La pinza pneumatica smart presentata a SPS Italia da Camozzi, sviluppata in collaborazione con l’IIT di Genova, ha la peculiarità di “sentire” gli oggetti che devono essere manipolati, esigenza dominante nel settore del gripping e negli end effector per il mondo della robotica.
I processi industriali si caratterizzano per l’automazione sempre più spinta. E la manipolazione, che ricopre un ruolo cruciale nell’incremento della produttività, è un ambito in cui Camozzi esprime soluzioni avanzate.
di Luigi Ortese
La flessibilità delle macchine è per Camozzi Automation una delle direzioni principali verso cui si muove il mercato. Leader nella progettazione e produzione di componenti per il controllo del movimento e dei fluidi, e di sistemi e tecnologie per l’automazione industriale, il settore dei trasporti e del life science, l’azienda è orientata alla semplificazione progettuale di sistemi complessi, a partire proprio dai componenti stessi.
“Negli anni l’industria ha visto sorgere e stratificarsi una varietà di standard diversi, che hanno creato una certa difficoltà negli end user e negli integratori di macchine”, spiega Andrea Camisani, Mechatronic Technical Director presso Camozzi Automation. “Nostro impegno è fornire componenti che garantiscano l’interoperabilità con i vari standard oggi presenti sul mercato, per facilitare il lavoro dei costruttori e degli integratori, offrendo una qualità che si esplica nella riduzione del time to market per il nostro utilizzatore”.
INTEGRA LE FUNZIONI DI UNA MANO
Un’altra importante direttiva di sviluppo è rappresentata in Camozzi dall’adattabilità dei componenti al cambio di formato dei prodotti, requisito oggi essenziale in un mercato in cui i lotti sono sempre più ridotti, dove poche sono le produzioni su grandi volumi ed è fortissima la richiesta di customizzazioni, prodotti specifici e tailor made. “Un esempio in tal senso è la pinza pneumatica smart, presentata a SPS Italia a maggio di quest’anno”, dice Camisani. “Sviluppata in collaborazione con l’IIT di Genova, ha la peculiarità di essere riconfigurabile in funzione degli oggetti che devono essere manipolati, esigenza dominante nel settore del gripping e negli end effector per il mondo della robotica”.
La pinza smart integra sensori di posizione e controlli di forza ed è in grado di comunicare in wireless i dati rilevati sul pezzo, quali presenza, distanza e peso.
L’integrazione di elettronica sulla pinza pneumatica permette di elaborare localmente i segnali provenienti dai sensori e di fare controlli di manutenzione predittiva, nonché di riconfigurarla in modo rapido, abbattendo i setup o i cambi formato.
L’obiettivo è interfacciare la pinza nella maniera più semplice possibile, quindi “plug & play”, ai cobot in commercio, ricorrendo ai più comuni protocolli di comunicazione. Questa soluzione garantisce un aumento della produttività dei processi e una riduzione degli scarti, un miglioramento della sicurezza dell’operatore e degli impianti e una maggiore flessibilità e riusabilità. Si pone quindi come uno dei vari sviluppi tecnologici all’interno del percorso che Camozzi sta seguendo verso la fabbrica intelligente, interconnessa ed ecosostenibile.
La pinza smart di Camozzi integra sensori di posizione e controlli di forza ed è in grado di comunicare in wireless i dati rilevati sul pezzo, quali presenza, distanza e peso.
LA PINZA IDEALE È SEMPRE AFFIDABILE
Camozzi include dunque nel proprio catalogo un’ampia gamma di componenti per la manipolazione, sistemi che garantiscono la migliore soluzione in ogni settore e ambito applicativo: dal Material Handling al carico e allo scarico delle macchine utensili, fino ai robot antropomorfi, collaborativi e ai sistemi Gantry per applicazioni di pick & place, pick & hold, Feeding e trasferimento di manufatti. Prodotti e soluzioni indicati per l’Industrial Internet of Things e finalizzati alla digitalizzazione dei processi produttivi.
Le pinze Camozzi sono realizzate secondo i principali trend di mercato, sulla base delle principali richieste degli utenti, quali miniaturizzazione, flessibilità, adattabilità e competitività. A queste tendenze, oggi va aggiunta anche la necessità d’integrare componenti in soluzioni meccatroniche per utilizzi in linea con i concetti espressi dall’Industria 4.0.
Le pinze parallele autocentranti serie CGPM sono disponibili in cinque taglie – con dimensioni da 12, 16, 25, 35 e 45 mm –, due versioni di corsa (standard e lunga) e in tre tipologie di funzionamento. Caratterizzate da una guida a strisciamento a forma di “H”, altamente resistente a carichi statici e dinamici esterni, e da un sistema di trasmissione del moto ad alto rendimento, che permette di avere la stessa forza sia in chiusura sia in apertura (versione a doppio effetto), la pinza è in grado di raggiungere un’elevata affidabilità grazie ai materiali e ai rivestimenti superficiali utilizzati.
Inoltre, il sistema interno di trasmissione della forza è protetto dall’ingresso di impurità tramite una copertura in acciaio che rende la pinza utilizzabile anche in ambienti contaminati da polvere. In sintesi, le pinze Camozzi CGPM si distinguono per un design molto robusto, compatto e leggero, l’elevata resistenza ai carichi esterni, le alte precisione e ripetibilità di chiusura e apertura delle griffe e l’affidabilità estrema.
Disponibili con grado di protezione IP40, le pinze Camozzi CGPM prevedono anche la versione per ambienti a rischio di esplosione e sono esenti dalla presenza di sostanze quali silicone, PTFE e rame. L’ingombro molto ridotto, l’elevata ripetibilità e la velocità di apertura e chiusura rendono i modelli della serie CGPM adatti per applicazioni quali Pick & Place, inserimento, carico e scarico, impieghi tipici nel settore dell’assemblaggio. Va detto, infine, che queste pinze pneumatiche vengono principalmente utilizzate su macchine automatiche dove sono richiesti cicli di produzione elevati e alta precisione di posizionamento. ©TECNeLaB
Compatte, dotate di elevata ripetibilità e leggere, le pinze CGPM di Camozzi assicurano elevati standard qualitativi nei sistemi d’assemblaggio in cui è richiesto di garantire elevate precisioni di posizionamento.