La sede di Cosberg è a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Nella foto di anteprima: Cosberg è una realtà di riferimento nella meccatronica, nella robotica e nelle soluzioni di assemblaggio.
Cosberg è una realtà di riferimento nella meccatronica, nella robotica e nelle soluzioni di assemblaggio. Studia, progetta e costruisce impianti di montaggio su misura, performanti e competitivi, per aziende manifatturiere di ogni parte del mondo nei settori Automotive, elettromeccanico, ferramenta e accessori per mobili, rubinetteria e valvolame, gioielleria e orologeria, elettrodomestici e tanto altro ancora.
Novità in fiera
Alla fiera Mecspe (BolognaFiere dal 29 marzo al 31 marzo 2023) Cosberg presenta la propria roadmap verso ulteriori nuovi orizzonti: allo stand, infatti, i visitatori vedranno in azione un robot avatar in grado di gestire una macchina di assemblaggio attraverso alcune operazioni eseguite in autonomia e altre in teleoperazione.
La soluzione dell’avatar che può sostituire l’operatore è ancora in fase sperimentale e rappresenta soltanto un tassello del puzzle che Cosberg sta componendo per anticipare il futuro. Il percorso include infatti un’evoluzione a 360 gradi: prodotti, processi e modelli di business.
Per quanto riguarda i prodotti, la visione di Cosberg si spinge ben oltre le macchine intelligenti: gli impianti devono essere in grado non solo di individuare i problemi, ma anche di suggerire tempestivamente le possibili soluzioni.
In questo modo, non saranno più necessarie competenze tecniche specializzate (scarsamente reperibili) per condurre gli impianti, ma l’operatore potrà essere guidato dalla macchina stessa per risolvere le problematiche e ripristinare in modo rapido ed efficiente la produzione.
Macchine SMA[A]R[R]T
Le macchine Cosberg, infatti, oltre ad essere “Ready To Run” (pronte per essere facilmente trasportate e installate in qualsiasi parte del mondo e studiate per ridurre al minimo ogni tipo di fermo macchina) e “Sustainability Oriented” (perché dotate di sistemi per monitorare e ridurre i consumi energetici), vantano un ulteriore plus che racchiude i concetti descritti sopra, ovvero sono “smart”, anzi “SMA[A]R[R]T”.
Si tratta di un acronimo che racchiude l’essenza della concezione che Cosberg ha delle macchine: Servitization (dal collaudo, al monitoraggio e all’assistenza da remoto, verso possibili nuovi modelli di business); Manufacturing (gli impianti di assemblaggio risultano centrali nella catena produttiva del manifatturiero, con processi che si adattano e riconfigurano in funzione del prodotto); Autonomous (oltre a fornire soluzioni, le macchine saranno sempre più in grado di metterle in pratica, dal reset alla ripartenza in automatico dopo la risoluzione del problema); Avatar (robot telecomandati da operatore a distanza o perfettamente autonomi che si interfacciano con gli impianti per operazioni di asservimento, manutenzione o ricerca guasti); Renting (il modello di affitto della capacità produttiva come obiettivo finale del processo di servitizzazione); Resilience (visione futura fondata su scalabilità delle soluzioni e servitizzazione come elementi chiave per organizzazioni e soluzioni resilienti); Team&Trust (una forte partnership tra costruttore e cliente come leva per creare competitività).
Digitalizzazione dei processi
Cosberg sa che non è sufficiente lavorare solo sui prodotti. La revisione e la digitalizzazione di tutti i processi l’hanno portata a concretizzare l’ambizioso traguardo dell’“affitto di capacità produttiva”. Gli impianti, negli anni, sono stati migliorati e ottimizzati per far sì che si avvicinassero il più possibile a concetti che sembrano essere contrapposti al “su misura”, ovvero: standardizzazione, modularità e plug and play. È stato fatto un enorme sforzo per trovare soluzioni conformi alle esigenze dei clienti ma che, allo stesso tempo, soddisfacessero i requisiti che stanno alla base della servitizzazione.
Poi è arrivata la digitalizzazione a fare la sua parte. Un primo sistema-prototipo, che rilevava alcune performance delle macchine, ha visto la luce nel 1986. Nel 1998 viene invece sviluppato internamente un vero e proprio software di monitoraggio, che poi nel 2018 è stato sostituito da una versione più evoluta - denominata Cosberg4Machine, realizzata a quattro mani con Miraitek, spin-off del Politecnico di Milano di cui Cosberg è uno dei fondatori. Oggi Cosberg sta muovendo i primi passi in direzione dell’AI, per fare in modo che in un futuro abbastanza vicino siano le macchine stesse a suggerire le soluzioni a eventuali problematiche.
Controllo esteso
Un primo risultato concreto è già arrivato. Si tratta di una soluzione rivoluzionaria per centralizzare e ottimizzare la gestione dei processi produttivi. Un sistema che permette di parametrizzare e programmare tutto comodamente da PC - attraverso un’interfaccia davvero semplice e intuitiva - e poi fornisce indicazioni al PLC, il quale si limita a “eseguire gli ordini”.
Questo si traduce in innumerevoli vantaggi per chi deve gestire diversi impianti produttivi o addirittura un intero stabilimento. Innanzitutto, totale indipendenza da tecnici e fornitori data dalla possibilità di amministrare, in autonomia e in modo semplice, distinte, ricette e qualsiasi parametrizzazione del processo. Poi maggiore sicurezza, sia per sé stessi che per i clienti, in quanto il software offre una completa tracciabilità dei prodotti e dei processi produttivi; infine, una riduzione degli sprechi, grazie alla possibilità di avere rilavorazioni in process.
A tutto questo si aggiunge la parte di analytics, che agevola le fasi di analisi, verifica e previsione e può contare su moltissimi dati relativi ai prodotti e ai processi. In pratica, Cosberg consegna nelle mani dei propri clienti non solo il settaggio delle macchine di assemblaggio, ma la possibilità di estendere questo controllo anche ad altri impianti, in quanto il software può essere interfacciato anche con sistemi e dispositivi diversi.
Ma soprattutto, offre loro la comodità di gestire un intero stabilimento in modo centralizzato, attraverso un unico strumento che racchiude e tutela quel know-how che, ad oggi, deve essere in qualche modo condiviso con i tecnici o con i fornitori che si occupano di modificare le impostazioni degli impianti. Insomma, una soluzione assolutamente disruptive rispetto a quanto si è fatto finora nel settore.
Il ruolo dell’avatar
In questo scenario si inserisce, come fiore all’occhiello, l’idea di poter affidare alcune operazioni all’avatar. Asservimento, ispezione, reset e altre attività “ordinarie” non richiederanno più la presenza di un operatore. Di fatto, il robot diventa per l’azienda gli occhi, le mani, la possibilità di agire. Abbiamo scritto che è impattante per il settore e lo è davvero, sotto molti aspetti.
Per i costruttori di macchine, come Cosberg, oltre alla possibilità di offrire soluzioni più complete ai clienti, si accorciano le distanze (basti pensare all’assistenza da remoto - anche fisica/meccanica - su macchine installate dall’altra parte del mondo) e si concretizza la possibilità di attuare realmente una servitizazzione degli impianti. Per i clienti si apre invece un ventaglio di possibilità mirate a incrementare la produttività, che potrebbero anche implicare una revisione dei processi e un’evoluzione dell’azienda.
Sinergie tra ricerca e impresa
Questo visionario progetto, Cosberg lo sta portando avanti lavorando in stretta collaborazione con JOiiNT Lab, un innovativo laboratorio nato dalla Joint Venture tra IIT e il Consorzio Intellimech.
Con sede al Kilometro Rosso, JOiiNT Lab è dedicato al trasferimento tecnologico e finalizzato a creare una sinergia tra il mondo della ricerca e le esigenze industriali. Inoltre, è promotore di un modello d’eccellenza nel contesto della Open Innovation, collaborando con nove aziende Champion - tra cui Cosberg - che forniscono casi applicativi per le tecnologie sviluppate nel laboratorio. Ciò che viene presentato alla Fiera Mecspe di quest’anno è proprio lo stato dell’arte di questa sperimentazione, che val la pena andare a conoscere.
Cosberg partecipa a Mecspe 2023, al padiglione 30, stand E18.