La filiera produttiva del Gruppo Dierre è totalmente italiana. I prodotti sono ricercati e utili per le industrie metalmeccaniche, automotive, packaging.
Il Gruppo Dierre, specialista in progettazione, sviluppo e commercializzazione di soluzioni tecnologiche a corredo della produzione industriale, ha terminato un percorso di crescita che lo ha portato a raddoppiare il giro d’affari e le forze occupazionali, incrementando il giro d’affari da 14,5 a 36 milioni di euro e passando da 100 a 230 dipendenti tra il 2015 e il 2017.
di Francesca Ferrari
Il quartier generale del Gruppo Dierre (www.dierre.eu) è ubicato a Fiorano Modenese, un’area a forte vocazione industriale, nel cuore del distretto meccano-ceramico emiliano. Per rispondere a un mercato che richiede soluzioni personalizzate con l’obiettivo di costruire macchine sempre più efficienti e performanti, Giuseppe Rubbiani, Presidente e fondatore di Dierre nel 1997, ha scelto di puntare sulle competenze umane, arrivando a proporre prodotti studiati esclusivamente dai tecnici, altamente specializzati, e a realizzare soluzioni pensate a misura delle esigenze sia del piccolo cliente, che della grande industria.
La gamma dell’offerta proposta dal marchio Dierre è un altro punto di forza. Con la recente acquisizione di Bassanese Protezioni Antinfortunistiche di Malo, in provincia di Vicenza, il Gruppo ha espanso la propria presenza in Veneto, regione in cui opera da anni con una sede produttiva e commerciale. L’ingresso dell’azienda padovana Sintesi, avvenuta a luglio 2017, ha innestato una nuova specializzazione: lo sviluppo di soluzioni di design applicate ai macchinari e agli impianti industriali, campo in cui Sintesi si distingue a livello nazionale e internazionale.
TECN’È ha approfondito con Rubbiani alcune tematiche proprie di Dierre.
Giuseppe Rubbiani, Presidente e fondatore del Gruppo Dierre.
Quali sono i tratti distintivi di Dierre?
“La filiera produttiva è totalmente italiana. Le sedi sono situate in aree di Emilia-Romagna, Toscana, Veneto, Lombardia dove i nostri prodotti sono ricercati e utili alle industrie metalmeccaniche, dell’automotive, del packaging. Realizziamo per i clienti soluzioni tecnologiche per la sicurezza preventiva: protezioni di sicurezza per le macchine operatrici realizzate in alluminio o in acciaio, e sistemi di movimentazione. Il modo in cui le proponiamo è collaborativo, siamo partner del cliente: produciamo infatti la soluzione che non è altro che l’esito di un percorso studiato insieme al cliente. Questi due fattori – personalizzazione e partnership – sono per noi imprescindibili”.
Che peso ha lo sviluppo delle competenze tecniche all’interno dell’azienda?
“Disponiamo di 40 tecnici che gestiscono i progetti: la collaborazione con il cliente inizia già nella fase progettuale dell’impianto e dei sistemi produttivi automatici. L’automazione presente nelle fabbriche è sempre più veloce, efficiente e autonoma, e anche lo sviluppo della tecnologia funzionale alla protezione dell’operatore deve essere costantemente aggiornata. Occupandoci di sicurezza preventiva sul lavoro, dobbiamo conoscere il ‘cuore’ del progetto che il committente ci sottopone: analizziamo le funzionalità della macchina ed entriamo nel merito della progettazione della sicurezza”.
È passato un anno da quando avete avviato un’unità operativa dedicata esclusivamente ai progetti di robotica industriale, come procede questo percorso?
“In dodici mesi di operatività, Dierre Robotics ha sviluppato quattro linee di prodotto: robot cartesiani nei formati Desktop e Gantry, robot antropomorfi di alta precisione e robot delta, sia standard che OEM. Le componenti meccaniche e software sono sviluppate in Dierre, con un controllo diretto sulla produzione: i robot sono efficienti, perfettamente rispondenti alle direttrici che concorrono all’evoluzione verso l’Industria 4.0. In questo mese di ottobre presentiamo il primo desktop robot collaborativo completamente realizzato in Italia”.
Rubbiani ha scelto di puntare sulle competenze umane, proponendo prodotti studiati esclusivamente dai propri tecnici e creando soluzioni pensate a misura delle esigenze del piccolo cliente così come della grande industria.
Che evoluzione ha avuto il vostro piano industriale negli ultimi anni?
“Il nostro percorso di crescita è iniziato nel 2009. La prima azienda acquisita è stata Macap. Dal 2011 ci siamo dedicati all’apertura delle filiali, poi è stato il momento dell’istituzione di Dierre Motion, specialista nella costruzione di guide lineari, soluzioni tecnologiche complete a corredo della produzione, progettate per facilitare e velocizzare i processi produttivi nell’automazione. L’interesse manifestato dal Fondo Gradiente I verso il nostro piano di crescita ci ha dato ulteriore slancio e la possibilità di procedere a un passo più spedito. Abbiamo inaugurato l’unità operativa Dierre Robotics, e poi, acquisito Ari-Metal, in Lombardia per la progettazione e lo sviluppo di sistemi di robotica industriale: un campo dove siamo ancora piccoli, ma nel quale la spinta a crescere è molto forte”.
E il piano di crescita all’estero?
“La volontà è quella d’internazionalizzarci entrando nei mercati europei primari, come la Germania: l’automotive è, ad esempio, uno dei comparti in cui possiamo mettere le nostre competenze a disposizione delle aziende. In Germania abbiamo una sede commerciale che registra un giro d’affari annuo di un milione di euro e stiamo valutando alcune interessanti operazioni. Altri mercati esteri di riferimento per il nostro Gruppo, oltre la Germania, sono la Svizzera, la Polonia, la Slovacchia e la Romania, quindi anche aree giovani, ma in forte espansione”.
Come avete celebrato i vent’anni di impresa?
“Ho voluto condividere questo traguardo con coloro che ogni giorno, in sedi diverse, perseguono insieme a me lo stesso obiettivo: i dipendenti del Gruppo Dierre, perché l’azienda è tale grazie alle persone che la vivono ogni giorno. Abbiamo trascorso insieme una serata celebrativa, con musica e intrattenimento artistico, un evento ben riuscito che ci ha dato l’opportunità di confrontarci al di fuori dell’ambiente lavorativo”.
Qual è la sfida del momento?
“Armonizzare le società storiche con quelle nuove. Il numero dei dipendenti del Gruppo è più che raddoppiato in due anni, il nostro impegno è creare sinergia”. ©TECN’È
Il Gruppo Dierre realizza soluzioni tecnologiche per la sicurezza preventiva, tra cui protezioni per macchine operatrici realizzate in alluminio o in acciaio.