La copertina del libro “Digital Age. Teoria del cambio d’epoca, persona, famiglia e società”.
“Digital Age. Teoria del cambio d’epoca, persona, famiglia e società”, di Paolo Benanti, Edizioni San Paolo 2020, pp.208, 18,00 €, è in libreria da oggi, 7 maggio.
Il Digital Age è una nuova epoca nella storia dell’uomo: a causa del potere della tecnologia sta davvero cambiando tutto ed è bene comprendere quanto ci sta trasformando. Il testo di Benanti descrive: il cambiamento avvenuto e ancora in corso; le caratteristiche della cultura contemporanea; le nuove coordinate esistenziali – e le sfide aperte – che la nuova epoca ci suggerisce, in primo luogo a proposito delle nostre relazioni fondamentali.
Nella prima parte l’Autore delinea la teoria del cambio d’epoca: in che mondo viviamo? Quali i suoi strumenti? Quali i suoi linguaggi? Quale la nuova cultura che preme sulle nostre tradizioni e abitudini e ci costringe a cambiarle profondamente? Chi è l’uomo nuovo del Digital Age?
Nella seconda parte si affrontano alcune questioni decisive: i nuovi valori, il rapporto tra la tecnologia e la qualità della vita, le caratteristiche della cultura pop di oggi, i giovani e la famiglia.
Al termine di ogni capitolo della seconda parte, l’Autore sintetizza e raccoglie le sfide che maggiormente emergono nell’ambito del vivere concreto che il capitolo stesso analizza.
Paolo Benanti è un francescano del Terzo Ordine Regolare – TOR – e teologo. Si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie. In particolare, i suoi studi si focalizzano sulla gestione dell’innovazione: Internet e l’impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neurotecnologie.
Presso la Pontificia Università Gregoriana ha conseguito nel 2008 la licenza e nel 2012 il dottorato in Teologia morale. La dissertazione di dottorato, dal titolo “The Cyborg. Corpo e corporeità nell’epoca del postumano”, ha vinto il Premio Bellarmino-Vedovato.
Dal 2008 è docente presso la Pontificia Università Gregoriana. Oltre ai corsi istituzionali di morale sessuale e bioetica si occupa di neuroetica, etica delle tecnologie, intelligenza artificiale e postumano. Ha fatto parte della Task Force Intelligenza Artificiale per coadiuvare l’Agenzia per l’Italia digitale.
Nella premessa al libro, Benanti scrive: “Negli ultimi dieci anni ho approfondito i temi che sono stati oggetto del mio dottorato: la tecnologia e la sua relazione con l’uomo. Le direzioni di questa ricerca sono state molteplici: la sfida del postumano, le intelligenze artificiali e l’algor-etica, la trasformazione del Digital Age, le neuroscienze e la neuroetica, i risvolti culturali della trasformazione digitale, la comprensione del corpo e della sessualita, la relazione dell’uomo con l’artefatto tecnologico e la tecno-etica, la nascita del sintetico e la sfida di comprendere cosa sia la vita, la specifica dignità della persona umana in un contesto di transumanesimo”.
“Temi che possono sembrare distanti tra loro, ma che sono in realtà tenuti insieme da un reciproco influsso e da una continua relazione. Tuttavia, sino a poco tempo fa, non avevo individuato ancora con chiarezza una modalità unificatrice di tutte queste sfide contemporanee”, aggiunge Benanti.
“…. ho percepito che le trasformazioni che andavo approfondendo non stavano solamente cambiando la cultura scientifica, bensì anche la prassi pastorale e la percezione della realtà nella cultura popolare”. Da qui e da una serie di incontri e di dialoghi nasce l’idea di questo testo. “… l’idea forte è quella di verificare se si debba o meno parlare di un cambio d’epoca”, sottolinea Benanti.
Paolo Benanti, l’Autore, un francescano del Terzo Ordine Regolare – TOR – e teologo, che si occupa di etica, bioetica ed etica delle tecnologie.