Per assistere al meglio i propri clienti in Nord America, Baldor Electric Company da anni si avvale dei robot ABB.
Per assistere al meglio i propri clienti in Nord America, Baldor Electric Company da anni si avvale dei robot ABB. Una scelta strategica e di successo, quella di affidarsi all’automazione robotizzata, che ha permesso all’azienda di ottenere più affidabilità ed efficienza nelle fasi produttive e un ambiente di lavoro sicuro per il personale, anche in condizioni estreme.
di Francesca Cannella
Nel 1920 Edwin Ballman ed Emil Doerr, fondatori di Baldor Electric Company (www.baldor.com), avevano immaginato un futuro dove l’impiego dei motori elettrici sarebbe stato capillare e determinante per quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana. A distanza di un secolo questa previsione si è rivelata più che mai valida e, anno dopo anno, da piccola officina Baldor si è trasformata in uno dei nomi più conosciuti al mondo nel campo delle apparecchiature elettriche. Una delle strategie adottate dall’azienda, che nel tempo è entrata a far parte del gruppo ABB (www.abb.com), è stata quella di rimanere negli Stati Uniti, là dove si trova la maggior parte della sua clientela. E, per farlo, come spiega Steve Morse, responsabile tecnico di Baldor, “abbiamo dovuto mantenere i costi al livello più basso possibile tramite l’adozione della robotica e dell’automazione”.
PIÙ VICINI AI CLIENTI
Dal momento che la maggior parte dei clienti di Baldor è dislocata in Nord America, era opportuno investire in stabilimenti produttivi che fossero il più vicino possibile ai clienti, in modo da poter garantire consegne rapide e assistenza a livello locale. L'azienda ha così volutamente migliorato il livello di produttività dei propri stabilimenti adottando una combinazione di procedure automatizzate e introducendo metodi di produzione più efficienti. In particolare, nella sede principale di Fort Smith, in Arkansas, Baldor ha iniziato a impiegare i robot ABB nel 2000 nello stabilimento Southwestern Die Casting, per la produzione di tutti i componenti di alluminio pressofuso dei motori Baldor. “Con la nuova programmazione e le funzioni più recenti applicate alle nostre celle robotizzate”, afferma Mike Gipson, supervisore di produzione di Baldor Die Casting, “siamo in grado di apportare modifiche immediate”. In particolare, precisa Gipson: “non siamo costretti ad arrestare la cella dopo il cambio degli stampi per regolare il processo e abbiamo la possibilità di risolvere qualsiasi problema di lieve entità in modo facile e veloce. La manutenzione dei robot è agevole, grazie anche alla semplicità di intercambiabilità dei componenti”.
ABB IRB 4600 è uno dei robot impiegati da Baldor nello stabilimento Southwestern Die Casting a Fort Smith, in Arkansas.
La scelta di Baldor Electric Company affidarsi all’automazione robotizzata è una scelta strategica e di successo, che ha permesso all’azienda di ottenere più affidabilità ed efficienza nelle fasi produttive.
SICURI IN CONDIZIONI ESTREME
Nello stabilimento di Fort Smith i robot ABB, dotati della protezione ABB Foundry Plus, hanno dato il meglio di sé in una situazione ambientale critica caratterizzata da condizioni eccezionali di temperatura e pressione. E lo hanno fatto riuscendo a garantire non solo la continuità produttiva per svariati anni, senza presentare problemi dovuti a logorio e usura, ma anche la sicurezza degli operatori. Nei pressi di Fort Smith si trova anche il nuovo impianto di bobinatura Baldor, chiamato “210 Facility”, che si sta espandendo tramite l’adozione dei robot ABB nella fase, difficile e complessa, dell’avvolgimento delle bobine di rame: il numero e la lunghezza delle bobine sono diversi in ogni fase di produzione e per ogni cliente, un processo, questo, in cui i robot hanno dimostrato di offrire un alto livello di flessibilità. L’altra delicatissima fase in cui vengono impiegati con successo i robot ABB è quella della movimentazione delle parti pesanti dei motori da una stazione di bobinatura all’altra, che permette di evitare che il personale venga esposto a lavorazioni faticose e situazioni rischiose. Una filosofia di protezione contro gli incidenti che viene adottata in tutto l’impianto “210 Facility” sotto forma di navette progettate ergonomicamente e di sollevatori aerei adeguatamente posizionati.
Nello stabilimento di Fort Smith i robot ABB, dotati della protezione ABB Foundry Plus, hanno dato il meglio di sé in una situazione ambientale critica caratterizzata da condizioni eccezionali di temperatura e pressione. Nell’immagine un robot ABB IRB 6640.