Il centro di tornitura è una soluzione indispensabile ovunque sia necessario “togliere” del truciolo da un pezzo grezzo, e non solo.
Il tornio ci consente di ripercorre la storia del comparto macchine utensili, che consente di produrre manufatti di ogni tipo e per qualsiasi industria. Macchina d’eccellenza, è un vero protagonista di ogni fabbrica o ambiente di produzione.
di Giuseppe Costa
Il centro di tornitura è una soluzione presente nelle fabbriche e nelle officine di ogni comparto industriale – automotive, aerospace, navale e ferroviario, medicale, meccanica generale e subfornitura, per citarne alcuni –, indispensabile ovunque sia necessario “togliere” del truciolo da un pezzo grezzo, e non solo. Emblema di un sistema per produrre che ha fatto la storia della macchina utensile, oggi il centro di tornitura lavora materiali innovativi, produce manufatti di ogni forma, peso e dimensione, ha funzionalità multitasking e consente – quando richiesto – di ottenere un oggetto praticamente finito in macchina: in poche parole è il corretto sinonimo di manufacturing.
Tradizione e innovazione trovano il loro giusto connubio in un insieme dove presente e futuro si intrecciano al fine di garantire all’utenza macchine per tornire sempre più “personalizzate” e performanti che, accanto alla dote del tornire, abbinino operazioni quali fresatura, foratura, maschiatura, filettatura, rettificatura e trattamento superficiale. Studiate dai progettisti, le moderne soluzioni di tornitura hanno un comune denominatore: l’adattabilità del prodotto alle esigenze del processo, del materiale da lavorare e del particolare da produrre. Ed è qui che entrano in gioco i materiali che costituiscono la struttura di un moderno tornio, gli utensili, i sistemi di automazione, i CNC e i programmi di lavorazione dedicati, senza trascurare i servizi e l’assistenza, spesso gestita da remoto.
Macchine adattabili, dunque, alle richieste del mercato, ma sempre precise, produttive, multifunzionali e affidabili: i centri di tornitura sono ancora oggi l’esempio più significativo dell’evoluzione che il mercato della macchina utensile sta percorrendo. I quattro esempi qui riportati, vogliono essere solo uno “spaccato” di un settore in cui i costruttori sanno cogliere e anticipare i bisogni dei propri clienti.
INNOVAZIONE CONTINUA
Al fine di mantenere l’eccellenza è necessario stare al passo con le richieste dei clienti e continuare a investire in innovazione: è quanto affermano in Celoria Dario s.r.l., azienda specializzata nella produzione di torni multitasking a fantina fissa, mobile e speciali, in grado di svolgere diverse operazioni a bordo macchina per la lavorazione completa di qualsiasi particolare. L’azienda progetta e sviluppa ogni componente delle macchine utensili proposte ed è una vera protagonista del Made in Italy, in virtù delle doti distintive dei propri torni, frutto di un puntuale processo di personalizzazione eseguito a fianco dei clienti, di cui Celoria ascolta da sempre le necessità, seguendo un metodo che ricorda quello dell’alta sartoria.
Centro di tornitura FM 750 equipaggiato con scaricatore automatico a portale.
Un esempio concreto di questa costante ricerca di innovazione è il tornio a fantina mobile FM 750/60, con passaggio barra da 60 mm (un ‘unicum’ nel mercato), e un numero di assi che può arrivare fino a 24. Opportunamente accoppiata al suo sistema di caricamento delle barre, la macchina riesce a gestire fino a 25 q di materiale grezzo, senza presidio dell’operatore. Il sistema di misurazione integrato (tastatore o sistemi laser) misura il pezzo per impostare le compensazioni geometriche del caso, mentre il rilievo delle forze di taglio e della spinta degli assi monitora lo stato di usura dell’utensile e altre anomalie che possono accadere.
“Oltre il 70% delle macchine Celoria è customizzato sulle esigenze dei clienti anche dal punto di vista dell’automazione. Vengono applicati portali o sistemi robotizzati, sviluppando linee complete e soluzioni ‘chiavi in mano’, dal caricamento della barra allo scarico del pezzo finiti”, afferma Simone Celoria, Amministratore Delegato. Nel 2022, l’azienda presenterà una nuova linea di macchine per la produzione di alberi per l’automotive o per motori elettrici, asservita da robot ed equipaggiata con sistemi di misura che scansionano il pezzo e lo correggono in-process. Per quanto riguarda il futuro, invece, Celoria sta già lavorando allo sviluppo di moduli aggiuntivi dedicati alla rettificatura e alla finitura con trattamenti termici. L’obiettivo è porsi nei confronti del cliente come unico referente in grado di proporre una linea completa, capace di ottimizzare i processi e gli interventi di manutenzione.
Zona di lavorazione del centro di tornitura FM 750.
COMPLETAMENTO DI GAMMA (inserire foto 4 e 5)
Il plurimandrino INDEX MS24-6 (www.synergon.it), con massimo diametro barra di 24 mm, per pezzi da ripresa da 50 mm, si inserisce nella nicchia tra l’MS16-6 o l’MS16-6 Plus e l’MS32- 6. Mentre l’MS16 è ideale per lavorazioni semplici e lotti molto grandi, grazie all’uso di slitte per lavorazioni in formatura, l’MS24-6 è eccellente per la realizzazione di particolari con complessità anche medio-alte. La macchina prevede 6 mandrini di lavoro e 12 slitte trasversali, con assi NC in X, Z e Y (4), e 1 o 2 mandrini sincroni per la lavorazione sul lato taglio; può essere utilizzata a 6 mandrini, a doppio ciclo a 3 mandrini o con lavorazione a ciclo singolo, con raddoppio delle operazioni sul lato taglio. Gli utensili motorizzati, gli assi C e Y opzionali consentono lavorazioni quali foratura decentrata, filettatura, contornatura, dentatura a creatore o poligonatura.
Un’innovazione è l'esclusivo tamburo del mandrino raffreddato a fluido. La potenza è di 8,7 kW al 100% in c.c. e 15 kW al 25% in c.c. per mandrino. La velocità arriva a 10.000 giri/min. L’MS24-6 apre nuove possibilità anche per i sistemi di bloccaggio. “Le macchine più piccole, come l’MS16 o l’MS22, prevedono un bloccaggio a trazione con pinza tradizionale. I pezzi vengono solitamente bloccati con un autocentrante standard o speciale. Sull’MS24-6 offriamo anche il bloccaggio della pinza con Axfix TOPlus24, che impedisce lo spostamento assiale e raggiunge la massima concentricità”, afferma Karl-Heinz Schumacher, Responsabile progettazione. Questo sistema è particolarmente indicato per pezzi di alta precisione caricati tramite robot.
Tornio plurimandrino a CNC INDEX MS24-6, distribuito in Italia da Synergon.
Altra dote è il sistema di bloccaggio rapido INDEX con dentatura a W integrata sulla slitta trasversale. Invece del solito, a coda di rondine, ogni slitta trasversale ha ora una dentatura a W per semplificare l’allineamento micrometrico del portautensile. Quest’ultima elimina il grado di libertà in X; l’operatore deve solo montare il portautensile, già preimpostato nelle direzioni X e Y. È disponibile anche un’opzione che, tramite un sistema di serraggio rapido sviluppato da INDEX, blocca il supporto in posizione mediante un tirante e un’asta con cuneo pretensionato. Basta un giro con la chiave per garantire il contatto stabile, fattore che “rende l’operatore il 50 % più veloce rispetto al sistema convenzionale, riducendo il rischio di errori”, conclude Schumacher.
Area di lavoro del tornio INDEX MS24-6.
PRODUTTIVITÀ OTTIMIZZATA
La nuova gamma di torni automatici Swiss DT è una soluzione che evolve in sintonia con la strategia aziendale adottata da TORNOS, frutto di una tradizione che risale al 1891. Questa linea comprende sei configurazioni macchina, S e HP, adatte per barre di diametro 13, 26, 32 e 38 mm, che rendono possibile un sensibile e concreto aumento del vantaggio competitivo. La linea, di ultima generazione, è stata progettata specificatamente per ottimizzare e personalizzare la produttività. L’area di lavorazione totalmente modulare consente, infatti, di supportare qualsiasi tipo di portautensili, operando su pezzi standard, con boccola rotante, di lunghezza 210 mm, utilizzando un numero massimo di 28 utensili, di cui 14 possono essere rotanti. Foratura, fresatura, turbinatura e persino taglio di ruote dentate sono solo alcuni esempi dell’incredibile versatilità assicurata dai modelli della linea Swiss DT. Grazie ai potentissimi mandrini, queste macchine rendono possibile gestire qualsiasi tipologia di materiale, guadagnare secondi preziosi, per superare i tempi delle soluzioni dei concorrenti, e aumentare la reddittività. I 2 mandrini, dotati di cuscinetti in ceramica, hanno la stessa potenza di 10,5 kW e sono entrambi del tipo a raffreddamento liquido.
La nuova famiglia di torni automatici Swiss DT proposta da TORNOS Technologies Italia.
La cinematica delle nuove macchine TORNOS, con 5 assi lineari, è fondamentale per vincere le attuali sfide imposte dalla produttività, grazie a una struttura semplice e comprovata, e permette di costruire particolari complessi, grazie a una serie di optional intercambiabili tra i diversi modelli. In particolare, i modelli HP possono essere equipaggiati con un modula asse B, plug & play, disponibile per tutte le versioni. Affidabili, i torni Swiss DT consentono di ridurre i tempi di apprendimento degli operatori, garantendo un’eccellente accessibilità agli utensili al fine di una corretta e facile regolazione del processo. Forte di tutte le prerogative accennate, la gamma Swiss DT permette di realizzare migliori rifiniture della superficie lavorata, consente una maggiore durata dell’utensile e un più rapido ritorno sull’investimento. Da non trascurare, infine, il software TISIS di TORNOS che mette gli utenti nella condizione ideale per realizzare in tutta semplicità la programmazione e il controllo in tempo reale.
La gamma Swiss DT comprende oggi sei configurazioni macchina, S e HP, adatte per barre di diametro 13, 26, 32 e 38 mm.
FACILE DA USARE
In occasione della scorsa EMO MILANO, Yamazaki Mazak ha presentato la new entry della serie QTE, prodotta nello stabilimento di Singapore. Progettata per occupare il minor spazio possibile, senza però comprometterne prestazioni e fruibilità, il QTE-300 MSY SG è dotato di un potente mandrino di tornitura principale a 4.000 giri/min, 18,5 kWh con motore integrato e un diametro interno di 91 mm in grado di gestire barre con diametri fino a 80 mm. Grazie all’adozione di un mandrino integrato, sono possibili ottime performance di taglio, con superfici lavorate di alto livello e durata utensili più efficiente.
QTE-300MSY SG è equipaggiato con un autocentrante da 10” sul mandrino principale e da 6” sul secondo mandrino a 6.000 giri/min. L’asse Y ha una corsa totale da 100 mm oltre all’asse C (standard sul primo e opzionale sul secondo mandrino). La macchina è equipaggiata di torretta servoassistita a 12 posizioni, tutte con uscita per unità motorizzate con attacco “Bolt ON”. Ottime le performance di produttività, grazie alla capacità di fresatura e alle unità motorizzate da 5,5 kW disponibili, da 4.500 giri/min standard, o fino a 6.000 opzionale. Per una gestione ottimizzata dell’offset degli utensili è disponibile uno specifico dispositivo presetting di misurazione e verifica rottura: ciò contribuisce a incrementare ulteriormente la produttività e la redditività della macchina, riducendo il tempo di setup dell’utensile. QTE presenta, inoltre, svariate funzionalità di risparmio energetico ed economico, come lo spegnimento automatico della luce area di lavorazione e, in assenza dell’operatore, della retroilluminazione del pannello CNC. È poi possibile l’arresto automatico del convogliatore trucioli con macchina accesa, ma non in ciclo automatico.
Il centro di tornitura all’avanguardia della serie QTE ha debuttato a EMO MILANO 2021.
La serie QTE è la prima tra i centri di tornitura CNC Mazak, ad alta velocità e precisione, a essere dotata di SmoothEz, l’ultima generazione del sistema CNC MAZATROL. Con un touchscreen verticale da 15”, SmoothEz (Ez pronunciato come “easy”) offre una facilità d’uso senza pari ed è personalizzabile secondo le preferenze dell’operatore. Può essere programmato in due linguaggi, MAZATROL ed EIA/ISO, per garantire flessibilità. MAZATROL SmoothEz CNC riunisce tre semplici funzioni: semplice lavorazione, funzionamento e configurazione, che offrono produttività, precisione, e maggiore redditività. ©TECN’È
QTE-300 MSY SG vanta un generoso diametro di volteggio da 695 mm, è facile da usare e incrementa la produttività grazie all’asse Y e al secondo mandrino da ripresa.