Ducati è una icona di perfezione, simbolo di un prodotto tutto italiano in cui tecnica e meccanica si fondono con lo stile ai massimi livelli.
Per creare il “brand”, alimentare il mito e attirare sempre nuovi affezionati, Ducati offre moto di serie che rispecchiano le caratteristiche estreme di quelle da gara. Si costruiscono moto assemblate una per una, controllate e tarate accuratamente, trattate come oggetti preziosi. Ci si affida a materiali, invenzioni, processi produttivi innovativi, sempre all’avanguardia.
di Giancarlo Giannangeli
Tra Bologna e Modena si distende un’area che annovera importanti marchi sportivi nel campo dell’auto e delle moto: è la cosiddetta “motor valley”, una terra che, al fianco dell’agricoltura, vede la presenza di nomi storici e prestigiosi accanto a una pletora di aziende piccole e medie, spesso estremamente specializzate, in grado di far prosperare l’intero distretto.
Come è noto, i più grandi costruttori di motoveicoli al mondo sono giapponesi; ogni anno decine di milioni di esemplari da strada escono dalle loro linee; le loro disponibilità economiche sono formidabili, la presenza nelle gare nei vari campionati mondiali è ingombrante, i successi duraturi. Eppure è ben presente anche un marchio italiano, sebbene le dimensioni dell’azienda siano enormemente inferiori a quelle dei colossi orientali. È un “brand” Made in Italy che tramanda una tradizione motoristica nata in Emilia; punta costantemente sull’innovazione per trasferire nella produzione normale di serie tutta la tecnologia inventata e messa a punto nelle gare internazionali cui partecipa.
Una paziente costruzione del prestigio basata su caratteristiche fuori dal comune e sui risultati: la forza del marchio Ducati (www.ducati.it) conquistata sui mercati internazionali, è dovuta all’eccellenza, all’assenza di compromessi nella costruzione delle moto, ad alcune caratteristiche uniche al mondo. Sono moto affascinanti, qualcuno afferma le più affascinanti del mondo; sono l’effetto dell’impegno nelle competizioni e sono l’espressione di tecnica raffinata, design inconfondibile e passione.
E Ducati conta su appassionati, piuttosto che su semplici clienti. Le sue moto sono frutto di una attenzione quasi maniacale alla qualità; esse rappresentano per chi le compra una vera emozione, non solo un mezzo tecnico. Le moto Ducati trasferiscono a chi le guida una passione nell’utilizzo quotidiano. Le persone, l’ingegno, la conoscenza ingegneristica: tanti sono gli ingredienti su cui si basano tutti i modelli. Ducati è orgogliosa testimone del Made in Italy; l’essenza dello stile italiano si manifesta nelle forme sinuose, slanciate e seducenti. Panigale, Monster, Streetfighter, Hypermotard, Multistrada, Diavel rappresentano in oltre 80 paesi il sogno dei motociclisti più appassionati. Il palmares di vittorie conquistate dalle moto Ducati testimonia il valore della loro filosofia costruttiva: decine di titoli ottenuti nel Campionato Mondiale Superbike e MotoGp.
Ducati è orgogliosa testimone del Made in Italy; l’essenza dello stile italiano si manifesta nelle forme sinuose, slanciate e seducenti dei prodotti.
UNA SFIDA TECNOLOGICA CONTINUA
I veicoli Ducati si basano su una configurazione a “L” del motore bicilindrico con telaio in traliccio. Inoltre, hanno la particolare distribuzione cosiddetta desmodromica, che prevede la chiusura delle valvole di scarico non tramite la tradizionale molla di richiamo, ma attraverso un’apposita camma, complicando ulteriormente la geometria dell’albero.
Richiede precisioni assolute nelle lavorazioni meccaniche da eseguire su materiali di pregio, e tecnologie in continua evoluzione per garantire risultati sempre più spinti.
Si vive un’atmosfera di perenne sfida tecnologica all’interno degli stabilimenti di Borgo Panigale, un quartiere situato oggi alla periferia ovest di Bologna, un tempo agglomerato di fattorie e case coloniche. Nuovi materiali, nuovi processi produttivi, nuove strategie, maggiori precisioni: il più grande sforzo innovativo è concentrato sulle corse, ma la ricaduta sulle moto di serie di ogni soluzione vincente messa punto in gara è continua. Nello stabilimento Ducati si eseguono le lavorazioni più critiche su alberi motore e alberi a camme, componenti in cui si concentra la conoscenza dell’azienda, accresciuta e perfezionata anno dopo anno. L’attrito viene ridotto al minimo, l’equilibratura è perfetta, la distribuzione dei pesi corrisponde esattamente al progetto, tutte le caratteristiche geometriche e dimensionali sono rispettate.
Nuovi materiali, nuovi processi produttivi, nuove strategie, maggiori precisioni: il più grande sforzo innovativo è concentrato sulle corse, ma la ricaduta sulle moto di serie di ogni soluzione vincente messa punto in gara è continua.
COSTO SOSTENIBILE
Il numero di giri del motore è andato continuamente aumentando, parallelamente le tolleranze meccaniche sono andate restringendosi sempre di più; il rispetto assoluto dei valori di rugosità, diametro e circolarità risultano fondamentali per mantenere il meato d’olio tra le parti in movimento. In alcuni casi è necessario mantenere una precisione dell’ordine del micron. Ciò ha richiesto uno studio accurato di macchine, utensili, materiali, processi di lavorazione, strumenti di misura, procedure di validazione, complessi cicli di controllo; per ottenere affidabilità e costanza di prestazioni, ma anche una diminuzione del tempo ciclo e magari una riduzione dei costi. In effetti Ducati esegue applicazioni niente affatto comuni nel settore delle moto, spesso direttamente paragonabili a quelle della Formula 1.
Le procedure da seguire nell’allestimento di veicoli da gara o da strada spesso si intersecano. Anzi, la produzione di serie è ulteriormente complicata dal fattore costo, che deve essere industrialmente accettabile. Si dà per scontato che si parla di moto di alta classe, di fascia alta; tuttavia il loro costo deve essere coerente con il mercato, la moto non può costare come un prototipo da gara. Ecco quindi perché l’implementazione di nuove funzionalità è continua; durante un lungo processo evolutivo durato due decenni sono stati studiati complessi cicli di produzione e controllo per garantire una qualità costantemente al massimo livello, ricorrendo anche ad automatismi e attrezzature speciali.
È stato necessario trovare fornitori in grado di assecondare queste aspettative. Spesso i fornitori hanno saputo sviluppare tecnologie di lavorazione con metodologie specifiche, letteralmente inventando macchine o utensili appositamente per le esigenze di Ducati. Il problema era ed è quello di garantire qualità e precisione senza dimenticare il costo sostenibile a livello industriale. Per mantenere tali presupposti, la società fa affidamento su fornitori visti come veri e propri partner, capaci di offrire un vantaggio competitivo e non una semplice gamma di prodotti.
Nuovi materiali, nuovi processi produttivi, nuove strategie, maggiori precisioni: il più grande sforzo innovativo è concentrato sulle corse, ma la ricaduta sulle moto di serie di ogni soluzione vincente messa punto in gara è continua.
BREVE STORIA
Ducati è un sogno nato a Bologna nel 1926 e raccontato dal Museo Ducati, un luogo dove esplorare le gesta di moto e piloti leggendari, dove respirare una passione sincera per le prestazioni e per l’eccellenza. Ma non furono subito motociclette: il nome originario dell’azienda era Società Scientifica Radio Brevetti Ducati, con sede nel pieno centro del capoluogo emiliano. Allora si costruivano condensatori per la nascente industria elettronica; poi la produzione si allargò alle apparecchiature radio complete. La posa della prima pietra del grande stabilimento di Borgo Panigale avvenne nel 1935. E cominciò l’avventura.
Nello stabilimento Ducati si eseguono tutte le lavorazioni anche le più critiche su alberi motore e alberi a camme, componenti in cui si concentra la conoscenza dell’azienda, accresciuta e perfezionata anno dopo anno.