Una copia realizzata per stampa 3D del famoso David di Michelangelo, digitalizzata con l’uso della tecnologia di scansione di Hexagon, è stata svelata a fine aprile durante una cerimonia al Padiglione Italia di Expo 2020 a Dubai.
All’evento hanno partecipato il Ministro italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, il Ministro di Stato per la Tolleranza degli Emirati Arabi Uniti, Ahayan Mabarak Al Nahayan, il Ministro di Stato per la Cooperazione Internazionale e Amministratore Delegato di Expo 2020 Dubai Reem Al Hashimy, e il Ministro della Cultura e della Gioventù, Noura Al Kaabi.
Il cosiddetto “Gemello del David” sarà l'elemento di maggiore attrazione del Teatro della Memoria del Padiglione italiano. La creazione della copia ha posto numerose sfide, non ultima la dimensione dell’originale, che è alto più di 7 m e pesa più di 5 t. La scansione di questa scultura iconica ha richiesto 10 giorni e il lavoro di due persone.
L’uso di due tecnologie Hexagon, uno scanner AICON StereoScan neo a luce strutturata e un Leica Absolute Tracker con scanner portatile, ha garantito una precisione ottimale pur nella complessità della sfida.
Il mix di queste due tecnologie è stato fondamentale per ottenere il miglior risultato; il laser tracker, che è tipicamente usato per misurare componenti aerospaziali di precisione, è in grado di ottenere un’alta precisione su grandi aree, mentre lo scanner a luce strutturata è in grado di raggiungere una risoluzione ancora maggiore quando si concentra su piccole aree.
Questo strumento è stato quindi utilizzato in particolare per gli elementi più dettagliati della scultura, come il viso e le mani. Grazie all’uso combinato di queste tecnologie, il team è stato in grado di raggiungere un compromesso ottimale tra dimensioni e risoluzione.
Ciononostante, c’erano una serie di sfide aggiuntive da superare. Per esempio, era necessaria una distanza di 80 cm tra lo scanner e la statua per ottenere una precisione ottimale. Ciò risultava particolarmente difficile quando si cercava di catturare parti nascoste. Inoltre, data l’altezza del David, gli scanner dovevano essere montati su apposito supporto e sollevati, dopo di che il team analizzava l’immagine per controllare la risoluzione e la precisione, e ripetere l’operazione se necessario.
Al termine dell’Expo, il gemello digitale del David creato dal processo di scansione sarà analizzato per ricavare ulteriori informazioni. I dati straordinariamente dettagliati rivelano, ad esempio, gli effetti delle piogge acide sulla scultura, la polvere e persino le tracce dei diversi strumenti utilizzati per crearla. Queste informazioni possono essere utilizzate da esperti e restauratori per preservare il David e altri pezzi d'arte iconici, anticipando e prevenendo il degrado.
Si prevede che in futuro potranno essere effettuate scansioni ancora più accurate del David e di altre opere d’arte iconiche. Quest’ultimo progetto ne segue uno simile completato dall’Università di Stanford nel 1999, che ha richiesto un mese di lavoro da parte di 22 persone per ottenere una scansione a risoluzione inferiore. Con lo sviluppo della tecnologia, si spera di poter raggiungere un livello di precisione ancora più elevato.
“La scansione del David ha presentato una serie di sfide”, conferma Cesare Cassani, Automation Technologies & Portable Systems Manager, divisione Manufacturing Intelligence di Hexagon. “Non solo la scala era enorme, ma anche i vincoli di tempo erano stretti, e abbiamo dovuto superare una serie di ostacoli nel corso del progetto. Parti specifiche come l’interno delle mani e l’area sottostante al braccio piegato, per esempio, si sono rivelate particolarmente impegnative, così come catturare tutte le imperfezioni che il David ha accumulato nel corso degli anni”.
“L’opportunità di far parte del team che ha lavorato a questo progetto non è solo un alto riconoscimento della tecnologia e delle competenze di Hexagon nella trasformazione digitale, ma è anche per noi motivo di orgoglio contribuire alla ricerca scientifica e alla divulgazione della cultura e dell’arte nel mondo”, afferma Levio Valetti, Marketing and Communications Manager, Hexagon Commercial Operations Italy.
La riproduzione del David di Michelangelo è un progetto promosso congiuntamente dal Commissariato Generale italiano per Expo 2020 Dubai, dalla Galleria dell’Accademia di Firenze e dal Ministero della Cultura in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale 9 dell’Università di Firenze. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito: https://italyexpo2020.it/en/memory-and-future-michelangelos-david-at-expo-2020-dubai/.