“La fiera di Hannover è una sosta obbligata sulla via che porta alla fabbrica del futuro”, ha dichiarato Jochen Köckler, membro del Consiglio di Amministrazione di Deutsche Messe, alla conferenza stampa di presentazione della manifestazione, tenutasi a Berlino lo scorso febbraio.
La fabbrica del futuro sarà in mostra nei padiglioni della fiera di Hannover dal 7 al 14 aprile 2014: si basa su processi produttivi più efficienti, su apparecchiature innovative, su un’automazione moderna e intelligente, senza dimenticare l’accesso a una fornitura d’energia affidabile, sostenibile e meno costosa. Lo slogan per lanciarla? “I prossimi passi verso l’industria integrata”. La ricetta della competitività prevede una struttura produttiva capace di rispondere in modo sempre più veloce alle richieste del mercato, mai come oggi repentinamente mutevoli. Lo stabilimento del domani necessiterà di flessibilità e intelligenza; le macchine, gli impianti, i prodotti, dovranno essere in grado di comunicare l’uno con l’altro. Come prima conseguenza di questa forte interazione, il personale sarà sempre più sollevato dai lavori fisici per concentrarsi su quelli di controllo e ottimizzazione del processo produttivo. Alcune tecnologie sono state sviluppate e sono già disponibili da tempo, altre devono essere messe a punto per migliorare l’integrazione tra esse in modo da dare vita a un tutt’uno armonizzato e connesso. È questo il principale obiettivo dell’edizione 2014 di Hannover Messe: mostrare la strada e i passaggi necessari per raggiungere una visione di fabbrica intelligente, la cosiddetta Industria 4.0, una fabbrica integrata nella vita reale.
di Giancarlo Giannangeli
L’edizione 2014 di Hannover Messe (www.hannovermesse.de), importante e prestigiosa manifestazione per l’innovazione tecnologica, si svolgerà nella città tedesca dal 7 al 14 aprile e avrà come punti fondamentali l’automazione industriale e l’informatica, le tecnologie per l’energia e l’ambiente, i servizi dedicati all’industria manifatturiera e alla ricerca e sviluppo.
“La fiera di Hannover rappresenta una sosta obbligata sulla via che porta alla fabbrica del futuro”, ha precisato Jochen Köckler, membro del Consiglio di Amministrazione di Deutsche Messe (www.messe.de), durante la conferenza stampa di presentazione della manifestazione, tenutasi a Berlino lo scorso febbraio. Köckler ha invitato tecnici e imprenditori delle aziende manifatturiere di tutto il mondo a visitarla, sottolineando l’estremo interesse di tutti i temi trattati: “Hannover Messe è una straordinaria vetrina per tutti coloro che vogliono rimanere aggiornati e competitivi. L’edizione di quest’anno si avvia a superare gli obiettivi raggiunti nell’ultima edizione del 2012, che vide la presenza di ben 4.872 espositori provenienti da 69 paesi”.
Naturalmente la presenza tedesca è preponderante. Ricordiamo che, nel 2013, la Germania ha registrato il surplus più grande del mondo, ben 200 miliardi di euro, pari al 7,3% del loro PIL. Più di un economista sostiene che questa cifra – che da sola vale metà del PIL di una nazione come la Svezia –, rappresenti un eccesso che penalizza molti altri paesi europei, Italia compresa. In ogni caso riflette esattamente la serietà e l’enorme capacità delle aziende tedesche di ottimizzare i loro processi, di presentare prodotti innovativi di alta qualità, di renderli appetibili in tutto il pianeta, nonostante una valuta forte come l’euro, che non favorisce certamente l’export, nonostante un costo del lavoro che non è sicuramente basso e un livello di tassazione che non è certamente leggero.
Lo stabilimento del futuro avrà bisogno di flessibilità e intelligenza: le macchine, gli impianti, i prodotti dovranno essere in grado di comunicare l’uno con l’altro. Obiettivo principale di Hannover Messe sarà mostrare la strada e i passaggi necessari per raggiungere una visione di fabbrica intelligente, la cosiddetta “Industria 4.0”.
I PROSSIMI PASSI
La competitività, una delle criticità di ogni azienda e in particolar modo di quelle italiane, secondo Köckler si raggiunge attraverso una maggiore efficienza dei processi produttivi, cioè studiando procedure più snelle e soprattutto attuando maggiori investimenti nella moderna tecnologia dell'automazione. Uno dei cardini della competitività è anche l’accesso a una fornitura di energia affidabile e sostenibile: “L’anno in corso si preannuncia come cruciale nella sfida verso una automazione sempre più spinta e ‘intelligente’ del processo manifatturiero, nonché in una trasformazione sempre più profonda nel campo dei sistemi capaci di fornire energia”.
“I prossimi passi verso l’Industria Integrata” è lo slogan ufficiale per l’edizione 2014 di Hannover Messe. La ricetta della competitività prevede una struttura produttiva capace di rispondere in modo sempre più veloce alle richieste del mercato, mai come oggi repentinamente mutevoli. Lo stabilimento del futuro ha bisogno di flessibilità e intelligenza; le macchine, gli impianti, i prodotti, devono essere in grado di comunicare l’uno con l’altro. La prima conseguenza di questa forte interazione è che il personale sarà sempre più sollevato da lavori fisici per concentrarsi su quelli di controllo e ottimizzazione del processo produttivo. Già alcune tecnologie sono state sviluppate e sono disponibili da qualche tempo; altre devono essere messe a punto per migliorare l’integrazione tra esse in modo da dare vita a un tutt’uno armonizzato e connesso. Questo è il principale obiettivo dell’edizione 2014 di Hannover Messe: mostrare la strada e i passaggi necessari per raggiungere una visione di fabbrica intelligente, la cosiddetta “Industria 4.0”, vale a dire una fabbrica integrata nella vita reale.
Lungo questo percorso le sfide sono numerose. Per esempio, se tutti i robot, le macchine, i movimenti, le fasi operative devono condividere tra loro informazioni, devono esistere efficienti sistemi informatici che consentano di analizzare e processare un tale imponente flusso di dati. E se la connessione e l’integrazione si estende, come dovrebbe, al di fuori del sito produttivo vero e proprio, per coinvolgere, per esempio, contoterzisti e fornitori, ecco che la sicurezza dei dati diventa un fattore di primaria importanza. Un’altra potente sfida è rappresentata dalla standardizzazione delle informazioni, ovvero dalla compatibilità del software lungo tutta la catena che collega i vari componenti.
LA GRIGLIA DELL’ENERGIA
Jochen Köckler ha poi ricordato che un altro dei passi da compiere verso l’Industria Integrata riguarda la generazione di energia. Una trasformazione è già in atto nel mondo; soprattutto in Germania, possiamo aggiungere noi, che è al primo posto in Europa nella capacità di generare energia da fonti alternative. Dal 1990 ad oggi ha abbattuto di un quinto l’emissione dei gas serra, mentre una sostanziosa percentuale del fabbisogno elettrico viene prodotta senza consumare neanche un litro di petrolio. Senza contare che attorno all’economia verde sono stati creati centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro.
Più in generale, nel processo di trasformazione della catena energetica, le previsioni sono di abbandonare progressivamente la tradizionale e poco flessibile organizzazione basata su un piccolo numero di enormi centrali in favore di un sistema decentrato che comprenda centinaia se non migliaia di piccoli generatori a gas naturale, fotovoltaici, eolici e a biomasse: “In futuro i nodi di questa rete, cioè le apparecchiature che generano energia e quelle finali che la utilizzano, potranno comunicare tra loro, liberando enormi possibilità nel risparmio energetico, dando vita a una vera e propria ‘griglia intelligente’. Per attuare ciò, è necessario che aziende della più varia natura, talvolta diversissime tra loro, collaborino e si coordinino insieme. L’intento è di definire e mettere a punto nuove tecnologie e soluzioni concrete per trasformare il monolito dell’energia in una rete intelligente e agile”.
Nel corso della presentazione stampa di Hannover Messe 2014, Jochen Köckler ha ricordato che un altro dei passi da compiere verso la nuova concezione di “Industria Integrata” riguarda la generazione d’energia.