La Russia è il secondo produttore di metalli del gruppo del platino (PGM) e il più grande produttore di palladio a livello globale. Nel 2010, la fornitura russa di PGM ha rappresentato il 34% della produzione mondiale. Una nuova analisi di Frost & Sullivan (www.industrialautomation.frost.com), intitolata “Analysis of the Russian Platinum Group Metals Market”, rileva che il mercato russo dei PGM ha prodotto 3,5 milioni di once nel 2010 e stima che questa cifra raggiungerà quota 4,3 milioni di once nel 2015. La ricerca si occupa del platino e del palladio. “L’incremento dell’utilizzo dei PGM in svariate applicazioni industriali, come pure l’aumento della popolarità dei PGM quali asset di investimento per gli hedge fund in tempi di valute instabili e mercati azionari incerti, sta guidando il mercato”, osserva Monika Nowotnik, Analista di Frost & Sullivan. “Il mercato russo sta seguendo queste tendenze globali, ed è attesa una crescita del consumo domestico, specialmente nei settori automobilistico, dei gioielli, chimico ed elettronico”.
Il mercato russo dei PGM è maturo, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) che difficilmente supererà il 3,8% tra il 2010 e il 2015. Ciononostante, il mercato è destinato a una crescita costante nel lungo periodo, grazie all’ingresso di nuovi piccoli competitor, come ad esempio CJSC Fedorovo Resources, che è attualmente in attesa dei permessi governativi per l’estrazione e che probabilmente avvierà la produzione nel 2013-2015. In Russia, l’esplorazione geologica si è intensificata negli ultimi anni. Tuttavia, l’impoverimento delle risorse avanza di pari passo con la devastazione dell’ambiente naturale nelle aree di estrazione, specialmente nella regione di Norilsk-Talanakh. Quasi il 95,2% delle riserve russe sono concentrate in questa regione, controllata dal maggiore produttore di PGM: OJSC MMC Norilsk Nickel.
“L’inasprimento delle normative ambientali ostacolerà il rapido sviluppo delle aree di estrazione”, segnala Nowotnik. “D’altro canto, queste normative potranno rafforzare lo sviluppo di tecnologie moderne, come ad esempio le marmitte catalitiche e le pile a combustibile. Queste tecnologie possono sfruttare le proprietà catalitiche e la resistenza del platino e del palladio per diminuire le emissioni di gas nocivi ed aumentare la durabilità di vari prodotti”. Le normative russe seguono le tendenze europee e, conseguentemente, sono diventate più rigide in termini di protezione ambientale e limitazione delle emissioni di gas nocivi. Nel 2012, è attesa l’adozione dello standard Euro 4 da parte della Russia. L’ultimo passo sarà l’adozione dello standard Euro 5 nel corso del 2014-2016. “Questi cambiamenti costituiscono forti incentivi per l’aumento del consumo di PGM in Russia”, conclude Nowotnik. “Diverse aziende internazionali stanno già investendo nella produzione di autocatalizzatori in Russia, poiché il mercato russo sta diventando sempre più popolare tra i produttori e gli assemblatori di automobili, grazie al vasto mercato domestico e ai costi di produzione relativamente bassi”.
Per maggiori informazioni su questo studio, si prega di contattare Anna Zanchi, Corporate Communications di Frost & Sullivan, all’indirizzo anna.zanchi@frost.com.
L’analisi “Analysis of the Russian Platinum Group Metals Market” fa parte del programma Industrial Automation & Process Control Growth Partnership Service, che comprende anche ricerche nei seguenti mercati: “Overview of Metal Industry in Russia”, “Russian Diamond Market” e “Russian Machine Tools Market”. Tutti i servizi di ricerca inclusi nel pacchetto forniscono dettagliate opportunità di mercato e trend di produzione stimati in seguito ad esaurienti colloqui con gli operatori del mercato.