Enrico Cereda, Vice President Systems and Technology Group presso IBM ha recentemente presentato la nuova famiglia di sistemi IBM PureSystems.
IBM ha raggiunto un importante traguardo verso una nuova era dell’informatica, grazie all’introduzione di una nuova categoria di “expert integrated systems”, sistemi esperti integrati. La nuova famiglia è la prima che mette a frutto competenze basate su anni di esperienza nella gestione delle attività IT per decine di migliaia di clienti di tutto il mondo.
di Margherita Di Vilio
La famiglia di sistemi IBM PureSystems, recentemente presentata da Enrico Cereda, Vice President Systems and Technology Group, è il risultato di un investimento da due miliardi di dollari in ricerca e sviluppo e di una serie di acquisizioni effettuate da IBM (www.ibm.com/it) nell’arco di quattro anni: un’iniziativa per integrare tutti gli elementi dell’IT, sia fisici che virtuali. La nuova famiglia offre ai clienti un radicale cambiamento rispetto all’informatica tradizionale in cui molteplici sistemi eterogenei richiedono risorse significative per il set-up e la manutenzione. IBM PureFlex System integra server, storage e risorse di networking in un’unica macchina sicura e altamente automatizzata, semplice da gestire, mentre IBM PureApplication System sfrutta i primi modelli software ripetibili e i processi specifici dell’industria, frutto di decenni di esperienze realizzate da IBM con clienti e Business Partner.
CAMBIO DI PROSPETTIVA
“Si tratta di un cambio epocale”, ha sottolineato Cereda. “La tecnologia IBM PureSystems è sicuramente un importante passo avanti nell’evoluzione dell’informatica e risolve l’equazione economica della spesa IT, fornendo sistemi profondamente integrati, progettati su misura per settori e funzioni aziendali. IBM elimina in tal modo gran parte della complessità con cui si confrontano le organizzazioni”. IBM PureSystems aiuterà infatti i clienti a liberare risorse di tempo e denaro per focalizzarsi sull’innovazione e sulle attività urgenti, che molte imprese non riescono ad affrontare a causa dell’aumento dei costi e del fabbisogno di personale nel data center tradizionale.
Va detto che da oltre un secolo IBM introduce nuove tecnologie per affrontare le sfide di business. Quella principale con cui oggi si debbono confrontare le aziende di tutto il mondo è la necessità di spendere il 70% o più dei propri budget IT in attività operative semplici e in manutenzione, lasciando poche risorse da investire nell’innovazione. Due terzi dei progetti IT aziendali superano infatti il budget pianificato e sono in ritardo sui tempi previsti, secondo quanto afferma un recente studio condotto da IBM e IDC, dal quale emerge anche che solo un reparto IT su cinque è in grado di dedicare tempo e denaro all’innovazione. Il tempo, gli sforzi e le competenze richiesti per disegnare e rendere operativa l’infrastruttura necessaria per una tipica applicazione web, ad esempio, possono richiedere attualmente anche più di sei mesi. IBM PureSystems permette che la stessa attività possa essere completata in meno di 10 giorni. Come? Grazie alle competenze, alla profonda integrazione di server, storage e networking per una migliore gestione dell’IT, all’allineamento di software, applicazioni, middleware e hardware e al supporto incorporato per il cloud computing.
L’INTEGRAZIONE SEMPLIFICA I SISTEMI
IBM ha di fatto integrato tutti gli elementi critici richiesti nel data center di oggi: networking, storage, calcolo, gestione, ecc. Il risultato è un sistema intuitivo da installare e molto meno oneroso da mantenere. Ad esempio, il tempo di installazione di PureSystems, dal momento in cui viene disimballato alla piena operatività, è un terzo di quello richiesto dalla tecnologia tradizionale. Questo tipo di integrazione profonda consente a PureSystems una scalabilità automatica dei sistemi, ad esempio risorse di calcolo, networking e storage, praticamente all’istante. Ogni chassis di PureSystems può essere ripartito in migliaia di macchine virtuali – fino a due volte la densità dei sistemi precedenti –, con un risparmio energetico del 43%. Il livello di storage automatizzato e altamente virtualizzato consente una rapidità di provisioning del 98% superiore e fornisce un risparmio del 45% sul budget. IBM PureSystems può essere gestito da un’unica console.
Al cuore del nuovo PureSystems è prevista una funzionalità software che consente di incorporare il know how operativo direttamente nei sistemi. Questo approccio primo nel suo genere, denominato Patterns of Expertise, converte la competenza tecnologica in pacchetti scaricabili e riutilizzabili. I patterns sono disponibili nelle tre categorie: Patterns IBM, Patterns ISV e Patterns Clienti. Integrati dalla fabbrica e creati sulla base della conoscenza acquisita dai migliori responsabili IT, ingegneri ed esperti di tecnologia IBM, l’insieme di pattern IBM automatizzano attività dispendiose in termini di tempo, quali configurazioni, deployment e upgrade continui. Applicazioni il cui rilascio richiedeva giorni ora possono essere adottate in dieci minuti. IBM ha poi collaborato con più di 100 Independent Software Vendor (ISV) per offrire applicazioni certificate “IBM PureSystems Ready”. Il catalogo online di Pattern ISV di PureSystems semplifica radicalmente il modo di adottare e gestire le applicazioni. Ad esempio, un programma di Customer Relationship Management che richiedeva tre giorni per il rilascio ora può essere installato in meno di un’ora. Infine, anche le organizzazioni IT possono incorporare la conoscenza delle applicazioni create in proprio in un pattern. Di conseguenza, un’azienda interessata a espandersi in nuovi mercati può realizzare questo obiettivo anche in assenza di competenze immediatamente disponibili in nuove regioni o nuovi mercati.
COSTRUITO PER IL CLOUD
Un recente studio dell’IBM Institute for Business Value ha riscontrato che il 90% delle organizzazioni prevede l’adozione di un modello di cloud computing nei prossimi tre anni. Nonostante l’interesse verso il cloud computing, molte organizzazioni sono ancora alle prese con sfide quali l’integrazione degli elementi giusti, la gestione della sicurezza e il controllo dell’utilizzo della tecnologia. Grazie a PureSystems, IBM ha fatto un passo senza precedenti verso l’integrazione completa di tutti i componenti tecnologici necessari per avere un sistema di cloud privato nel giro di pochi minuti. La combinazione di server virtualizzati, storage e networking, offerta da PureSystems e del software di gestione cloud, consente alle organizzazioni di avere un “sistema cloud in-a-box”, pronto per l’uso, che fornisca un ambiente di cloud privato di base potenzialmente espandibile.
Al fine di accelerare significativamente l’uso del cloud, IBM ha inserito un’interfaccia cloud self-service direttamente in PureSystems, grazie alla quale, ad esempio, uno sviluppatore di applicazioni può utilizzare la funzionalità self-service per configurare un’applicazione in ambiente cloud senza ricorrere all’aiuto del reparto IT. PureSystems rileva e risponde alle esigenze delle applicazioni e dei servizi in esecuzione e adotta decisioni sul modo migliore per impiegare le risorse IT, assicurando, al contempo, massima efficienza, prestazioni e controllo. Inoltre, PureSystems utilizza alcune delle tecnologie e del software di base utilizzati nelle offerte di servizi SmartCloud pubbliche di IBM. Di conseguenza, condividendo funzionalità e interfacce comuni, gli sviluppatori di applicazioni possono sfruttare IBM SmartCloud Services per creare e testare nuove applicazioni e spostarle senza problemi sul cloud privato creato utilizzando PureSystems. In futuro, IBM prevede di creare un legame ancor più stretto con IBM SmartCloud, per consentire ai clienti di realizzare appieno la propria strategia di cloud ibrido. Ad esempio, i clienti possono supportare automaticamente l’overflow dei carichi di picco, attingendo alle risorse IBM SmartCloud per potenziare i propri cloud privati basati su PureSystems.
DISPONIBILITÀ
PureSystems è disponibile con nodi di calcolo con processore Power7 e processore Intel e supporta quattro ambienti operativi. Due modelli sono disponibili da subito. I clienti in possesso dei requisiti di credito che scelgono la soluzione finanziaria possono sperimentare immediatamente i vantaggi di IBM PureSystems, iniziando a effettuare i pagamenti dopo 90 giorni. Le opzioni flessibili offerte da IBM Global Financing – un brand di IBM Corporation che offre un’ampia gamma di soluzioni di business per le aziende – semplificano l’acquisizione di PureSystems, grazie a canoni di locazione contenuti e all’assenza di costi iniziali. Il finanziare un progetto PureSystems consente ai clienti di gestire con facilità i budget, con pagamenti pianificati. IBM Global Asset Recovery Services può riacquistare alcuni e selezionati server, inclusi i sistemi Hewlett-Packard e Oracle, nel caso si scelga di passare a IBM PureSystems.
IBM ha raggiunto un importante traguardo grazie all’introduzione di una nuova categoria di “expert integrated systems”, sistemi esperti integrati.