Gli studenti del master LIUC MEMA 4 insieme ai Manager e ai System Specialist di SEW-Eurodrive.
SEW-Eurodrive (www.sew-eurodrive.it) ha confermato il proprio impegno verso i giovani e verso la formazione professionale ed è salita in cattedra. Dallo scorso ottobre, la società è infatti impegnata con l’Università Cattaneo di Castellanza, LIUC, nel progetto relativo alla quarta edizione del Master di secondo livello in Meccatronica & Management, MEMA.
Il Master ha come obiettivo principale quello di preparare i giovani ingegneri a inserirsi nelle aziende di automazione, combinando una preparazione tecnica specifica con competenze manageriali e abilità comportamentali. Le lezioni sono tenute da docenti universitari e da specialisti del settore provenienti dalle diverse realtà che sponsorizzano l’iniziativa. Il percorso si rivolge a giovani laureati in ingegneria meccanica, industriale, fisica, elettronica, elettrica, biomedica, aeronautica e dell’automazione che hanno conseguito il diploma di laurea di 2° livello entro il 31 dicembre 2015.
Da ottobre a dicembre 2015 SEW-Eurodrive ha svolto 20 ore di docenza in università, trattando argomenti quali la sicurezza funzionale e la sua implementazione nelle macchine automatiche e la progettazione meccatronica di un portale cartesiano a tre assi. Teoria e pratica si sono intrecciate fornendo ai nove studenti del Master la possibilità di svolgere esercizi di dimensionamento su alcuni casi reali e di mettere le mani sui PLC.
Nel mese di gennaio 2016 ha poi avuto luogo un’ultima giornata di lezione direttamente in azienda. Un laboratorio sull’utilizzo dei tool SEW per movimentare un portale cartesiano a 3 assi ha avvicinato i ragazzi a una macchina pick & place, potendo verificare sul campo quanto affrontato nella progettazione teorica.
“In questi mesi di docenza abbiamo potuto realizzare un ponte tra il mondo accademico e quello del lavoro, abbiamo tolto la cattedra che ci separava”, afferma l’ingegner Luciano Dal Lago, System Specialist di SEW-Eurodrive. “Questi ragazzi hanno sete di realtà, di qualcosa di concreto, non importa se non è formalmente perfetto e se il risultato dell’equazione non è sempre uguale a zero”. Il collega Andrea Fiorina sembra fargli eco: “Ci hanno mostrato l’entusiasmo di toccare con mano, di non scontrarsi più solo con la teoria, finalmente hanno visto girare un motore”.
Il confronto tra la scuola e l’azienda porta una dimensione pratica e di crescita per i giovani che finora hanno avuto accesso solo al mondo dei libri stampati, ma il valore aggiunto di questo tipo di esperienza si respira pienamente anche in azienda, come confermano i System Specialist SEW.
“Questo incontro tra mondi mi ha messo alla prova e mi ha fornito una percezione differente di quello che conosco e trasmetto agli altri, essendo loro studenti a digiuno di certe tematiche e necessitando di spiegazioni puntuali. Ho avuto modo di concentrarmi su quello che di solito do per scontato”, afferma Andrea Fiorina. “Devi infilare i piedi nelle scarpe dell’altro per poter essere chiaro e trasmettere qualcosa. Per poter dare veramente devi essere sempre un po’ migliore di quello che sei, ti devi superare”, ribatte Luciano Dal Lago.
E questo scambio avviene anche a livello più elevato, come spiega Walter Volpi: “Sono ragazzi motivati e anche molto preparati, le loro conoscenze sono notevoli e hanno portato alla condivisione di argomenti che esulano anche dalla programmazione vera e propria; ognuno ha portato qualcosa del settore che meglio conosce”.
Da febbraio a luglio gli studenti affronteranno 700 ore di stage durante le quali potranno realizzare un progetto aziendale insieme agli specialisti del campo. Poter entrare in un gruppo di lavoro esperto permetterà loro di affinare quelle doti di team working che hanno sviluppato in aula e che sono fondamentali nel mondo del lavoro, come afferma Mirko Otranto, HR Manager di SEW-Eurodrive. “La competenza chiave in azienda oggi è il lavoro di squadra, alle società non servono i fenomeni che giocano da soli. Abbiamo bisogno di persone che abbiano voglia di crescere, di imparare e soprattutto di giocare insieme per gli stessi obiettivi”.