La sede di Mini Motor si trova a Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, nel centro della Motor Valley emiliana.
Puntando su creatività e capacità di innovazione, tipiche del miglior made in Italy, Mini Motor fin dal 1965 è uno tra i più importanti produttori di servomotori di piccola potenza: recentemente, ha introdotto nuove soluzioni rivoluzionarie.
di Riccardo Oldani
Il miglior made in Italy ha sempre fondato le ragioni del suo successo su un’innegabile capacità: quella di essere più innovativo e creativo rispetto alla concorrenza, anche quando questa è rappresentata da grandi gruppi che possono mettere in campo enormi risorse finanziarie e in ricerca e sviluppo. Nello storytelling delle nostre virtù imprenditoriali questa capacità è sempre stata attribuita a settori glamour come quello della moda, dei gioielli o dell’arredamento. Ma la realtà ci dice che è eminentemente una caratteristica del settore della meccanica, meccatronica e della produzione di macchine.
Andrea Franceschini, CEO di Mini Motor.
UN’AZIENDA FAMIGLIARE
Un esempio lampante dell’abilità di rinnovarsi nel tempo e di costruire il business sulla capacità di innovare e sulla qualità superiore arriva da Mini Motor. Un’azienda famigliare nata nel 1965 per iniziativa di Gianfranco Franceschini e ora condotta, dalla sede di Bagnolo in Piano, in provincia di Reggio Emilia, dai suoi due figli, Lorella, presidente, e Andrea, CEO. Da qualche anno Mini Motor ha profondamente rinnovato la sua gamma di prodotti, in origine motoriduttori elettrici di piccole dimensioni, trasformandoli in oggetti intelligenti, dotati di elettronica a bordo e di possibilità di connessione wireless. Oggi questi dispositivi sono esportati in oltre 60 Paesi in tutto il mondo e utilizzati dai più importanti marchi dell’automazione, produttori di macchine e impianti.
Un prodotto totalmente senza cavi è il WBS, sigla che sta per “wireless battery servomotor”, cioè servomotore a batteria wireless.
DAI MOTORIDUTTORI AL MOTION CONTROL
“Mini Motor da tempo si è data una nuova anima”, ci spiega Andrea Franceschini, “non limitandosi più a operare esclusivamente nel campo della trasmissione di potenza pura e semplice, ma sviluppando anche soluzioni per il motion control”. La storia dell’azienda parte dalla produzione di motoriduttori per tende alla veneziana, prodotti che per la loro destinazione dovevano essere piccoli, integrare la funzione del riduttore e del motore, e possedere anche una parte di elettronica integrata, quella dei finecorsa interni per poter bloccare il movimento una volta raggiunta la totale apertura o la totale chiusura delle veneziane. “All’epoca”, ricorda Franceschi, “negli anni Sessanta e Settanta, non c’era un gran bisogno di elettrificazione, se non per un mercato molto ridotto e di elite. Quindi l’azienda si diede un respiro più ampio, rivolgendosi all’industria, ma sempre mantenendo la caratteristica della piccola potenza. Mini Motor iniziò così a sviluppare una vasta gamma di prodotti, come viti senza fine o coassiali, per applicazioni nell’industria. A tutto questo si univa la ricerca del design, con l’idea di sviluppare oggetti belli da vedere oltre che qualitativamente di alto livello”.
ALTA QUALITÀ E PROTEZIONE
Fino agli anni Novanta, Mini Motor incarnava l’ideale del motoriduttore compatto per eccellenza, al di sotto dei 1.000 W di potenza. “Non c’era ancora la concorrenza delle aziende orientali”, spiega Franceschini, “e questo ci ha permesso di essere scelti dai più importanti marchi internazionali e poi di perseguire la ricerca di un altissimo livello di prestazioni, con gradi di protezione elevati per operare anche nelle situazioni più sfidanti”. Oggi tutta la gamma standard dei prodotti Mini Motor è caratterizzata dal livello di protezione IP65, contro polvere e acqua, integrata da prodotti di livello IP67 (contro polvere e immersione) e IP69K, per i prodotti in acciaio inox, il massimo possibile (contro polvere e acqua anche ad alta pressione o vapore). Queste caratteristiche di alta qualità si uniscono alla capacità di Mini Motor di costruire prodotti su misura, altamente customizzati.
Mini Motor, che produce motori, motoriduttori, servomotori e azionamenti, fin dal 1965 ha fatto dell’innovazione, del costante miglioramento, dell’eccellenza costruttiva e della stretta collaborazione con il cliente il proprio biglietto da visita.
CONTROLLO DELLA FILIERA
“In passato abbiamo realizzato anche prodotti utilizzati nell’industria Aerospace, costruendoci competenze utili per aggiungere ancor più tecnologia ai nostri prodotti”, osserva ancora Andrea Franceschini. “Un’evoluzione che ci ha portato infine, nel 2012, a realizzare un azionamento integrato, con elettronica a bordo del prodotto, scaturito da un lungo lavoro di sviluppo durato sei anni. Da questo sforzo è nato il nostro reparto elettronico interno, che progetta interamente le schede, poi realizzate da terzi, con cui sono equipaggiati i nostri prodotti. Siamo quindi uno dei pochi player in grado di realizzare in autonomia riduttore, motore elettrico ed elettronica”. L’azienda possiede i macchinari per realizzare tutti i componenti in metallo dei suoi prodotti e di recente ha acquisito anche un’azienda specializzata in avvolgimenti per curare in modo diretto anche questo delicato aspetto dei motori elettrici. Un’altra acquisizione riguarda un produttore di minuteria. Passi utili per assicurarsi il controllo della supply chain in un periodo così complesso.
INNOVAZIONE E CRESCITA
Tutta questa capacità progettuale e produttiva porta anche a un grande dinamismo dell’azienda, che continua a rinnovare in modo serrato la propria gamma e a proporre nuovi prodotti. Uno sforzo premiato dal mercato. Nel 2021 Mini Motor ha avuto un incremento del fatturato del 32%, ancor più significativa perché già nel 2020, nonostante la crisi pandemica, aveva fatto registrare una crescita dell’8%. In totale il fatturato del gruppo, che oltre al quartier generale italiano conta filiali negli Usa, in Germania, Paesi Bassi, Spagna e Dubai, sta crescendo sempre più, generati dal lavoro di un centinaio tra dipendenti e collaboratori. Tra i settori serviti, spicca quello della produzione di macchinari per vari comparti produttivi, in particolare per il Food & Beverage.
Dal 2012 Mini Motor ha iniziato a produrre una gamma di prodotti con azionamento integrato e bus di campo, in grado di interfacciarsi con tutti i grandi produttori di PLC.
TECNOLOGIA WIRELESS BREVETTATA
Il fiore all’occhiello della produzione sono i servomotori con bus integrato con sei bus di campo, quelli più conosciuti, e cioè ProfiNet, EtherNet/IP, EtherCAT, Powerlink, CANopen, Modbus. “A questi va aggiunto un altro protocollo wireless”, spiega Franceschini, “da noi sviluppato e brevettato, basato su tecnologia ZigBee, che ci permette di avere la comunicazione via cavo tramite un coordinatore che si collega direttamente al master del cliente”. Dotato anche di alimentazione a 24 V questo dispositivo si presta ad applicazioni molto particolari, come per esempio i cambi formato nelle macchine per packaging o imbottigliamento.
L’azienda possiede i macchinari per realizzare tutti i componenti in metallo dei suoi prodotti e di recente ha acquisito anche un’azienda specializzata in avvolgimenti per curare in modo diretto anche questo delicato aspetto dei motori elettrici.
RICARICA A DISTANZA
Un’altra tipologia di prodotto, totalmente senza cavi, è il WBS, sigla che sta per “wireless battery servomotor”, cioè servomotore a batteria wireless. Nasce da un altro progetto altamente innovativo di Mini Motor. “In questo caso abbiamo creato”, dice ancora Franceschini, “una batteria ad alte prestazioni alloggiata all’interno del prodotto, che è dotato di un sistema di gestione di tutti gli elementi della batteria, capace di modificarne i parametri in baso all’utilizzo e al tipo di motore. La soluzione consente anche di controllare la ricarica, possibile in modo wireless a una distanza fino a 30 mm. Il dispositivo può lavorare continuativamente a coppia nominale per un’ora e si può ricaricare completamente in wireless in 60 min, ma anche parzialmente per soltanto qualche minuto o addirittura per qualche secondo. Una caratteristica molto interessate soprattutto per le macchine indexate, come quelle a carosello, come imbottigliatrici, etichettatrici, plotter di taglio, in cui l’impiego di questi dispositivi consente una progettazione interamente senza cavi. Basta infatti collocare i servomotori in una posizione tale da consentirne la ricarica wireless quando necessaria”.
DRFPCF di Mini Motor, motoriduttore a vite senza fine con azionamento integrato, IP67 per applicazioni nel Food&Beverage.
NUOVE STRADE PER LA PROGETTAZIONE
Questi servomotori possono così essere utilizzati in modo intelligente anche per far funzionare le macchine 24 ore su 24 senza alcun tipo di cavo. “Il prodotto”, conclude Franceschini, “è brevettato sia in Europa sia negli Stati Uniti fino al 2035. Riteniamo che rappresenti la soluzione del futuro, anche perché utilizza la stessa scheda madre dei servomotori alimentati via cavo, quindi con le stesse possibilità di debugging, upgrade del firmware e controllo a distanza di tutti gli altri nostri prodotti”. Tra i grandi vantaggi quello di rinunciare completamente alle catene portacavi e ai cablaggi, risparmiando materiale e spazi. ©ÈUREKA!
Motoriduttore brushless in acciaio inox IP69K.