I sei cobot della gamma Universal Robots. Secondo da destra spicca il nuovissimo UR30.
Agile e flessibile come tutti i robot collaborativi di Universal Robots, il nuovissimo UR30, di cui iniziano le consegne proprio dall’inizio di quest’anno, spinge fino a 30 kg il carico di lavoro. Diventano così possibili operazioni prima complesse.
di Giovanni Invernizzi
Con una conferenza stampa mondiale, condotta in parte dal vivo dalla fiera IREX di Tokyo e in parte online, Universal Robots ha annunciato, alla fine di novembre, il lancio di un suo nuovo robot collaborativo, l’UR30. Le comunicazioni della casa di Odense, la prima nel 2008 a proporre i cobot sul mercato, destano sempre molta attenzione perché non sono molto frequenti. Universal Robots persegue una filosofia che potremmo definire “monoprodotto”, incentrata cioè sullo sviluppo al massimo grado di una tipologia vincente di robot collaborativo, che quindi non ha bisogno di aggiornamenti e rivoluzioni continue del prodotto. I bracci della casa danese condividono la stessa concezione di base, gli stessi colori e una struttura simile, anche se la gamma è cresciuta nel tempo, ampliandosi sempre di più verso carichi di lavoro più elevati.
30 CHILOGRAMMI DI PAYLOAD
La gamma comprende ora sei modelli, con payload da 3 kg in su. L’UR30, l’ultimo arrivato, è anche il più potente, con una capacità di carico di 30 kg, sviluppato prestando ascolto agli stimoli del mercato, che da tempo richiede cobot più performanti dal punto di vista del carico per ampliare le possibilità di applicazioni in molti settori. Nell’industria della lavorazione dei metalli, per esempio, l’UR30 potrà dare un utile contributo in asservimento alle macchine, non solo per movimentare pezzi di una certa dimensione, ma anche perché può utilizzare più pinze contemporaneamente, e svolgere in un unico passaggio azioni come rimuovere parti finite e caricare più materiale, riducendo i tempi di cambio pezzo e massimizzando la produttività.
La capacità di carico di 30 kg dell’UR30 consente l’impiego di sistemi di presa più complessi e pesanti, che accrescono la flessibilità del cobot, per esempio nelle applicazioni di asservimento alle macchine.
FLESSIBILE E POTENTE
UR30 supporta anche l’avvitatura a coppia elevata, in quanto è in grado di gestire utensili dinamometrici più grandi e con potenza più elevata. Grazie alla modalità stabile offre un’avvitatura diretta e coerente, con vantaggi previsti in settori come quello automobilistico. La capacità di carico apre inoltre all’UR30 possibilità nuove di impiego per la movimentazione dei materiali e la pallettizzazione di prodotti pesanti in tutti i settori. Un punto di forza che si unisce all’ingombro ridotto e al peso del robot contenuto, appena 63,5 kg, che rendono il nuovo cobot altamente flessibile e spostabile all’occorrenza tra diverse celle di lavoro.
AMPLIARE I CONFINI DELL’AUTOMAZIONE
L’UR30 può essere già ordinato. Le consegne iniziano a partire dal primo trimestre 2024. Secondo il Presidente di Universal Robots, Kim Povlsen, “il carico utile più elevato e la maggiore flessibilità sono alla base di una nuova era nell’automazione. Le industrie di tutto il mondo stanno abbracciando una produzione più agile e una modularità nella produzione: parte del raggiungimento di tale modularità e agilità riguarda la mobilità e questo cobot garantisce tutto ciò nonostante un elevata capacità di carico. Mentre le industrie si evolvono, l’UR30 non solo soddisfa, ma anticipa le mutevoli richieste, consentendo alle aziende di adattarsi e rispondere in modo efficace alle mutevoli esigenze. Mentre continuiamo a innovare, l’UR30 rappresenta un altro passo nel viaggio di UR volto ad ampliare i confini di ciò che è possibile nel mondo dell’automazione”.
UR30 in azione in un’azienda di produzione di pezzi in metallo. La pinza dobbia consente di unire le operazioni di carico e scarico pezzi, velocizzando i cicli di produzione.
SUPPORTO PER LA LOGISTICA
Il lancio dell’UR30 si inquadra anche in una visione del futuro che vede nella logistica un settore d’impiego estremamente interessante. Secondo Anders Billesø Beck, Vicepresidente Strategia e Innovazione di Universal Robots, tra i trend di crescita della robotica nel 2024 spicca appunto la logistica, dove la società di analisi Interact Analysis prevede: “un tasso di crescita annuale composto (CAGR) per i cobot del 46% per il periodo 2023-2027. Un dato che non sorprende, poiché il mercato delle applicazioni non industriali sta crescendo rapidamente. Come nel manifatturiero, anche nella logistica molte aziende si trovano di fronte a gravi carenze di manodopera, mentre la pressione aumenta a causa della globalizzazione, dell’e-commerce e delle complesse catene di approvvigionamento multicanale”.
L’automazione diventa quindi una risposta imprescindibile, che può portare risultati inaspettati. “Una società di logistica con cui abbiamo collaborato”, aggiunge Beck, “ha rivoluzionato il proprio centro di distribuzione installando robot collaborativi e ottenendo un aumento del 500% nell’efficienza e nella precisione degli ordini. Il sistema di automazione, in grado di elaborare migliaia di ordini al giorno, ha ottenuto risultati particolarmente eclatanti durante i periodi di punta, come il Black Friday, in cui un robot ha gestito fino a 4.400 ordini in un solo giorno con il supporto di un numero limitato di operatori per il buffering dei componenti”.
Cobot come l’UR30 e gli altri della gamma Universal Robots, uniti all’uso intelligente dei dati, possono quindi rivoluzionare le aziende di logistica lungo l’intera catena del valore. ©TECNeLaB
La presentazione dell’UR30 all’edizione 2023 di Irex, la fiera internazionale sulla robotica di Tokyo. Qui è stata dimostrata un’applicazione di logistica per la movimentazione di pneumatici.