, Marketing Manager della divisione Factory Automation, secondo il quale “emerge sempre di più sul mercato un’attenzione crescente verso il servizio, che rappresenta un valore aggiunto rispetto a qualità, ripetibilità, precisione o rispetto delle specifiche, e che riguarda da vicino il ciclo di vita della macchina, a sua volta strettamente connesso al ciclo di vita dei componenti”. In che modo Mitsubishi Electric può supportare quelle aziende che intendono rafforzare o esplorare il business dei servizi? “Fornendo componenti con un ciclo di vita lungo”, dice Piciocco, “ma anche capaci di interagire con l’operatore per informarlo sul loro stato e su tutto quanto sta succedendo in una macchina”. E proprio qui risiede il nesso con la manutenzione, che entra quindi a pieno titolo nella catena del valore degli utilizzatori finali, perché quando è fatta nel modo corretto significa denaro e tempo risparmiati.
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ESPLORARE UN NUOVO BUSINESS
Se questa attività non è ben organizzata e programmata porta a un fermo macchina, a un blocco della produzione che, a sua volta, si traduce in perdita di denaro. “Le cose però cambiano”, dice ancora Piciocco, “se una macchina è stata costruita con componenti in grado di fornire in anticipo informazioni sull’usura di motori, attuatori, robot asserviti o altri componenti. Grazie a questi dati l’utilizzatore finale può organizzarsi, fissare un tempo stabilito per la manutenzione che sia in linea con le necessità di produzione, e non incorrere in rotture impreviste che, invece sì, si traducono in danni economici”.
Mitsubishi Electric ha quindi iniziato a concentrarsi sempre di più sui problemi della manutenzione preventiva e predittiva, con l’idea di diffondere una cultura del buon funzionamento della macchina, che deve durare sempre di più mantenendosi altamente efficiente. “Una macchina di questo tipo contribuisce a ridurre costi imprevisti e favorisce la riorganizzazione del lavoro del cliente finale. Per i produttori di macchina e i system integrator diventa un’occasione per avviare un nuovo modello di business basato sul servizio, incentrato sulla manutenzione a beneficio dei loro clienti”.
Gianmichele Piciocco, Marketing Manager della divisione Factory Automation di Mitsubishi Electric.
SOLUZIONI CONCRETE
Perché la servitizzazione diventi possibile occorrono strumenti concreti, sia hardware sia software, che Mitsubishi Electric ha sviluppato in abbondanza e che sono tutti visionabili nello showroom della nuova sede. A presentarceli è Giovanni Mandelli, Industrial Automation Solution Manager della divisione Factory Automation di Mitsubishi Electric. “Partiamo da qualche esempio molto semplice”, ci dice. “I nuovi inverter FR-E800 di Mitsubishi Electric dispongono di sistemi per identificare in anticipo eventuali guasti, sia interni sia dei dispositivi che controllano, cioè i motori. Analizzano i dati di funzionamento e sono in grado di capire se sta accadendo qualcosa di anomalo, generando segnalazioni per consentire all’utilizzatore di intervenire per tempo.
I nuovi servosistemi MELSERVO MR-J5 possono monitorare i consumi e le vibrazioni della meccanica collegata ai motori, consentendo così di individuare anomalie meccaniche su componenti come cinghie o ingranaggi. I robot di Mitsubishi Electric, infine, hanno sistemi di manutenzione predittiva basati sui reali assorbimenti dei vari motori installati”.
Il nuovo software MELSOFT 3D Simulator Gemini è pensato per l’engineering, la progettazione e il virtual commissioning.
INTEGRAZIONE DI SISTEMI
Tutti questi prodotti intelligenti poi, si possono integrare tra loro, dando vita a sistemi estremamente utili dal punto di vista della manutenzione e facili da usare. I pannelli operatore GOT, per esempio”, dice Mandelli, “hanno di default una serie di pagine di template già sviluppate per fornire agli operatori informazioni sulla manutenzione provenienti dai vari componenti. Senza alcuno sforzo di programmazione è quindi possibile integrare queste funzioni, chiamate GOT Drive, e renderle fruibili dal controllo della macchina o da remoto”.
Un ulteriore salto in avanti sono gli e-F@ctory Starter Package, pacchetti software già sviluppati sui prodotti Mitsubishi Electric che consentono di attivare funzionalità di analisi dell’efficienza della linea o della macchina o anche analisi approfondite sulle cause dei guasti o dei fermi linea.
Pacchetti ancora più sofisticati sono gli iQ Monozukuri, proposti sotto licenza, che ampliano ulteriormente le librerie di tool per la manutenzione. “Fa parte di questa tipologia”, spiega Mandelli, “un pacchetto che analizza le vibrazioni dei motori di grossa taglia basandosi sui dati di sensori strategicamente installati. Da queste informazioni può desumere indicazioni precise sullo stato di componenti come i cuscinetti o la meccanica. Altri pacchetti, come il Process Remote Monitoring, sfruttano la possibilità di condividere sul pannello operatore GOT le informazioni provenienti dalle singole macchine che compongono una linea e di accentrarle quindi in un’unica postazione per poterne analizzare i dati aggregati”.
Giovanni Mandelli, Automation Solution Manager della divisione Factory Automation di Mitsubishi Electric.
DALLO SCADA ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Entrando nel mondo SCADA, che nell’universo di Mitsubishi Electric è rappresentato dal marchio Iconics azienda statunitense acquisita qualche anno fa, il tema della manutenzione può essere esteso a un intero impianto produttivo o a una serie di plant connessi tra loro. “Una delle funzioni sviluppate in questo ambito”, dice Mandelli, “si basa sulla realtà aumentata e consente, attraverso dispositivi come occhiali intelligenti, smartphone o smartwatch di accedere, inquadrando una macchina o una sua parte, a informazioni utili per la manutenzione. Si possono così consultare video dimostrativi, manuali, schermate con i dati in real-time presenti nel server dello SCADA. Si possono anche impartire comandi oppure farsi aiutare da un operatore più esperto scambiando con lui immagini e commenti”.
Ancora più sofisticati sono i sistemi basati sull’intelligenza artificiale, come le soluzioni Edge MELIPC di Mitsubishi Electric. Si tratta di dispositivi hardware, PC o anche PLC, a cui si abbinano strumenti software come MaiLab, tool di data science basato su MAISART, l’intelligenza artificiale proprietaria di Mitsubishi Electric. Questo pacchetto, in particolare, effettua una raccolta di dati sulla macchina o sulla linea di produzione, conduce un’analisi offline che, grazie al machine learning, riconosce le condizioni standard di funzionamento e poi attua un feedback in tempo reale per confrontare i dati di funzionamento con il modello estrapolato dall’intelligenza artificiale. “MaiLab”, ci dice Mandelli, “consente insomma di gestire sia la fase di raccolta dati sia quella di feedback in modo molto automatico, conferendo una reale intelligenza agli strumenti produttivi e facilitando la vita all’operatore, che può contare su un’interfaccia molto intuitiva e non necessita di competenze particolari. Programmazioni più sofisticate possono comunque essere realizzate in linguaggio Python”.
Insomma, sono pressoché infinite le opzioni messe a disposizione dal Gruppo per chi intende attivare servizi per i clienti incentrati sulla manutenzione. Si possono scegliere livelli diversi di complessità e decidere se limitarsi al controllo di una singola macchina o di interi impianti. Basta solo decidere di farlo e di individuare insieme agli esperti di Mitsubishi Electric la soluzione migliore. ©ÈUREKA!
I servosistemi MELSERVO MR-J5 possono monitorare i consumi e le vibrazioni della meccanica collegata ai motori, consentendo di individuare anomalie su componenti come cinghie o ingranaggi.