Sinta, società ubicata a Milano, è specializzata in soluzioni per l’automazione industriale. È distributore unico in Italia per conto di Epson, TechMan e IAI.
Sinta mostra ancora l’entusiasmo e l’energia delle origini, proponendo al mercato robot SCARA e collaborativi e altre innovative soluzioni di automazione nate dalle partnership realizzate negli anni, come quella con IAI, Epson e TechMan Robot.
di Susanna Borghetti
“Sembra impossibile, per chi c’era fin dall’inizio, che siano passati più di 30 anni: un soffio e una vita allo stesso tempo”, ci dicono in azienda.
Sinta s.r.l. ha origine da Sira S.p.A., realtà che tutt’oggi si occupa di utensili pneumatici, ma che inizialmente puntava ad automatizzare i processi di avvitatura utilizzando assi elettrici. Successivamente, la visione della società si è ampliata e il suo obiettivo è diventato quello di portare l’automazione di fabbrica nel cuore delle realtà italiane per migliorarne la produttività, l’efficacia e l’efficienza.
Anche se, inizialmente, sembrava impossibile tenere in piedi un’impresa rivolta esclusivamente alla distribuzione di componenti per l’automazione industriale, Sinta è riuscita nell’intento: è ancora attiva, con un fondatore pieno di energia e voglia di fare, molti dei collaboratori iniziali e altri se ne sono aggiunti. Tutti insieme costituiscono un team di persone appassionate, desiderose di crescere insieme nel lavoro e nella vita e in grado di proporre soluzioni di automazione concrete. I tecnici Sinta sono altamente specializzati, a garanzia di un risultato di sicura efficacia.
UN FORTUNATO INCONTRO
Per Sinta è stato difficile, ai suoi esordi, far entrare nella testa degli italiani, con la loro mentalità del “fai-da-te”, la filosofia dell’azienda nipponica IAI – esperta in attuatori elettrici e soluzioni per l’automazione – con cui è riuscita a guadagnare spazio nel mercato nazionale. Il “plug and play” allora suscitava diffidenza: ricevere un asse lineare, elettrico e non pneumatico, dotato di logica di controllo e comando, programmabile ed esteticamente bello, con il quale tutto il processo risultava più rapido e flessibile semplicemente “attaccando la spina”, era fantascienza non solo tecnologica, ma anche intellettuale e culturale.
Poi è arrivato l’incontro con Epson, di cui è tuttora distributore unico in Italia, e ha introdotto sul mercato i robot SCARA, nati per esigenze interne del Gruppo Seiko Epson Corporation che, proprio per questo, vantano particolare qualità, velocità e precisione al top di gamma. In breve tempo, Epson ha sviluppato anche gli antropomorfi di piccola taglia, dando a Sinta nuovo materiale su cui lavorare.
Presente sul mercato da oltre 30 anni, Sinta propone una gamma di soluzioni tale da permettere di risolvere efficacemente le molteplici esigenze d’automazione nei diversi settori industriali.
ORIZZONTI PIÙ AMPI
Oggi si può dire che la visione di IAI ed Epson, e anche di Sinta stessa, si siano allargate. La prima ha sostituito i cilindri pneumatici con gli elecilindri, ossia degli attuatori elettrici a 2 posizioni, con controller integrato ed encoder assoluti senza batteria, dotati di software con un’App per PC e tastiera di apprendimento wireless per un utilizzo immediato senza programmazione. Con la gestione del movimento, ha eliminato gli urti di fine corsa della pneumatica e guadagnato in tempo ciclo, vita utile e consumo energetico.
Epson, invece, ha aumentato l’efficienza nelle attività di gestione e manutenzione dei robot grazie al Management System, creando “un vestito” per rendere collaborativi i suoi robot tradizionali, facilitando operazioni complesse tramite la simulazione, riducendo i tempi di configurazione tramite i sensori di forza ed elaborando le immagini integrate nel robot stesso per una produzione più intelligente a supporto della gestione degli impianti.
Infine, Sinta ha iniziato a occuparsi anche di robotica collaborativa con la taiwanese TechMan Robot, la quale si attiva non solo nello sviluppo e nella produzione di cobot dotati di visione integrata, nonché facili da programmare e utilizzare anche per i non esperti, ma anche a creare integrazione tra i robot e le altre apparecchiature indispensabili per “lavorare” in sicurezza. L’esigenza del momento è infatti la stretta cooperazione uomo-macchina, finalizzata a un potenziamento efficace delle prestazioni nelle linee di produzione.
Un esempio d’automazione nel confezionamento di biscotti.
IL VALORE DELLA COOPERAZIONE
Sinta ha da sempre puntato a fornire un servizio di alto valore aggiunto, con la precisa determinazione di essere vicina al cliente e prendersi cura delle sue esigenze riguardo alla robotica in ogni fase: dall’iniziale studio di fattibilità alla manutenzione, dall’assistenza software alla formazione del personale, fino allo sviluppo software e alla programmazione. “Speriamo di aver fatto passare uno dei nostri valori: cioè che come noi vogliamo essere un team, e non un gruppo di lavoro, per cui non siamo nulla gli uni senza gli altri, così non siamo nulla senza i nostri clienti. Il patrimonio di un’azienda risiede nei suoi clienti: perciò non possiamo che ringraziare coloro che ci hanno scelto e continuano a sceglierci perché diamo loro qualcosa in più o diverso o semplicemente quello che cercano nel modo in cui lo cercano”, dicono in azienda.
“Abbiamo fatto tanto e tanto sperimentato, cominciando dai campi di utilizzo: all’inizio abbiamo addirittura fatto iniezioni sui pulcini con un asse lineare, prodotto arrosticini, gabbiette per tappi di spumante, decorato torte, inscatolato biscotti… Assi lineari elettrici, robot da tavolo, robot cartesiani e robocilindri, robot SCARA, antropomorfi e cobot sono sparsi nel mercato italiano grazie alla cooperazione nostra e dei nostri clienti. Solo per dare qualche numero, dalla nostra fondazione abbiamo installato oltre 3.000 robot, tra SCARA ed antropomorfi, e migliaia e migliaia di assi elettrici di tutte le taglie, forme e misure. Il futuro dell’automazione sta da un lato nella semplicità, versatilità e integrazione delle apparecchiature e, dall’altro, nella conoscenza e competenza delle persone che hanno a che fare con questi strumenti. Pensiamo però che anche le proficue relazioni tra gli attori coinvolti nel processo abbiano una grossa rilevanza e speriamo di essere un anello forte in questa catena”. ©TECN’È
Dalla sua fondazione, l’azienda ha installato più di 3.000 robot tra SCARA e antropomorfi, nonché migliaia di assi elettrici di tutte le taglie, forme e misure.