Circa il 25-30% dell’indotto del Dipartimento Macchine di TRUMPF Homberger deriva dal comparto del bianco.
Precise, flessibili, modulari, compatte e smart. TRUMPF Homberger mette a disposizione dell’industria del bianco un’offerta di macchine molto interessanti e ideali per un settore che ha l’esigenza di avere un maggiore controllo di processo, migliorando la qualità dei prodotti e riducendo i tempi di immissione sul mercato. A tu per tu con Alberto Vismara, Responsabile della Divisione Macchine.
di Elisa Maranzana
Dieci minuti prima di suonare la nostra sveglia lancia un input alla caffettiera elettronica che ci fa trovare il caffè pronto. Nel frattempo riceviamo una notifica sullo smartphone, attraverso la quale il nostro frigorifero ci ricorda di comprare il latte che sta per finire. Siamo nell’era dell’Internet of Things dove oggetti interconnessi, comunicando fra loro, diventano parte attiva delle nostre vite. Domotica, smart car, smart clothes, ma anche elettrodomestici, protagonisti della cosiddetta industria del bianco. Prima di entrare nell’universo interconnesso però, ogni elettrodomestico deve essere ideato e costruito. E, si sa, produrre per un mercato frenetico come quello odierno si porta dietro una serie di complessità. Personalizzazione, flessibilità di produzione e tempi di consegna stretti sono caratteristiche distintive comuni e trasversali a molti settori del manifatturiero dei nostri giorni. Non fa eccezione l’industria del bianco, come ci fa notare TRUMPF Homberger (www.trumpf.com/it_it) – realtà italiana specializzata nella realizzazione di soluzioni produttive per i settori delle macchine utensili, della tecnologia laser e dell’elettronica – il cui circa 25-30% del fatturato del dipartimento macchine deriva proprio dal comparto del bianco. Due le principali tipologie di clienti: da un lato i contoterzisti che hanno a loro volta clienti che operano nell’industria del bianco, dall’altro clienti diretti di questo settore.
Alberto Vismara, Responsabile Divisione Macchine di TRUMPF Homberger.
L’INDUSTRIA DEL BIANCO OGGI
Le macchine TRUMPF vengono usate principalmente per gli elettrodomestici da cucina, quindi lavastoviglie, forni, cappe di aspirazione, friggitrici, griglie e così via. E se parliamo di cucine industriali, parliamo principalmente di un materiale come l’acciaio inox. “Sulla base della nostra esperienza”, ci spiega Alberto Vismara, Responsabile Divisione Macchine di TRUMPF Homberger, “vediamo che la tendenza di oggi non è più produrre il più possibile in un dato lasso di tempo in modo da realizzare e immettere sul mercato prodotti che siano anche estremamente economici. La conseguenza è che se in passato l’azienda acquistava la lamiera già piegata e lavorata e si specializzava principalmente nell’assemblaggio per far fronte a quella che era l’esigenza preponderante dell’epoca, oggi sono molte le realtà che tendono a portare la realizzazione della carpenteria al proprio interno per due ragioni principali. Da un lato la necessità di avere un maggiore controllo di processo, arrivando quindi a migliorare anche la qualità dei prodotti; dall’altro l’esigenza di ridurre i tempi di immissione sul mercato dei prodotti finali, puntando quindi sull’efficienza di processo stesso”.
Ma si sa, l’efficienza di processo è una delle colonne portanti di Industry 4.0. “Oggi ci sono diverse aree di miglioramento dell’efficienza di una realtà produttiva, che non sono legate necessariamente a una lavorazione specifica – come per esempio taglio e piega della lamiera o saldatura – bensì anche sull’acquisizione di informazioni di processo in termini di tempo, materiale utilizzato, scarti e così via, in modo che il produttore possa migliorare il flusso produttivo nel suo complesso”, continua Vismara. E, proprio in questa ottica, da tempo i macchinari realizzati da TRUMPF hanno tutti i requisiti necessari per essere in linea con il Piano Nazionale Industria 4.0 (oggi Piano Nazionale Impresa 4.0).
Da tempo i macchinari realizzati da TRUMPF hanno tutti i requisiti necessari per essere in linea con il Piano Nazionale Industria 4.0 (oggi Piano Nazionale Impresa 4.0).
COMPATTA E MODULARE
Passiamo a qualche esempio pratico. Tra i macchinari a marchio TRUMPF particolarmente apprezzati e adatti all’industria del bianco trova spazio la TruMatic 1000 Fiber, una macchina LASER in grado di punzonare fori, effettuare filettature e piegare linguette. Grazie alla possibilità di creare abbassamenti o avvallamenti, questa macchina è ideale per la realizzazione di piani cottura, lavelli, forni, lavastoviglie. Il materiale lavorato è quindi principalmente l’acciaio inox.
La TruMatic 1000 Fiber è una macchina nuova, piccola, efficiente, ma soprattutto compatta: “Oggi è necessario tenere presente che anche il suolo occupato all’interno di una fabbrica è un costo”, spiega ancora Vismara. “Viene da sé che una macchina più piccola, a parità di campo di lavoro, è maggiormente apprezzata dai clienti. Fino a poco tempo fa la TruMatic 1000 Fiber era disponibile solo nella versione da 2.500 x 1.250 mm; in occasione della recente edizione di Blechexpo di Stoccarda, però, abbiamo presentato una nuova versione con un formato 3.000 x 1.500 mm, che permette di effettuare lavorazioni anche su fogli più grandi”.
La TruMatic 1000 Fiber è una macchina laser in grado di punzonare fori, effettuare filettature e piegare linguette.
Macchina customizzabile, ma soprattutto modulare. “Il cliente”, aggiunge il Responsabile Divisione Macchine di TRUMPF, “può acquistare la TruMatic 1000 Fiber come punzonatrice, e farla diventare – in un secondo momento – una combinata, per poi automatizzarla successivamente con un carico e scarico. Tutto questo permette di diluire l’investimento nel tempo, avendo così a disposizione funzionalità diverse, senza dover cambiare il cuore della macchina”.
La TruMatic 1000 Fiber è una macchina nuova, piccola, efficiente, ma soprattutto compatta.
PRECISA E FLESSIBILE
Se però parliamo di precisione, flessibilità e produttività, non possiamo non citare un’altra soluzione interessante a marchio TRUMPF. Si tratta della macchina per la pannellatura TruBend Center. “Questo impianto”, prosegue ancora Vismara, “viene utilizzato principalmente per costruire profili, maniglie, e più in generale tutte quelle parti caratterizzate da pieghe particolari che non si possono realizzare con altre tecnologie. Anche in questo caso di tratta di un macchinario altamente personalizzabile”. Ma la particolarità più significativa di questo impianto è un’altra, ci fa notare Vismara. “In genere i sistemi di piegatura che troviamo sul mercato vanno ad effettuare una sorta di strisciamento da parte degli utensili sulla lamiera, in modo più o meno marcato, provocando dei segni che vanno dal mezzo millimetro di larghezza fino anche a qualche millimetro. Con la nostra TruBend Center, invece, la lamiera viene ‘accompagnata’ durante la piegatura e pertanto non rimane segnata. Questo consente di lavorare anche materiali delicati – come l’acciaio inox a specchio, utilizzato molto dall’industria del bianco – evitando così risultati qualitativi scadenti. La macchina quindi dà il meglio di sé nella lavorazione di particolari che poi restano a vista”. E non solo, perché a beneficiarne sono anche gli utensili, la cui durata è più lunga proprio perché subiscono un’usura inferiore. ©TECN’È
Precisa, flessibile e altamente produttiva è la macchina per la pannellatura TruBend Center.