Armin Linke, University of Stuttgart, High-Performance Computing Center (HLRS), Stuttgart, Germany, 2019. Courtesy: the artist and Vistamare Milano/Pescara. Nella foto di anteprima: Armin Linke, Ter Laak Orchids, orchid production line, Wateringen, Netherlands, 2021. Courtesy: the artist and Vistamare Milano/Pescara.
La mostra IMAGE CAPITAL, curata da Francesco Zanot, allestita negli spazi espositivi del MAST, è la risultanza della collaborazione tra il grande fotografo Armin Linke e la storica della fotografia Estelle Blaschke, ricercatrice dell’Università di Basilea. È aperta dal 22 settembre fino all’8 gennaio 2023.
Parliamo di un progetto visivo e di ricerca che ha richiesto oltre quattro anni di lavoro e che racconta una storia della fotografia diversa: quella dei suoi innumerevoli utilizzi pratici e della sua funzione come tecnologia dell’informazione.
La mostra IMAGE CAPITAL è un ambizioso progetto artistico che investiga la fotografia come sistema di creazione, elaborazione, archiviazione, protezione e scambio di informazioni visive: un vero e proprio capitale il cui possesso corrisponde a un autentico vantaggio strategico.
Armin Linke ed Estelle Blaschke esplorano attraverso immagini, testi e altri materiali le diverse modalità attraverso cui la fotografia viene utilizzata all’interno di differenti tipologie di processi di produzione, in particolare in ambito scientifico, culturale e industriale: grazie alla fotografia, infatti, i sistemi di comunicazione e di accesso alle informazioni sono migliorati esponenzialmente fino a consentire lo sviluppo delle industrie globali e di vasti apparati governativi.
“Dentro questo circuito”, spiega Francesco Zanot, “le immagini fotografiche assumono un peculiare valore descrivibile come una vera e propria forma di capitale. La spinta all’utilizzo della fotografia come tecnologia dell’informazione è avvenuta intorno alla metà del Novecento, quando i processi gestionali e amministrativi di aziende e istituzioni si stavano espandendo e necessitavano di essere ottimizzati”.
Con la fotografia digitale c’è stato un vero e proprio salto di scala. “Anziché essere soltanto i soggetti delle fotografie”, prosegue Zanot, “gli oggetti del nostro mondo vengono oggi costruiti sulla base delle fotografie stesse e delle loro rielaborazioni, invertendo un rapporto precedente unidirezionale”.
“Queste trasformazioni portano con sé alcune fondamentali ricadute sul piano economico e politico: le grandi masse di immagini che alimentano questo sistema hanno acquisito un valore elevatissimo, conferendo a coloro che le possiedono e le gestiscono poteri ugualmente sterminati. Nella società capitalista la fotografia non domina soltanto l’immaginario, ma molto di più”, aggiunge Zanot.
IMAGE CAPITAL esplora questi processi in un percorso che parte dall’inizio della loro storia e arriva fino alle tecnologie più recenti e aggiornate. La mostra è suddivisa in sei sezioni. Memory: sulla capacità delle fotografie di raccogliere e immagazzinare informazioni; Access: sulle modalità di archiviazione, reperimento e indicizzazione delle immagini. Protection: sulle strategie per la conservazione a lungo termine delle immagini e delle informazioni che contengono.
E ancora. Mining: sull’analisi delle immagini e il loro utilizzo nelle tecnologie per il riconoscimento automatico; Imaging: sulla fotografia come sistema di visualizzazione della realtà o di un suo progetto; Currency: sul valore delle immagini.
A partire dai testi di Estelle Blaschke e dalle opere fotografiche di Armin Linke, ideatori del progetto IMAGE CAPITAL, la mostra comprende una vasta selezione di interviste, video, immagini d’archivio, pubblicazioni e altri oggetti originali. Nonostante la loro diversità, tutti questi materiali sono disposti negli spazi espositivi del MAST su uno stesso piano, senza gerarchie né priorità, con l’obiettivo di offrire agli spettatori una narrazione-esperienza tanto immersiva quanto stratificata.
Il progetto espositivo è stato eseguito in collaborazione tra Fondazione MAST di Bologna, Museum Folkwang di Essen, Centre Pompidou di Paris e deutsche börse photography foundation di Frankfurt/Eschborn.
La mostra è accompagnata da un booklet informativo gratuito. È previsto inoltre un programma di eventi con ingresso gratuito su prenotazione: talk, proiezioni e attività didattiche legati ai temi della mostra. La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:00, con ingresso gratuito. Per informazioni www.mast.org.
Armin Linke, CERN, Large Hadron Collider (LHC), Geneva, Switzerland, 2019. Courtesy: the artist and Vistamare Milano/Pescara.