In Brasile, il produttore tessile Florisa ha ottimizzato l’intero trasporto interno di rotoli di tessuto, che pesano diverse tonnellate, con una flotta di robot MiR1000.
L’inizio 2021 è stato impegnativo per il personale della linea di produzione della sede centrale di Mobile Industrial Robots in Danimarca, che ha ricevuto un’impennata di ordini di robot mobili collaborativi nel corso del primo trimestre. Numerosi clienti sono multinazionali che continuano a ordinare grandi flotte di robot MiR per implementare l’automazione, migliorare la gestione dei materiali e la logistica interna nei propri stabilimenti.
L’automazione e la digitalizzazione per le aziende che operano nell’industria manifatturiera sono misure considerate cruciali per consolidare la propria attività durante la pandemia di Covid-19 e per affrontare il futuro. Questo è uno dei motivi per cui molti progetti pilota che utilizzano robot mobili si sono trasformati in progetti su larga scala che includono grandi flotte fino a 50 robot.
A livello mondiale sono diverse migliaia gli operatori che lavorano ora al fianco dei robot MiR, i quali si muovono autonomamente e ottimizzano i flussi di lavoro presso grandi aziende come Novo Nordisk, Ford e Honeywell. I risultati per MiR sono concreti, con un significativo aumento delle vendite nel primo trimestre del 2021, pari al 55% in più rispetto allo stesso trimestre del 2020. Ciò significa che MiR ha raggiunto i migliori risultati di sempre durante il primo trimestre di quest’anno.
Gli AMR trovano sempre più spazi, non solo per l’automazione del trasporto interno nelle industrie automotive ed elettronica, ma anche nel settore dei beni di largo consumo (FMCG), nell’industria farmaceutica e nella logistica. Senza trascurare gli impieghi per sanificazione in uffici, ospedali e altri luoghi pubblici.
I clienti di MiR rientrano tra le aziende che hanno scelto di aumentare i loro investimenti in automazione durante la pandemia di coronavirus. Secondo un’analisi del progetto Innovation Benchmark, finanziato dalla Danish Industry Foundation e condotto dall’Istituto Tecnologico Danese, dalla Copenhagen Business School e dall’Università della Danimarca meridionale si evince quanto segue.
Il 34% delle aziende che ha aumentato gli investimenti durante la pandemia di coronavirus ha visto un aumento del fatturato, mentre solo il 3% delle aziende che ha ridotto gli investimenti ha registrato un aumento del fatturato. Il 29% delle aziende che ha investito ha aumentato il personale, contro solo il 3% che non ha fatto investimenti in automazione, innovazione e digitalizzazione è stata costretta a impiegare più persone.
Dal 2015, quando MiR ha rivoluzionato il mercato dei robot da trasporto presentando il primo cobot MiR100, il numero di soluzioni concorrenti è aumentato. Il pioniere danese ha quindi continuato a investire per assicurarsi di rimanere competitivo rispetto gli altri protagonisti del mercato per quanto riguarda la qualità, maturità del prodotto e servizio globale.
“La qualità e il servizio sono fondamentali. I nostri clienti ora implementano i robot direttamente nelle loro linee di produzione principali e per questa ragione i nostri robot devono soddisfare requisiti industriali di altissimo livello. Parte del motivo per cui i risultati del Q1 sono così strabilianti, è il forte aumento delle vendite del nostro ultimo robot, il MiR250. È costruito espressamente robusto per l’uso nell’industria, ma allo stesso tempo agile”, afferma Søren E. Nielsen, che nel 2020 è passato da CTO a CEO di Mobile Industrial Robots.
“Inoltre, è il robot più sicuro del mercato adatto per la produzione dinamica e gli ambienti logistici. Ci siamo concentrati sull’ulteriore sviluppo del sistema di flotta già consolidato, MiR Fleet, per gestire i robot MiR e per integrarli negli altri sistemi utilizzati dal cliente, come ERP e WMS. Abbiamo così reso più facile ai clienti rendere scalabili le flotte di robot MiR, sia a livello locale che in più sedi. Inoltre, abbiamo appena lanciato un nuovo modulo di servizio per supportare tutti i clienti, a livello locale e globale”, continua Søren E. Nielsen.
Il primo trimestre 2021 ha visto l’entrata nell’organizzazione MiR di ventisei nuove figure di alto livello, assunte per sostenere la crescita e lo sviluppo dell’azienda su tutti i fronti. Questo equivale a un aumento del personale del 10% e gli ottimi risultati del primo trimestre fanno sì che l’azienda stia già selezionando nuovi talenti: sono infatti aperte 21 nuove posizioni a livello globale.
“Il 2020 è stato un anno impegnativo per tutti, che ha segnato un rallentamento della crescita su più fronti, compreso il numero dei dipendenti, rispetto agli anni precedenti. Per quanto ci riguarda, il nostro tasso di crescita sta aumentando di nuovo e non intendiamo fermarci, stiamo infatti lavorando a nuovi progetti. Dal punto di vista dell’organico, stiamo ricercando 10 nuove figure per il supporto del nuovo concetto di servizio, e altri 10-15 dipendenti per nuove iniziative nel prossimo futuro” conclude Søren E. Nielsen.
Søren E. Nielsen, Presidente di MiR.