Reinova, specializzata nello sviluppo, test e validazione di componenti per il powertrain elettrico e ibrido, ha avviato una business unit dedicata all’ottenimento delle certificazioni di uniformità in ambito cybersecurity e all’affiancamento di un team di esperti per il continuo monitoraggio delle vulnerabilità dei veicoli.
Industria Italiana Autobus, azienda fra i principali player nella costruzione di mezzi per il trasporto pubblico su gomma, ha deciso di affidarsi alla società di Soliera, in provincia di Modena, per lo studio e l’analisi delle possibili vulnerabilità e delle superfici di attacco dell’architettura del veicolo e delle componenti.
L’innovativo servizio lanciato da Reinova ha lo scopo di aiutare le aziende automotive a ottenere la certificazione di conformità alle nuove regole in materia di cybersecurity, ai sensi della normativa UNECE R155. La legge europea, entrata in vigore a luglio 2022 per i veicoli di nuova generazione, a partire da luglio 2024 riguarderà tutti i veicoli prodotti, definendo per le aziende dell’automotive specifici obblighi di cybersicurezza.
Secondo l’UNECE R155, un costruttore, per ottenere l’omologazione dei propri veicoli, deve ottenere un certificato che dimostri di essere compliant rispetto a quello che viene chiamato il cybersecurity management system, ovvero un sistema all’interno dell’azienda costruttrice o delegato a consulenti esterni, come gli esperti di Reinova, che fa sì che i controlli delle possibili vulnerabilità, dei possibili attacchi all’omologazione della flotta, continuino a essere costanti.
Un percorso completo
Nella nuova business unit, Reinova si occupa anche della fase di audit e della preparazione di tutta la documentazione da presentare all’ente preposto alla verifica dell’omologazione.
“In Italia bisogna ancora fare cultura sul tema della cybersecurity che, di norma, viene affrontato solamente dal lato IT. In realtà è un tema che coinvolge diverse aree dell’impresa, come il reparto HR, o i fornitori, e prevede un sistema aziendale che deve essere ridisegnato completamente”, dichiara Giuseppe Corcione, CEO di Reinova.
“Con la nuova business unit, grazie ai nostri consulenti esperti in cybersicurezza, vogliamo accompagnare i nostri clienti anche nelle fasi successive all’omologazione, ovvero quelle che prevedono la gestione continuativa dei dati e il monitoraggio costante delle vulnerabilità dei veicoli. Un elemento innovativo sul mercato”, spiega Corcione.
La cybersicurezza, in termini automotive, è un tema sempre più attuale e che prevede continui monitoraggi, considerando che le vulnerabilità sui veicoli sono aumentate circa del 300% dal 2021 al 2022, per poi mantenere un trend costante dal 2022 al 2023. Circa il 48% delle vulnerabilità è relativo a servizi cloud e al sistema infotainment, ovvero i principali settori che gestiscono i dati personali del driver.
In un’ottica di smart mobility, i veicoli saranno sempre più connessi e inseriti in un sistema di smart city, dove potranno comunicare e scambiare informazioni con la mobilità pubblica, con le altre automobili private e con le aziende produttrici, attraverso infrastrutture di connettività per lo scambio dati.
Pertanto, gli esperti di cybersecurity dovranno sempre più collaborare, in maniera costruttiva, con i produttori dei veicoli e con la supply chain relativa al mondo veicolare, per poter garantire l’utilizzo di queste tecnologie, la connettività e le funzioni in completa sicurezza.