Giovedì 24 maggio Modena è diventata la capitale dell’additive manufacturing. Trentotto aziende, provenienti da tutta Italia, si sono incontrate per fare il punto su uno dei pilastri dell’industria 4.0: l’insieme di tecnologie che permette di realizzare prototipi, componenti e prodotti finiti per addizione di materiale, la così detta stampa 3D.
Ma che tipo di qualità è possibile aspettarsi e, soprattutto, è conveniente passare all’additive manufacturing? Per fare chiarezza su potenzialità e limiti di questo processo, TEC Eurolab (www.tec-eurolab.com) ha organizzato una giornata di confronto per gli addetti ai lavori, con la partecipazione di sei esperti, diverse tavole rotonde tematiche e la moderazione di Phil Taylor, Console Onorario Britannico per il Commercio.
Al centro dell’evento un mercato mondiale di 6 miliardi di dollari, che supererà i 10 miliardi nel 2020: sono questi i numeri dell’additive manufacturing e del 3D Printing, secondo le stime del Wohlers Report. La stampa additiva gioca un ruolo chiave nella produzione di alto livello ed è uno degli aspetti più promettenti della trasformazione dei processi industriali in corso: assicura la possibilità di progettare con un elevato grado di libertà e dunque di generare geometrie complesse facendo sì che si possano produrre componenti efficienti.
Non solo, consente di ottenere prodotti con prestazioni superiori rispetto alla manifattura tradizionale, con migliori proprietà del materiale, riduzione del peso e dei consumi. Inoltre, il processo additivo garantisce la progettazione e la realizzazione dei componenti come pezzi unici e non come frutto della fusione di più parti, garantisce costi di realizzazione inferiori, con tempi di sviluppo ridotti e resa del processo produttivo elevata.
Nel convegno “Additive manufacturing, qualità e affidabilità a confronto”, rivolto in particolare ai responsabili del Quality Management e Ricerca a Sviluppo, organizzato lo scorso 24 maggio a Modena da TEC Eurolab, le imprese che hanno partecipato si sono confrontate sul tema, facendo il punto sulle tecnologie inerenti questa nuova disciplina che hanno un enorme potenziale e che sono in grado di rivoluzionare le lavorazioni meccaniche.
Al fine di beneficiare a pieno dei vantaggi offerti, è però necessario un cambio di paradigma nel modo in cui la progettazione dei componenti per l’additive manufacturing viene concepita, sviluppata e prodotta. La giornata ha consentito un dialogo aperto su questo mondo, dove i diversi attori, produttori di polveri, di macchinari e del prodotto finito hanno potuto dialogare in tavole rotonde tematiche, condividendo lo stato dell’arte e le prospettive di evoluzione futura.