A Roteglia, nella provincia di Reggio Emilia, nel cuore del distretto ceramico italiano, è sorto il primo stabilimento completamente digitalizzato per la produzione di piastrelle in ceramica: Ceramiche Mariner S.p.A. si è fatta promotrice di un nuovo paradigma industriale.
Personalizzazione della produzione e riduzione dei lotti sono due delle sfide con le quali l’industria si confronta: Ceramiche Mariner dà vita nel distretto italiano della manifattura ceramica al primo esempio di Collaborative Industry.
di Luigi Ortese
Una completa digitalizzazione dei processi, l’utilizzo delle risorse in condivisione e la gestione efficiente dei dati sono elementi fondamentali per lo sviluppo di un nuovo modello industriale, che guarda alla flessibilità e alla sostenibilità. A Roteglia, nella provincia di Reggio Emilia, nel cuore del distretto ceramico italiano, è sorto il primo stabilimento completamente digitalizzato per la produzione di piastrelle in ceramica. Ceramiche Mariner S.p.A. è l’azienda che si è fatta promotrice di questo nuovo paradigma industriale e Prime è la piattaforma software realizzata da System Ceramics che ha permesso di concretizzare questa idea di manifattura digitale.
Dalla lavorazione delle materie prime alla realizzazione del prodotto finito, Prime gestisce l’intero flusso produttivo attraverso sistemi informativi evoluti, che, utilizzando concetti moderni, è in grado di monitorare tutto il processo, avvalendosi di un’unica interfaccia grafica di ultima generazione e attraverso tecnologie 3D.
Per dare vita a questa straordinaria orchestra, System Ceramics ha deciso di adottare l’Edge Computing. Siamo nell’era dell’intelligenza decentrata in cui vengono definiti i nuovi standard per la produzione ceramica. Con l’Edge Computing le risorse di Information Technology sono posizionate vicino alla fonte di dati in un eco-sistema collaborativo, dove le macchine imparano dall’uomo come interpretare e anticipare le relazioni tra i processi, evidenziando possibili soluzioni finora inimmaginabili.
Prime è la piattaforma software realizzata da System Ceramics che ha permesso a Ceramiche Mariner di concretizzare l’idea di manifattura digitale.
LA COLLABORATIVE INDUSTRY È UNA REALTÀ
L’azienda Ceramiche Mariner è uno straordinario esempio di integrazione orizzontale e di Collaborative Industry: il nuovo stabilimento rappresenta l’evoluzione verso un’architettura aperta e un archetipo di comunicazione e collaborazione che va oltre i confini della fabbrica. La scelta di utilizzare Prime mette in evidenza un nuovo concetto di human-centered manufacturing, dove al cuore dell’industria del futuro c’è l’informazione generata all’interno della fabbrica, che deve essere gestita e trasformata, grazie all’intervento umano, da semplice dato a conoscenza utile per migliorare il processo e la catena del valore.
“La nostra avventura con Prime è stata ‘amore a prima vista’. L’interfaccia 3D trasmette, in particolar modo, semplicità e chiarezza di utilizzo, tanto da poter mettere a proprio agio chiunque all’interno della nostra azienda ne faccia uso. È uno strumento che tutti usiamo: dal conduttore di linea al responsabile di reparto, dal direttore tecnico al direttore di produzione, dai tecnici di laboratorio al dipartimento qualità, fino alla direzione aziendale. Quando mi hanno invitata in System Ceramics a vedere il funzionamento di Prime, mi ha colpito l’immediatezza visiva con cui veniva rappresentato in modo fedele l’intero stabilimento produttivo, con il beneficio di poter adattare la piattaforma alle nostre esigenze, come un abito fatto su misura solo per noi”, commenta Giulia Catti, CEO, Ceramiche Mariner S.p.A.
“In Mariner la gestione totale della fabbrica avviene quindi tramite Prime, grazie al quale, in tempo reale, da qualsiasi parte del mondo io possa essere, ho la capacità di mostrare ai miei clienti, a che punto siamo con la produzione, così come una serie di informazioni, quali le rese, i toni, le problematiche riscontrate, i difetti. Un vero e proprio gemello digitale della fabbrica (Digital Twin). La reazione dei miei clienti è davvero straordinaria”.
Il nuovo stabilimento di Ceramiche Mariner è uno straordinario esempio di integrazione orizzontale e di Collaborative Industry.
UN ESEMPIO DI MANIFATTURA DIGITALE
“Quando siamo partiti con la realizzazione della fabbrica nel 2016”, prosegue Giulia Catti, “avevamo ben in mente quali fossero i cardini su cui essa avrebbe dovuto erigersi: flessibilità, performance, qualità e interconnessione. Siamo riusciti perfettamente nel nostro intento con la regia di Prime. Basti pensare in un solo mese abbiamo prodotto oltre 130 articoli diversi; chi è del settore sa quanto sia complesso gestire una così ampia varietà di prodotti. Questa è una delle tante dimostrazioni di elevata flessibilità e performance di Prime, il quale, elaborando dati, fornisce informazioni che ci permettono di prendere decisioni di rilevanza strategica. In alcuni reparti addirittura il cambio prodotto lo facciamo con un click… Impensabile fino a qualche anno fa”.
“Un altro aspetto cruciale è rappresentato dall’analisi eseguita su ogni singolo articolo, al fine di poter capire i costi di produzione in modo esatto: sono considerati anche i consumi idrici ed energetici, diventando così un prezioso alleato in ambito commerciale. System Ceramics ha creato un potente sistema di efficientamento industriale, che opera sulla base dell’interconnessione di tutti i reparti, dall’ingresso in stabilimento delle materie prime fino alla spedizione del pallet, ma siamo solo all’inizio, Prime ha tanto ancora da offrirci”, spiega Giulia Catti.
La scelta di utilizzare Prime mette in evidenza un nuovo concetto di human-centered manufacturing, dove al cuore dell’industria del futuro c’è l’informazione generata all’interno della fabbrica, gestita e trasformata da semplice dato a conoscenza utile per migliorare il processo.
“Mariner rappresenta un progetto industriale all’avanguardia. Siamo orgogliosi di quanto fatto finora e soprattutto di aver realizzato nel nostro territorio, con le nostre maestranze e con un partner tecnologico di primo piano come System Ceramics, una vera manifattura 4.0. Siamo di fronte a una fabbrica digitalizzata al 100%, a testimonianza di una visione imprenditoriale lungimirante e che guarda a un nuovo modo di fare impresa”, conclude Giulia Catti.
Questo approccio innovativo rappresenta una vera e propria evoluzione e trasformazione di ruolo per System Ceramics, che, da costruttore di impianti e macchine per il settore ceramico, diventa anche fornitore di servizi all’avanguardia, in cui la struttura organizzativa, così come il modello di business, vengono ridisegnati in linea con i fondamenti della meccatronica, la quale ha trovato nella trasformazione digitale il suo alleato vincente.
“Quando siamo partiti con la realizzazione della fabbrica nel 2016 avevamo ben in mente quali fossero i cardini su cui essa doveva erigersi: flessibilità, performance, qualità e interconnessione”, dice Giulia Catti, CEO di Ceramiche Mariner S.p.A.
CENTRALITÀ DELL’INTERFACCIA UOMO-MACCHINA
Sul fronte dell’hardware, System Ceramics sta puntando molto sull’automazione robotizzata, grazie alla quale le sue tecnologie sono in grado di cambiare il settaggio senza l’intervento dell’operatore: tutto avviene tramite il software.
Già da diversi anni l’azienda è impegnata in un processo di digitalizzazione per offrire ai propri clienti soluzioni innovative di smart manufacturing, che fino a qualche tempo fa risultavano essere molto complesse.
L’informatizzazione dei sistemi produttivi, la riconfigurazione automatica delle macchine e la tracciabilità totale, oltre ad essere una realtà per System Ceramics, hanno raggiunto grandi successi e riconoscimenti a livello internazionale tra gli addetti ai lavori.
“System Ceramics ha creato un potente sistema di efficientamento industriale, che opera sulla base dell’interconnessione di tutti i reparti, dall’ingresso in stabilimento delle materie prime fino alla spedizione del pallet”.
Si tratta di una svolta epocale per l’industria ceramica e non può che essere System Ceramics il precursore di questa nuova era. L’azienda di Fiorano Modenese, infatti, da oltre 50 anni si distingue per processi innovativi senza uguali, capaci di aprire nuove strade applicative nel mondo manifatturiero, creando nuovi standard.
Prime ha messo in evidenza una nuova idea di manifattura, dove l’uomo e le macchine dialogano attraverso la piattaforma software, portando a compimento uno dei capisaldi del nuovo paradigma industriale: la Collaborative Industry, in cui essenziale è l’interfaccia Uomo-Macchina. I tempi cambiano, il lavoro cambia, ma la conoscenza e la creatività intellettuale dell’uomo sono fondamentali per conquistare territori ancora inesplorati. ©ÈUREKA!
“La nostra avventura con Prime è stata ‘amore a prima vista’. L’interfaccia 3D trasmette, in particolar modo, semplicità e chiarezza di utilizzo, tanto da poter mettere a proprio agio chiunque all’interno della nostra azienda ne faccia uso”.