Corrado Del Po, fondatore e CEO di CDLAN.
Immaginate di essere immersi nel cuore pulsante di un universo digitale, dove i dati scorrono come torrenti e le informazioni si intrecciano in una rete intricata. Benvenuti nel mondo di CDLAN, un titanico custode dell’era digitale, grazie al quale la tecnologia si fonde con la visione per plasmare il futuro della connettività e dell’archiviazione dati.
di Lorenzo Ruffini
Nata nel 2000 come società di consulenza IT e fondata su principi di affidabilità, sicurezza e innovazione, CDLAN emerge come un faro nell’oceano in costante espansione dell’informatica. Nella sua fortezza tecnologica, dove si snodano i corridoi di uno dei data center più all’avanguardia d’Italia, si trovano i server e le molteplici infrastrutture digitali che permettono oggi a CDLAN di essere un vero e proprio acceleratore tecnologico per le aziende di innumerevoli settori. Nel data center del Caldera Park a Milano, si nasconde una sinfonia di algoritmi, dispositivi e infrastrutture che lavorano incessantemente e all’unisono per alimentare il motore digitale della nostra epoca.
NEL CUORE DELLA RETE ITALIANA
CDLAN a partire dal 2003 si è poi trasformata in un operatore di telecomunicazioni per adattarsi alla crescita dei modelli di business basati sul web. Nel corso degli anni ha investito nella costruzione di solide infrastrutture ICT e nel 2008 ha completato le reti in fibra ottica a Milano e Roma. Nel 2015 ha ampliato il proprio raggio d’azione entrando nel mercato dei data center con la realizzazione di C21 a Milano e E100 a Roma, entrambi conformi al Tier IV.
Durante la giornata in compagnia di Corrado Del Po, fondatore di CDLAN, abbiamo potuto visitare di persona il fiore all’occhiello di questa azienda: il data center C21. Situato all’interno del Caldera Park di Milano, la zona a più alta densità di reti IP in Italia e sede del Milan Internet Exchange MIX, il data center oggi rappresenta anche un peering point pubblico con circa 200 operatori di rete interconnessi.
Un’eccellenza italiana che ha saputo rispondere al cambiamento offrendo tecnologie sempre più all’avanguardia per soddisfare adeguatamente la crescente domanda imposta dall’avvento della trasformazione digitale.
CDLAN, come ci ha spiegato Del Po durante la nostra visita, crede in un approccio sartoriale nei confronti dei propri clienti, garantendo soluzioni customizzate e una consulenza mirata. Operare in questo modo non solo crea un valore aggiunto tangibile per i clienti ma permette anche di stabilire delle relazioni durature tra le parti. “L’obiettivo di CDLAN è da sempre quello di creare un ecosistema di aziende italiane del settore ICT, favorendo la collaborazione e l’innovazione per poter crescere e competere nel mercato globale”, aggiunge Del Po.
Milano Caldera Park, dove si snodano i corridoi di uno dei data center più all’avanguardia d’Italia.
L’IMPORTANZA DEI DATA CENTER
Per poter comprendere a pieno quali siano le reali potenzialità di un’azienda come CDLAN bisogna anche rendersi conto di quale sia il ruolo del data center stesso all’interno dell’ecosistema aziendale: “I nostri data center sono l’anima della nostra offerta tecnologica. Li abbiamo progettati e costruiti da zero, investendo oltre 20 milioni di euro nel corso degli anni. Ciò che ci distingue è il fatto che siamo i proprietari diretti di queste infrastrutture, il che ci ha permesso di sviluppare competenze approfondite in tre ambiti differenti: telecomunicazioni, data center e cloud. Oltre a garantire l’elevata qualità delle infrastrutture, monitoriamo costantemente le nostre soluzioni per assicurare massima continuità e supporto ai nostri clienti. La nostra responsabilità diretta su ogni aspetto ci rende incredibilmente efficienti e ci consente di implementare miglioramenti continui per soddisfare le esigenze in evoluzione del mercato”, commenta Del Po.
L’approccio nella gestione del data center è quindi chiaro: assicurare la continuità tramite regolare manutenzione e frequenti test durante il funzionamento ordinario.
CDLAN si distingue, infatti, per i suoi test mensili su macchine in carico, inclusa la simulazione di interruzioni dell’energia elettrica. Di recente, ha introdotto la pratica di creare piccole anomalie casuali per valutare la reattività delle squadre di manutenzione e dei server, senza compromettere il funzionamento complessivo del data center.
Essere presenti nel data center significa poter valutare le misure di sicurezza fisica al di là delle schede tecniche.
TECNOLOGIA A SERVIZIO DEI PROCESSI
Pensare che la tecnologia costituisca una sorta di panacea per tutti i mali è un’illusione; l’idea di CDLAN è, invece, di creare assieme al cliente un mindset di base che permetta alla tecnologia stessa di essere uno strumento nelle mani dell’uomo e non il contrario.
“Il cloud sta rivoluzionando le dinamiche aziendali, fornendo flessibilità, scalabilità e accesso immediato alle risorse. Questa trasformazione ha ridefinito il concetto di infrastruttura ICT, spingendoci a investire ampiamente in questa direzione. Contemporaneamente, la cybersecurity è diventata una priorità imprescindibile. Con il costante mutare delle minacce, proteggere dati e applicazioni è cruciale per tutte le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni”, ci spiega Del Po. La tecnologia di CDLAN diventa quindi, in questo processo di sviluppo digitale, un mezzo fondamentale che permette alle aziende di rinforzare le proprie fondamenta costitutive, perché è chiaro che se le radici sono salde l’albero difficilmente cade.
SCENARI FUTURI E SOSTENIBILI
Il data center, noto per il suo alto consumo energetico, è una realtà difficilmente modificabile. CDLAN, tuttavia, si impegna attivamente per ridurre l'impatto ambientale, adottando pratiche volte all’ottimizzazione del consumo energetico. Tra le iniziative intraprese, spicca l’automatizzazione della gestione delle luci LED, che si accendono solo quando necessario e si spengono automaticamente. Inoltre, il personale addetto al raffreddamento, settore con il maggior consumo energetico, adotta una strategia mirata di regolazione delle temperature operative, intervenendo con logica di ottimizzazione e riduzione dei consumi.
Quella di CDLAN, oltre ad essere una storia di successo e un esempio per chi vuol fare impresa in questo Paese, è anche la dimostrazione concreta di come sia possibile avere un ruolo da protagonisti anche nel settore IT in Italia, senza per forza essere dei “colossi del cloud”.
“Ho imparato che nella vita il motore che permette di guardare al futuro con lungimiranza e fiducia è la curiosità. Questo è anche quello che vorrei dire ai giovani: abbiate il coraggio di sporgervi oltre l’abisso e anche di guardarci dentro, non lasciatevi intimorire dall’ignoto e agite sempre tenendovi aperte tutte le possibilità che vi si aprono all’orizzonte. Senza queste premesse non sarebbe nata CDLAN e oggi non saremmo qui a fare questa intervista”, conclude così Corrado Del Po, fondatore di CDLAN.
CDLAN, inoltre, si impegna attivamente per ridurre l’impatto ambientale.