Marco Belinelli, il nuovo testimonial Comau, durante le riprese del video che rappresenta il primo esito della collaborazione instauratasi tra l’azienda leader mondiale nelle soluzioni di automazione industriale e il cestista.
Il detentore del titolo NBA con i San Antonio Spurs, Marco Belinelli, è il nuovo testimonial di Comau (www.comau.com). L’azienda torinese ha scelto il campione di San Giovanni in Persiceto per comunicare a livello globale strategia, posizionamento, valori. Il primo esito della collaborazione tra l’azienda e il cestista è un video, visibile sul sito dedicato all’iniziativa, http://racer.comau.com, e diffuso largamente sui principali social network e dalle più importanti testate internazionali, in cui Belinelli “allena” Racer, l’ultimo robot Comau, al tiro al canestro. L’esito finale, racchiuso nella frase “we learn from challenges”, riassume la volontà di Comau di comunicare al grande pubblico i propri valori. Belinelli, infatti, è uno sportivo che con Comau ha molti tratti comuni: rappresenta un’eccellenza italiana, è famoso in tutto il mondo grazie alle sue gesta in NBA, ed è un uomo, un sportivo alla continua di ricerca di sfide.
Queste caratteristiche fanno di Belinelli il giusto testimonial per porre l’attenzione su tre fattori essenziali della strategia Comau. Innanzitiutto, la volontà di sviluppare applicazioni che rendono possibile, efficiente e sicura la cooperazione uomo-macchina. Racer, protagonista centrale del video, rappresenta, inoltre, il desiderio di sviluppare la gamma prodotti verso macchine di dimensione ridotta rispetto a quelle sin qui portate al mercato e, infine, fattore centrale del nuovo posizionamento aziendale, Comau si presenta come learning organization che, oltre che all’individuazione di soluzioni pensate ad hoc per ogni sfida, si concentra sulla soddisfazione delle esigenze specifiche dei clienti. L’esperienza e la cooperazione con Racer hanno molto colpito lo stesso Belinelli, il quale, in un’intervista rilasciata durante le riprese, ha sottolineato lo stupore vissuto di fronte alla capacità del robot di muoversi con velocità e destrezza, e di mettere a segno – sul serio, senza alcun trucco scenico – una serie impressionante di canestri. Al termine delle giornate di ripresa, lo sportivo italiano ha colto l’essenza del progetto, sottolineando come la cooperazione tra uomo e macchina possa davvero rappresentare lo scenario di oggi, e non solo del futuro, nonché la perfezione per portare all’eccellenza le caratteristiche tanto dell’uomo quanto del robot.
L’esperienza vissuta con Racer ha colpito Marco Belinelli, che, in un’intervista rilasciata durante le riprese, ha sottolineato il suo stupore di fronte alle capacità del robot di muoversi con velocità e destrezza, mettendo a segno una serie impressionante di canestri.