Il 2020 sarà l’anno della biometria vocale: ne è convinta Spitch, azienda internazionale specializzata nello sviluppo e nell’implementazione della tecnologia vocale.
Secondo Spitch, l’autenticazione tramite riconoscimento della voce sarà sempre più diffusa nel 2020: si concretizzerà così un trend a lungo immaginato e sfruttato nella storia del cinema.
di Leo Castelli
Il 2020 sarà l’anno della biometria vocale: ne è convinta Spitch, azienda internazionale specializzata nello sviluppo e nell’implementazione della tecnologia vocale. Nel prossimo futuro, sarà sempre più comune utilizzare la propria voce per autorizzare una transazione bancaria, accedere alla posizione assicurativa oppure ritirare gli esiti di un esame medico: le tecnologie attuali già garantiscono di poterlo fare in tutta tranquillità e semplicità, con livelli di sicurezza molto superiori alle tradizionali combinazioni di nome utente e password.
Oggi il riconoscimento vocale è insomma realtà, ma non sono poi così lontani i tempi in cui la biometria era un’idea futuristica che appassionava gli sceneggiatori più fantasiosi. Sono, infatti, numerosi i film di fantascienza o azione, più o meno datati, in cui la biometria vocale è stata utilizzata come un espediente a effetto, per suscitare curiosità e stupore degli spettatori dell’epoca. Spitch ne ha individuati cinque che, decisamente, avevano visto giusto.
- Blade Runner (1982)
L’iconico film è ambientato proprio nel 2019, in una Los Angeles distopica, dove replicanti dalle sembianze umane vengono impiegati come forza lavoro nelle colonie extraterrestri. L’accesso alla casa del cacciatore di taglie Rick Deckard richiede una vera e propria autenticazione a doppio fattore: identificazione delle impronte vocali e inserimento di un codice. Una scena che prevede anche un altro macrotrend effettivamente concretizzatosi alla soglia del 2020: abitazioni smart e a… comando vocale!
- Star Trek - Alla ricerca di Spock (1984)
Nel terzo capitolo cinematografico della saga incentrata sulle leggendarie avventure del Capitano Kirk, del vulcaniano Spock, del dottor McCoy e della flotta stellare Enterprise, il riconoscimento vocale assume un ruolo cruciale per l’evolversi della trama stessa. L’identificazione della voce del capitano Kirk è, infatti, in grado di avviare il processo di autodistruzione della nave stellare Enterprise.
- Mission Impossible (1996)
Nei film e nell’omonima serie televisiva di spionaggio, i membri della IMF, Impossible Mission Force, la speciale sezione segreta della CIA incaricata di svolgere le missioni ritenute più delicate e pericolose, si trovano a doversi confrontare con dispositivi basati sul riconoscimento biometrico. Uno su tutti: il super computer centrale della CIA, localizzato nella base di Langley, è protetto da impronta vocale, oltre che dall’identificazione della retina e da altre misure di massima sicurezza.
- Face/Off - Due facce di un assassino (1997)
Alle soglie del nuovo millennio, la biometria ha continuato a solleticare la fantasia di sceneggiatori e registi. Il film racconta infatti le vicende di Sean Archer, un agente dell’FBI, e Castor Troy, un terrorista, che a seguito di un intervento di chirurgia plastica all’avanguardia assumono rispettivamente l’uno le sembianze dell’altro. A venire scambiato non però è solo il volto dei due personaggi: un chip impiantato nella gola replica infatti ogni caratterista della voce, per una perfetta corrispondenza.
- & Mrs. Smith (2005)
La carrellata si chiude con il film che fu galeotto per lo scoppio della passione tra Brad Pitt e Angelina Jolie. Marito e moglie, entrambi killer professionisti, dipendenti da due differenti compagnie e ignari della doppia vita dell’altro, sono incaricati di uccidersi a vicenda. Tra azione e finale romantico, non manca neppure la biometria vocale: per accedere al computer del signor Smith, è infatti necessaria l’identificazione vocale.
“Si è a lungo fantasticato sull’autenticazione per mezzo della voce! Crediamo che oggi i tempi siano maturi per un utilizzo sempre più diffuso, e trasversale a diversi settori. I sistemi di verifica in linguaggio naturale e text-independent più avanzati sono infatti in grado di fornire una modalità di identificazione veloce, intuitiva, sicura e fruibile, indipendentemente dal canale usato, che si traduce in un’esperienza utente davvero soddisfacente”, dichiara Piergiorgio Vittori, Global Development Director e Country Manager Italy di Spitch.
FOCUS: UN’IMPRESA INTERATTIVA
Spitch è un’affermata azienda svizzera con presenza globale, fornitore leader di soluzioni di automazione delle interazioni, in grado di ridurre costi, incrementare il fatturato e migliorare la customer satisfaction. Ciascuna soluzione è parte integrante della piattaforma conversazionale di Spitch, basata su tecnologie proprietarie. La piattaforma è dotata di una serie di tool che permettono lo sviluppo di soluzioni sia on premise che in cloud, con un livello di complessità minimo e un rapido time-to-market. La piattaforma conversazionale di Spitch consente di delegare le attività ripetitive ad assistenti virtuali potenziati dall’Intelligenza Artificiale, che coadiuvano i clienti nella soddisfazione di richieste standard e, contemporaneamente, garantiscono agli operatori umani il tempo necessario per la gestione di problematiche complesse. Per maggiori informazioni www.spitch.ch/it/ o è possibile contattare Rosa Maria Molteni, Marketing and Communication Manager Spitch Italy, rosamaria.molteni@spitch.it. ©TECNeLaB
Oggi il riconoscimento vocale è realtà, ma non sono poi così lontani i tempi in cui la biometria era un’idea futuristica che appassionava gli sceneggiatori più fantasiosi.