Era il 1° marzo 2013 quando a Milano veniva inaugurata la mostra “Leonardo3 - Il Mondo di Leonardo” in Piazza della Scala, all’ingresso della Galleria. Nata come esposizione temporanea, è stata poi prorogata con cadenza annuale, tanto da essere oggi considerata un museo de facto.
A distanza di dieci anni, il Leonardo3 Museum, che accoglie ogni anno oltre 230.000 visitatori italiani e stranieri, continua a evolversi e a stupire con la sua collezione di macchine leonardesche, composta da oltre 200 modelli interattivi in 3D e ricostruzioni fisiche funzionanti, molte delle quali inedite.
“Dopo 10 anni, 2,5 milioni di visitatori, migliaia di visite scolastiche e 230.000 biglietti previsti per il 2023, sentiamo la responsabilità di essere un museo de facto, uno dei più visitati della nostra città. Pertanto, lavoriamo per offrire contenuti organici e complementari a quelli di Museo della Scienza e della Tecnica, Pinacoteca Ambrosiana, Cenacolo e Castello”, afferma Massimiliano Lisa, direttore del Leonardo3 Museum, che aggiunge: “L’obiettivo è che il Leonardo3 Museum, collocato a pochi passi dalla statua di Leonardo, entri a far parte del patrimonio inalienabile di questa città”.
“Dopo aver seguito per anni la nostra formula di museo/centro studi che faceva tutto internamente, abbiamo dato vita a una serie di collaborazioni: da quella con lo studioso Martin Kemp a quella col Politecnico, col Conservatorio, col regista Marco Cassini e il direttore della fotografia Davide Manca”.
L’Ultima Cena
La sala dedicata all’Ultima Cena è stata completamente rinnovata per permettere un’esperienza immersiva non più solo digitale, dal momento che era già presente la ricostruzione in VR, ma anche fisica. I visitatori possono da oggi scoprire i dettagli e i colori ormai perduti nell’originale grazie al nuovo restauro digitale del dipinto realizzato dal centro studi Leonardo3, ma anche immergersi nella ricostruzione fisica delle volte, del pavimento e della boiserie (ripresa da disegni di Leonardo) come potevano apparire nel 1500. Le decorazioni murali e delle volte sono ancora in corso di realizzazione proprio davanti agli occhi del pubblico.
Le macchine di Leonardo
Tra le macchine di Leonardo, il progetto più celebre del quale abbiamo testimonianze è il Leone meccanico. Un automa zoomorfo che fu costruito perché camminasse, destando meraviglia, al cospetto del re Francesco I di Francia. Nel 2007 Leonardo3 aveva già realizzato una ricostruzione di questo automa, che però era solo concettuale e non funzionante. Sotto la guida di Edoardo Zanon, direttore scientifico del Leonardo3 Museum, si è ripartiti da zero, per un progetto completamente nuovo: “Se escludiamo i disegni di alcune articolazioni meccaniche contenute nel Codice Madrid I, non possiamo attingere ad altri disegni espliciti riferibili a questo progetto. Il nostro sforzo è stato quello ricostruire questa incredibile macchina funzionante, utilizzando soluzioni tecniche disegnate da Leonardo e rispettando la testimonianza del Vasari”.
“Nella parte finale del progetto, ci siamo rivolti al Dipartimento di meccanica del Politecnico di Milano che, con l’ausilio di software per simulazioni, ha potuto darci indicazioni su come ottimizzare i diversi elementi meccanici per arrivare alla macchina funzionante. Tutte prove che invece Leonardo ha fatto empiricamente”.