Andrea Barbolini, Managing Director di Lenze Italia.
Dal Digital Hub di Lenze, situato a Brema, in Germania, arrivano prodotti innovativi, caratterizzati da un’architettura aperta per un uso altamente flessibile. Del loro utilizzo ci parla Andrea Barbolini, MD della filiale italiana del Gruppo.
di Giovanni Invernizzi
Nei momenti difficili le fortune di un gruppo industriale spesso dipendono dalla capacità di prendere decisioni difficili e di cambiare. C’è chi preferisce un approccio conservativo e chi ama invece la velocità e la capacità di reagire. A questa seconda categoria appartiene senza dubbio Lenze, l’azienda nata 75 anni fa in Germania e ora tra i punti di riferimento mondiali nello sviluppo di soluzioni per l’automazione.
L’OTTIMISMO DELLA VOLONTÀ
“Siamo in una fase di trasformazione importante”, ci dice Andrea Barbolini, Managing Director di Lenze Italia, la filiale del Gruppo nella nostra penisola, “e per comunicarlo al mondo abbiamo coniato uno slogan che riassume il nostro approccio: ‘The courage of change’. Si potrebbe tradurre semplicemente in ‘il coraggio di cambiare’, ma credo sia più corretto, e rappresentativo della nostra storia e del nostro spirito, intenderlo come ‘la volontà di trasformarsi’. Lo abbiamo sempre fatto e continuiamo oggi, da produttori di variatori meccanici e poi di motoriduttori, passando da una dimensione meccatronica a un approccio che integra in un unico pacchetto automazione, digitale e cloud per chi produce e sviluppa macchine”.
L’IMPEGNO NEL DIGITALE
Quali sono gli esempi di “trasformazione” che stanno segnando la storia recente di Lenze? Il più evidente è l’aggiunta di una nuova divisione a quelle tradizionali di Meccatronica e di Sistemi, e cioè la divisione Digital, incentrata, come ci spiega Barbolini, “sulla creazione del nuovo Digital Hub, fondato di recente nella città tedesca di Brema. Questo centro di eccellenza è attivo nello sviluppo di tecnologie digitali e collabora con l’università locale, da cui ha la possibilità di attingere a importanti competenze. Tra i suoi risultati, lo sviluppo di una piattaforma digitale innovativa che si sta rivelando preziosa per i costruttori di macchine, per i quali è stata espressamente pensata”. La nascita del Digital Hub è un esempio della trasformazione continua che Lenze attua in tutte le sue sedi nel mondo, senza mai perdere di vista, comunque, le altre divisioni che rispondono alle aspettative dei suoi clienti, che sono soprattutto i costruttori di macchine.
Tra le iniziative del nuovo corso di Lenze, segnaliamo la creazione a Brema, in Germania, di un Digital Hub per lo sviluppo di tecnologie digitali.
CRESCITA ANCHE PER L’ITALIA
Un altro esempio della velocità di reazione del Gruppo riguarda proprio una delle attuali esigenze più stringenti per i produttori di macchine, e cioè riuscire a reperire i componenti per sviluppare i propri progetti anche in un momento di shortage e di grande difficoltà delle supply chain. “È proprio in periodi come questo in cui Lenze può trarre vantaggio della sua dimensione globale, ma al tempo stesso di un management familiare in grado di prendere decisioni in tempi brevi”, ci spiega ancora Barbolini. “Il consiglio di amministrazione, insieme con la famiglia Belling, presente nell’azienda dal momento della sua fondazione, hanno per esempio deciso di far fronte alle turbolenze investendo ulteriormente in Europa con nuove e più innovative produzioni e poi avviando ulteriori iniziative in Paesi, fra cui l’Italia, per ridurre la distanza dalla supply chain al cliente. In particolare, a Verona, dove Lenze ha un suo sito dedicato alla produzione di motori usati poi nelle altre fabbriche, tra cui quelle in Germania e in Austria per l’assemblaggio dei motoriduttori”. Rispetto al 2021, l’output di questo impianto è stato in pratica raddoppiato, mettendo a segno un risultato di grande importanza in così pochi mesi.
INTELLIGENZA DECENTRATA
I prodotti di Lenze trovano applicazione nel mondo, e in Italia in particolare, nei settori dell’intralogistica, del tessile e dei beni di consumo, per esempio per quanto riguarda il packaging. Ma il Gruppo è anche molto forte nei comparti della lavorazione di materiali come legno, marmo, vetro. Le sue soluzioni sono inoltre apprezzate da chi produce apparecchiature per l’industria, senza dimenticare l’Automotive, stampa & converting e la robotica. “Per tutti questi segmenti abbiamo soluzioni appropriate”, dice Barbolini. “Per esempio, all’ultima edizione della fiera SPS Italia abbiamo proposto il nuovo motec i550, un inverter di nuova generazione destinato a sostituire il suo predecessore, il motec 8400. Tra le innovazioni che lo caratterizzano, le soluzioni di safety integrata, l’intelligenza decentralizzata e, per agevolare la transizione verso il futuro digitale e garantire processi trasparenti, le performance, che sono state potenziate in fatto di connettività e funzionalità IIoT. Oltre a questi aspetti, il nuovo inverter, unico o fra i pochi sul mercato, ha anche dimensioni più compatte, funzionalità master IO-Link e offre un modulo rigenerativo integrato che reimmette automaticamente l’energia rigenerata nel sistema, senza costi hardware aggiuntivi e senza perdite dovute alle resistenze di frenatura”.
Tra i nuovi prodotti, proposti quest’anno dall’azienda, spicca i550 motec, inverter compatto con sicurezza integrata, qui applicato a un motore trifase.
DATI DA UTILIZZARE
L’introduzione di questo prodotto di nuova generazione evidenzia la spinta impressa dal Gruppo nel fornire a clienti e utilizzatori finali soluzioni in grado di recuperare una grande quantità di dati dal campo, utili, dice Barbolini, “per rendere più semplice il controllo da remoto, monitorare le performance delle macchine, facilitare la manutenzione predittiva e anche in funzione OEE (Overall Equipment Effectiveness)”. Cioè per verificare costantemente che le macchine funzionino in condizioni ideali e di massima efficienza, senza impiegare componenti o sensori aggiuntivi. “Un altro aspetto importante di questa nuova connettività”, sottolinea il manager, “è la possibilità di effettuare a distanza e in modo automatico aggiornamenti del firmware dei dispositivi connessi, in modo da fornire soluzioni sempre nuove sia ai costruttori sia agli utilizzatori delle macchine, senza i costi aggiuntivi conseguenti un intervento fisico sul posto”.
TECNOLOGIA APERTA
Un altro prodotto presentato alla scorsa SPS Italia, e che viene portato da Lenze come novità anche alla SPS di Norimberga in programma dall’8 al 10 novembre 2022, è l’i750. Questo servoasse, evoluzione dell’attuale i700, potrà funzionare sotto un controllo intelligente di livello superiore, in grado di gestire molteplici azionamenti in un unico contesto, con il vantaggio rispetto all’attuale di poter gestire un Safety esteso direttamente via bus di campo. “È un oggetto tecnologico altamente flessibile”, dice Barbolini, “che può essere utilizzato in qualsiasi contesto, come per esempio all’interno di sistemi di terzi, sviluppati dal produttore di macchine o da altri fornitori di automazione, senza trovare limiti nelle architetture proprietarie chiuse. Può anche essere impiegato in connessione ad altri dispositivi Lenze, come PLC, servomotori o motion controller, per dar vita a una soluzione che può dare all’utilizzatore il vantaggio di avere un unico fornitore di riferimento”.
Lenze in Italia propone servizi di assistenza commerciale e tecnica e anche di formazione mirati su specifici settori del manifatturiero.
INNOVAZIONI SOFTWARE
Anche in ambito software l’azienda ha introdotto un gran numero di novità, sia nell’ambito del digitale sia nelle librerie ready-to-use. Le Smart app di Lenze, per esempio, compongono una raccolta di librerie preconfigurate, costruite per risolvere molto velocemente i problemi che il costruttore della macchina si trova a fronteggiare. Il loro utilizzo velocizza poi lo sviluppo del prodotto, riducendo i costi e l’impegno per il produttore; tra le funzioni sono incluse anche la diagnostica e la parametrizzazione.
Per quanto riguarda i servizi cloud ci sono importanti innovazioni, ci anticipa poi Barbolini, come NUPANO, “una piattaforma software aperta, basata su cloud che supporta i costruttori nello sviluppo e nella gestione delle funzionalità software per la realizzazione di macchine in serie. L’app store integrato fornisce un accesso immediato, e indipendente dall’hardware, alla tecnologia software aperta e non è richiesta alcuna programmazione manuale. NUPANO si configura come uno strumento pensato da Lenze per supportare i propri clienti nelle scelte orientate allo sviluppo dei loro macchinari”. EASY System Designer (ESD), inoltre, è un tool web-based per pianificare e ingegnerizzare tutte le soluzioni di macchina, dalla semplice architettura di automazione e drives alla parte software per supportare i propri clienti nelle scelte orientate allo sviluppo dei loro macchinari”.
UN ANTIDOTO ALLO SHORTAGE
Il fatto che i prodotti Lenze siano caratterizzati da una grande apertura verso altre soluzioni si rivela, inoltre, un punto di forza in un momento in cui lo shortage e la difficoltà di reperire componenti pongono seri problemi agli sviluppatori di macchine. “I dispositivi Lenze sono altamente adattabili a qualsiasi situazione e configurazione”, sottolinea Barbolini, “anche in virtù di un software tutto basato su 3S, con librerie complete, estremamente aperte, che il cliente può adattare alle proprie esigenze. Lo stesso accade per la piattaforma digitale sviluppata dal Gruppo, compatibile con tutti i protocolli di comunicazione e in grado di funzionare senza problemi con tutti i sistemi di terze parti”. ©ÈUREKA!
Tra i comparti in cui le soluzioni Lenze si rivelano particolarmente efficaci spicca quello dell’intralogistica. Ma sono numerosi i settori produttivi che possono trarre vantaggio dai prodotti del Gruppo.