Il Gruppo Volkswagen punta a rendere i propri data center a impatto zero entro il 2027.
Il Gruppo Volkswagen ha annunciato l’obiettivo di rendere carbon neutral le operazioni nei propri data center entro il 2027. Per raggiungerlo, ha ampliato le proprie capacità di calcolo presso la società Green Mountain.
di Giuseppe Costa
Accelerando la propria strategia di decarbonizzazione, il Gruppo Volkswagen si è posto l’ambizioso obiettivo di rendere carbon neutral i propri data center entro il 2027, con tre anni di anticipo rispetto a quanto previsto dal Green Deal europeo, che vincola gli operatori di data center europei a rendere i propri centri di calcolo neutrali dal punto di vista climatico.
Il Gruppo tedesco ha per questo motivo deciso di ampliare l’utilizzo delle strutture della società norvegese Green Mountain, i cui server sono alimentati al 100% con energia idroelettrica rinnovabile.
UN TEMA CHIAVE: LA GREEN IT
“La Green IT è un tema chiave della nostra agenda ESG (ambientale, sociale e di governance). Se da un lato la tecnologia è il motore principale per una maggiore efficienza, una migliore esperienza del cliente e nuovi modelli di business, dall’altro l’IT è responsabile di circa il 3% delle emissioni globali di CO2”, ha spiegato Hauke Stars, membro del Consiglio di Amministrazione del Gruppo Volkswagen con responsabilità per IT e digitalizzazione. “Data la crescente domanda di potenza di calcolo e di archiviazione dei dati a supporto della strategia ‘New Auto’, un piano d’azione IT sostenibile e con obiettivi ambiziosi è fondamentale per ridurre sistematicamente la nostra impronta carbonica. Poiché i data center sono i principali responsabili delle emissioni di anidride carbonica nel settore IT, l’espansione della nostra capacità di calcolo presso Green Mountain rappresenta una forte leva per rendere le operazioni nei nostri data center carbon neutral entro il 2027”.
La collaborazione con la società norvegese Green Mountain è iniziata nel giugno 2019, quando Volkswagen ha avviato le proprie operazioni presso il sito RJU1-Rjukan a Telemark, in Norvegia.
OBIETTIVO ZERO EMISSIONI
La collaborazione con Green Mountain è iniziata nel giugno 2019, quando il Gruppo Volkswagen ha avviato le proprie operazioni presso il sito RJU1-Rjukan di Green Mountain a Telemark, in Norvegia. L’obiettivo era esternalizzare progetti non urgenti di calcolo ad alte prestazioni, come le simulazioni dei crash-test, per liberare capacità nei data center della sede centrale, necessari per applicazioni aziendali fondamentali. In totale, il Gruppo Volkswagen gestisce sei data center nel mondo: tre a Wolfsburg, in Germania, due in Norvegia e uno a Singapore.
Con l’espansione delle attività nel data center SVG1-Rennesøy di Green Mountain, un quarto del fabbisogno globale di potenza di calcolo del Gruppo Volkswagen sarà gestito a impatto zero dal punto di vista delle emissioni carboniche; un dato che corrisponde a un taglio delle emissioni di CO2 pari a 10.000 t su base annua.
ENERGIA SÌ, MA RINNOVABILE
“Apprezziamo la rinnovata fiducia riposta in noi dal Gruppo Volkswagen, e siamo felici di fornire un supporto nel suo percorso verso la completa carbon neutrality”, ha dichiarato Tor Kristian Gyland, CEO di Green Mountain. “Insieme condividiamo la stessa visione di un futuro più sostenibile”.
Per il nuovo sito SVG1-Rennesøy, Green Mountain ha convertito un ex deposito di munizioni NATO in un data center di 22.600 m2 ad alta sicurezza, collocato all’interno di una montagna e unico nel suo genere. L’infrastruttura è stata progettata per essere ampliata fino a 2 x 26 MW; il Gruppo Volkswagen utilizza 3 MW di capacità. Per il processo di raffreddamento, che nei data center tradizionali assorbe tra il 40% e l’80% dell’elettricità necessaria ad alimentare i server, SVG-Rennesøy sfrutta le acque del fiordo adiacente, attinte fino a una profondità di 100 m a una temperatura costante di 8 °C tutto l’anno.
L’utilizzo del data center di Green Mountain consente a Volkswagen di evitare emissioni di CO2 per 10.000 t in un anno, l’equivalente di quanto prodotto da 5.000 auto.
UN PAESE VIRTUOSO
In Norvegia, il 98,9% della produzione di energia elettrica si basa su fonti rinnovabili, e la maggior parte è generata da impianti idroelettrici. L’energia idroelettrica ha sia un’impronta carbonica minima sia un impatto ecologico marginale. Il governo norvegese promuove con forza l’utilizzo di energia rinnovabile per nuovi settori industriali, per esempio per i data center a impatto zero sul clima. Le agevolazioni fiscali, i prezzi bassi dell’energia e le condizioni politiche stabili fanno del paese scandinavo un luogo ideale per la green IT.
Volkswagen è stato il primo costruttore automobilistico a impegnarsi per gli Accordi di Parigi sul clima, nel 2018. Entro il 2050, l’azienda intende essere neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2. Nel proprio core business, il gruppo intende raggiungere entro il 2030 una riduzione delle emissioni pari al 30%. Oggi, più del 90% dell’approvvigionamento energetico per i siti produttivi europei è costituito da energie rinnovabili. ©TECNeLaB
Le agevolazioni fiscali, i prezzi bassi dell’energia e le condizioni politiche stabili fanno della Norvegia un luogo ideale per la Green IT.