“Il momento migliore per accelerare la trasformazione digitale delle nostre città e dei nostri territori è oggi: ci sono le condizioni per passare da un approccio basato sulla realizzazione di singoli progetti a una strategia condivisa e integrata per cogliere tutti i frutti positivi della digitalizzazione”.
Questo il messaggio di Agostino Santoni, Amministratore Delegato di Cisco Italia (www.cisco.com), che è intervenuto all’edizione 2016 del Technology Forum, organizzato da The European House Ambrosetti, a Milano, presso Talent Garden-Calabiana.
Un messaggio positivo, basato sulla convergenza di una serie di elementi: un maggiore impegno dal punto di vista istituzionale, il lavoro sulla regolamentazione che faciliti la collaborazione fra pubblico e privato fondamentale per la sostenibilità economica dei progetti e non ultima la disponibilità di tecnologie che consentono di interconnettere in modo sempre più vasto e innovativo persone, cose, dati, processi.
Partecipando alla tavola rotonda dedicata agli Urban Ecosystem, Santoni ha tratteggiato lo scenario italiano per quanto riguarda il tema delle Smart City: un tema da affrontare parlando non solo di città, ma anche di territori e comunità digitali.
“Una città è più vasta dei suoi confini amministrativi: è abitata da una comunità mobile e connessa al mondo, è intrecciata al territorio che la circonda, come si sta riconoscendo oggi anche in Italia, prevedendo la creazione delle città metropolitane”, ha affermato Santoni.
“ Questa complessità va affrontata integrando e condividendo risorse e opportunità: ed è in questo stesso modo che si deve affrontare la digitalizzazione. Creando infrastrutture tecnologiche aperte e sicure, su cui innestare servizi smart e piattaforme per coinvolgere i cittadini e tutte le realtà presenti, abbiamo la possibilità di accelerare lo sviluppo in modo sostenibile dal punto di vista economico e sociale”, ha aggiunto Santoni.
È per questo motivo che Cisco, quando collabora con le amministrazioni pubbliche di tutto il mondo, parla di Smart & Connected Communities e non semplicemente di città intelligenti. L’approccio orizzontale e integrato alla trasformazione digitale degli ecosistemi urbani ha avuto successo in centinaia di casi ed ha segnato anche il successo di un “luogo” tutto italiano: la Digital Smart City realizzata per ospitare EXPO Milano 2015.
“In EXPO abbiamo creato con gli altri partner tecnologici tutte le infrastrutture su cui sono stati resi operativi tutti i servizi e le applicazioni con cui EXPO è stata governata, protetta, e vissuta dai visitatori. Abbiamo offerto a milioni di persone la possibilità di capire cosa significa vivere in un ambiente intelligente e interconnesso e abbiamo dimostrato quanto è fondamentale nello sviluppo di comunità smart dare ai cittadini sicurezza: durante EXPO le soluzioni di cybersecurity adottate hanno sventato 500.000 attacchi, 10.000 dei quali portati direttamente alle applicazioni attive in EXPO”.
Citando il piano Digitaliani, con cui Cisco si è impegnata a investire cento milioni di dollari nell’arco di tre anni per accelerare la digitalizzazione dell’Italia, Santoni ha infine evidenziato che il tema delle Smart City è parte integrante del progetto, che prevede azioni a favore dello sviluppo tecnologico di infrastrutture strategiche anche per le città, quali utility e trasporti, e si declina anche a supporto delle agende digitali locali, come già avvenuto con la firma di un protocollo di intesa con la regione Friuli Venezia Giulia.
La creazione di nuovi servizi e opportunità per le nostre città nasce anche dal supporto all’ecosistema di innovazione e dalla diffusione delle competenze digitali, i due pilastri chiave del piano Digitaliani: fra le iniziative che coinvolgeranno il mondo accademico, le startup, i giovani trova certamente spazio lo sviluppo delle comunità intelligenti e interconnesse.
“Sviluppare città e territori digitali è una condizione fondamentale perché la digitalizzazione del nostro Paese acceleri e si dispieghi in modo sistematico”, ha concluso Santoni, “ma coinvolgendo e ingaggiando nel processo tutti i loro abitanti: dai cittadini alle imprese”.