IMS Deltamatic Group è un punto di riferimento nella produzione di impianti speciali nei settori Converting, Automotive, Plastic Injection e stampi per fusioni di alluminio.
Scelte lungimiranti e una serie di acquisizioni strategiche hanno trasformato una piccola azienda nata nella provincia bergamasca in un Gruppo industriale presente in tutto il mondo e attivo nella costruzione di macchine e impianti industriali in diversi settori con tre distinte divisioni e ben sei brand. Alla scoperta di IMS Deltamatic con il suo CEO, Daniele Vaglietti.
di Anna Guida
Come spesso accade i nomi rivelano parte della storia, anche perché sono più conservativi, si evolvono più lentamente della realtà che denotano. E così il nome dell’odierno Gruppo industriale IMS Deltamatic (www.imsdeltamatic.com) racconta le origini dell’azienda e il suo primo passo verso l’espansione. L’avventura di questa dinamica società italiana inizia infatti da una piccola attività, Deltamatic, creata nel 1983 in provincia di Bergamo dall’imprenditore Raffaele Ghilardi per la costruzione di automazioni industriali. Nell’arco degli anni Ottanta il lavoro cresce, l’attività si amplia e viene trasferita in un ampio capannone dove l’azienda si specializza nella realizzazione di linee di termoformatura per interni automobilistici. Alla fine degli anni Novanta, anche sull’onda di una crisi che investe il settore auto e della crescente difficoltà di confrontarsi con colossi multinazionali, Ghilardi prende una decisone destinata a cambiare le sorti dell’impresa: è necessario trovare una nuova strada, diversificare, creare e sviluppare altre idee. La prima occasione di crescita e diversificazione arriva nel 2000 con l’acquisizione di IMS, storica azienda bergamasca attiva sin dal 1954 nel campo delle tagliabobinatrici e dei macchinari destinati al taglio della carta, film plastico e alluminio. I due marchi si uniscono e nasce IMS Deltamatic S.p.A.
ACQUISIZIONI ED ESPANSIONE INTERNAZIONALE
Ma se il nome della società si ferma a quel punto, si cristallizza dopo quella prima acquisizione, la sua crescita prosegue invece spedita. Come dicevamo, l’onomastica è per varie ragioni – di riconoscibilità innanzitutto – più lenta della realtà. A maggior ragione per una realtà dinamica come IMS Deltamatic, che nei 13 anni successivi acquisisce altre cinque aziende: nel 2005, fonde per incorporazione la OMM S.p.A. di Mandello del Lario, azienda che opera nel settore del taglio del film d’alluminio. Nello stesso anno, con l’obiettivo di aprirsi al mercato americano, acquisisce Kasper Machine Company, storico marchio di costruzione di macchine speciali nel comparto automobilistico. L’espansione continua con l’ingresso nel Gruppo, nei tre anni successivi, della milanese Rotomac, azienda costruttrice di impianti completi per la produzione di rotolini ad uso alimentare, di Deltamoulds, costruttrice di stampi e conchiglie per fusione di alluminio, e di OMF Turra, produttrice di presse ad iniezione verticale per il costampaggio di materie plastiche. Infine, è del 2013 l’acquisizione della tedesca Goebel, classe 1851, specializzata nel Converting con macchine di grandi dimensioni: un’operazione che porta anche una filiale commerciale in Cina e sposta ancora di più il baricentro sui mercati internazionali. “Ormai realizziamo all’estero il 95% del fatturato. Siamo sempre stato una società orientata all’export, ma se inizialmente il nostro mercato era soprattutto europeo, dal 2000 in poi ci siamo letteralmente aperti al mondo”, spiega il CEO Daniele Vaglietti. “Oggi il nostro fatturato viene per il 40% circa dal Vecchio Continente, per un altro 35% dall’Asia e per il 10% dagli Stati Uniti. All’Italia rimane il 5%, e il restante 10% viene dal resto del mondo. Non mi viene in mente un Paese in cui non siamo presenti con le nostre macchine”.
Il marchio Turra opera nel campo dell’ingegnerizzazione e costruzione di presse verticali a iniezione.
LA HOLDING, OGGI
“Oggi siamo un gruppo di circa 320 persone, di cui 190 in Italia, un centinaio in Germania, 25 negli USA e 5 in Cina”, continua Vaglietti. “Il Gruppo oggi comprende quattro società, di cui una in Italia, una in Germania, una in Cina e una negli Stati Uniti, e sei marchi. Ci siamo strutturati in tre divisioni: Converting, Automotive e Specials. La prima comprende progettazione e costruzione di macchine per la trasformazione di materiali in bobine (carta da sigarette, alluminio, carte speciali, film), con il marchio GOEBEL IMS e Rotomac; la seconda invece opera, con i marchi Deltamatic e Kasper, nella progettazione e costruzione di linee di termoformatura per l’industria automobilistica e torni per la lavorazione di parti automobilistiche. La terza, la divisione Specials, è attiva invece nella produzione di presse verticali ad iniezione con il marchio Turra e nella progettazione e produzione di stampi per fusioni di alluminio (conchiglie in gravità, stampi in bassa pressione e pressocolata, casse anima e prototipi) con il brand Delta Moulds”, continua Vaglietti.
FOCUS SULLA DIVISIONE CONVERTING
“La divisione Converting oggi vale il 75% del nostro fatturato. Proponiamo una vasta gamma di macchine e impianti realizzati ad hoc per la trasformazione da bobina a bobina di carte speciali, complessi autoadesivi per etichette, cartone e cartoncino, film plastici, alluminio sottile, carta di sigarette. Si tratta sempre di materiali flessibili e con spessori inferiori al millimetro, generalmente sotto i 700 µm”, spiega Vaglietti. “Le esigenze nell’industria del Converting sono estremamente complesse: da un lato si richiedono velocità di produzione sempre più elevate e massima disponibilità, qualità del prodotto ottimale e costi produttivi minimi, d'altra parte le tecnologie tipiche dei settori impongono applicazioni di automazione di elevato livello”.
Il marchio Rotomac in particolare da più di trent’anni progetta e produce macchine e impianti completi per la produzione e il confezionamento di rotoli per uso sia alimentare che catering in alluminio, pellicola o cartaforno, rivolti al mercato domestico e professionale. “La gamma Rotomac è molto ampia e comprende ribobinatrici, confezionatrici (astucciatrici per il confezionamento di rotoli in astucci di cartone, shrink wrapping machines per il confezionamento in film termoretraibili, incartonatrici e macchine per il confezionamento finale in scatole di cartone corrugato) e macchine speciali dedicate a lavorazioni specifiche per rotoli. Anche la tipologia di clientela è estremamente diversificata: dal più grande produttore di materie prime quale l’alluminio in foglio sottile fino a clienti di dimensioni molto ridotte che hanno sempre operato con attrezzature manuali”, spiega Vaglietti.
La divisione Converting comprende progettazione e costruzione di macchine per la trasformazione di materiali in bobine. Qui, la macchina MONOSLIT Giant di GOEBEL IMS.
IL COMUNE DENOMINATORE
Qual è allora il comune denominatore di un’attività oggi tanto vasta geograficamente e diversificata? “In tutti i settori in cui operiamo produciamo macchine speciali su commessa. Sono tutte macchine di qualità, c’è un’attenzione al particolare e ciascuna viene seguita in ogni sua fase”, risponde Vaglietti. “I nostri uffici, commerciale, tecnico/elettrico, acquisti, meccanico, software e amministrativo sono accentrati e operano su ogni azienda, riproponendo così la stessa formula ovunque, senza creare differenze o velocità operative differenti. Lavoriamo come fossimo un franchising, il modello resta sempre lo stesso ma opera su mercati e su fronti diversi. L’intuizione avuta da Ghilardi all’inizio del millennio ci ha consentito di diversificare ed espandere la nostra attività in molti settori merceologici e in ampi mercati geografici. Si è rivelata una scelta vincente, che ci ha consentito anche di far fronte a un biennio, il 2009-2010, di forte contrazione del mercato. È stata una crisi democratica, nel senso che ha colpito tutti. Ma per esempio, nel nostro caso, se ne ha risentito la divisione Automotive, il marchio Rotomac non ne ha sofferto”.
Il marchio Rotomac produce macchine e impianti completi per la produzione ed il confezionamento di rotoli in alluminio, pellicola o cartaforno.
CRESCITA INTERNA ED ESTERNA
“Ricercare continuamente innovazione e nuove tecnologie è fondamentale e strategico per noi, la qualità dei nostri prodotti e il riconoscimento che hanno a livello mondiale sono dovuti proprio a questo. Siamo sempre stati all’avanguardia dal punto di vista tecnologico: per fare solo un esempio, abbiamo costruito la macchina più larga al mondo (11 m) per il taglio di fili plastici. Fortunatamente per noi, c’è ancora un grande gap tecnologico che separa le macchine made in Europe da quelle asiatiche”. Il futuro passerà di nuovo per linee di crescita esterna, oltre che per il costante rinnovamento tecnologico e di gamma? “Stiamo valutando altre acquisizioni. Ci sono tante piccole aziende di qualità che non riescono ad esprimere tutto il potenziale: quando ci si deve confrontare con il mondo è necessaria una struttura complessa da gestire che è possibile solo quando si hanno certe dimensioni”, risponde Vaglietti. “Il nostro target sono aziende storiche, che hanno un nome conosciuto e riconosciuto, rivolte all’export, le cui macchine si integrino nel nostro portafoglio attuale. Cerchiamo imprese che abbiano una storia alla spalle, perché questo produce valore in forme molto diverse. È garanzia di qualità, crea significati ed esperienze culturali, è motore di innovazione, innesca economie di scala globale”.
La divisione Converting oggi vale il 75% del fatturato del Gruppo. In tutti i settori in cui opera, il Gruppo IMS Deltamatic produce macchine speciali su commessa.