Le soluzioni in ambito manifatturiero di Autodesk puntano ad estendere i benefici del Virtual Commissioning anche alle piccole e medie imprese.
Con le soluzioni in ambito manifatturiero, Autodesk punta ad estendere i benefici del Virtual Commissioning anche alle piccole e medie imprese, motore dell’economia in Italia e in molti Paesi. A EMO Milano 2015, Tecn’è ha intervistato Carl White, Responsabile dell’area Manufacturing Engineering: “La nostra visione a lungo termine ruota attorno al concetto di Product Innovation Platform”.
di Eleonora Dolce
Fra gli addetti impegnati in fabbriche e impianti di produzione, non sono molti quelli che associano il marchio Autodesk (www.autodesk.it) al mondo manifatturiero. Certo, per decenni AutoCAD è stato sinonimo di progettazione a computer, e poi è arrivato Inventor per affrontare il mercato del 3D. Ma si trattava sempre di software di progettazione, non di applicativi chiave per chi opera in produzione.
Alla scorsa EMO di Milano, però, all’appuntamento per l’intervista con la redazione di TECN’È si è presentato Carl White, Responsabile dell’area Manufacturing Engineering Products della casa americana, e ci ha fatto accomodare nello stand di Delcam, marchio di riferimento nel mondo delle soluzioni CAM, acquisita da Autodesk nel 2015.
Messaggio forte e chiaro, ribadito dallo stesso Carl White che, pur riaffermando l’eredità e le origini “progettistiche” dell’azienda, sottolinea come Autodesk abbia ormai da tempo allargato la propria visione all’intero processo dalla progettazione alla produzione, sviluppando un pacchetto di soluzioni completo a sostegno di questa visione.
Carl White, Responsabile dell’area Manufacturing Engineering Products di Autodesk.
DALLA PROGETTAZIONE ALLA PRODUZIONE
Il cammino era già cominciato nel 2012 con l’acquisizione di HSM Works, un pacchetto CAM oggi pienamente integrato con Autodesk Inventor e i prodotti della piattaforma cloud Fusion 360. “Integrato significa che il CAM gira all’interno dell’interfaccia CAD ed entrambe le funzionalità condividono direttamente lo stesso modello senza alcuna importazione o esportazione”, sottolinea White. Poi è giunta la già citata acquisizione di Delcam, che, secondo la società di analisi CIMdata, ha proiettato Autodesk al numero uno della classifica mondiale dei vendor CAM”.
“La nostra visione a lungo termine ruota attorno al concetto di Product Innovation Platform,” ci racconta Carl White. “La PIP è una piattaforma cloud-based finalizzata alla gestione dei dati e alla collaborazione con l’intera supply chain. Un’unica piattaforma integrata, che contiene tutti i dati di progettazione, produzione e utilizzo delle risorse in un ambiente cloud che cresce continuamente e può essere ampliato progressivamente secondo le necessità specifiche di ogni azienda”.
Inventor HSM, grazie all’acquisizione di HMS Works, ha permesso di integrare il noto pacchetto CAM in Inventor e i prodotti della piattaforma cloud Fusion 360.
NUOVI MODELLI E STRUMENTI IT
Con la digitalizzazione, le aziende manifatturiere sono chiamate ad adottare nuovi modelli e strumenti IT, che Gartner definisce appunto “piattaforme per l’innovazione di prodotto”, ambienti che vanno oltre il PLM per rendere disponibili i dati sempre e ovunque, soprattutto alle piccole e medie imprese. “Come noto, la nostra PIP è Fusion 360,” dice White, “una soluzione in cloud che consente l’accesso ai dati in qualunque momento e da qualsiasi luogo, dall’ufficio o in movimento, dal PC o da telefono cellulare e tablet. Fusion 360 fornisce un unico spazio nel quale i team possono collaborare ai progetti. Grazie alla gestione e alla condivisione integrata e automatizzata dei dati, tutti i modelli, i progetti e le informazioni vengono automaticamente archiviati, gestiti e condivisi in modo sicuro”.
Fusion 360 di Autodesk fornisce un unico spazio nel quale i team possono collaborare ai progetti.
PARTNERSHIP STRATEGICHE
A supporto di questa visione, Autodesk sta implementando data center propri in Italia, con un’architettura appositamente studiata per ottimizzare l’utilizzo della larghezza di banda disponibile. “Negli ultimi tre anni abbiamo imparato molto e la nostra piattaforma in cloud continuerà a evolversi, con una forte enfasi sulla cyber-sicurezza e sulla protezione dei dati degli utenti”.
Per diventare a pieno titolo un partner di riferimento per il mondo manifatturiero, Autodesk ha effettuato diverse acquisizioni negli ultimi anni. Oltre alle già citate HSM Works e Delcam, la scorsa estate è stata annunciato l’accordo per l’acquisizione di SeeControl, un’azienda con sede a San Francisco che ha sviluppato una piattaforma di servizi cloud per l’Internet of Things (IoT) in ambito enterprise. Autodesk incorporerà la piattaforma SeeControl nelle proprie soluzioni di progettazione per l’industria manifatturiera e delle costruzioni, sviluppando inoltre una nuova soluzione IoT basata sulla tecnologia SeeControl che permetterà alle aziende di capire come i propri prodotti consentono ai clienti di esplorare nuovi modelli innovativi di servizio.
PER LE PMI
“Le PMI guidano l’economia un po’ in tutti i Paesi”, conclude Carl White, “e Autodesk è famosa per la sua capacità di lavorare con le realtà di piccole e medie dimensioni. Abbiamo parecchi clienti fra le aziende della classifica Fortune 500, ma vogliamo democratizzare la tecnologia per portare anche alle PMI le soluzioni finora riservate alle grandi organizzazioni, in particolare il Virtual Commissioning, cioè la possibilità di modellare e simulare virtualmente non solo i prodotti, ma l’intero layout della fabbrica, la programmazione delle macchine e la modellazione dei processi”.
La PIP (piattaforma per l’innovazione di prodotto) di Autodesk è come noto Fusion 360, una soluzione in cloud che consente l’accesso ai dati in qualunque momento e da qualsiasi luogo, dall’ufficio o in movimento, dal PC o da telefono cellulare e tablet.