L’assemblaggio è stato al centro della giornata svoltasi presso il Kilometro Rosso Innovation District.
Nell’ambito dell’incontro di avvicinamento a SPS IPC Drives Italia (www.spsitalia.it), svoltosi l’8 maggio scorso al Kilometro Rosso Innovation District, nei pressi di Bergamo, è stata presentata un’analisi del comparto dell’assemblaggio, un settore, quello dei costruttori di macchine e sistemi per assemblaggio, che è tra i più abilitanti della trasformazione del manifatturiero attraverso l’adozione di tecnologie del mondo della meccatronica, del digitale e della visione, e, allo stesso tempo, sempre di più rappresenta il saper fare tipico del Made in Italy.
Con lo scopo di comprendere il settore dal punto di vista dei suoi numeri, ma anche di analizzare le principali esigenze e trend, SPS IPC Drives Italia, insieme ad AiDAM (www.aidam.it), ANIE Automazione (www.anieautomazione.anie.it) e ASSOFLUID (www.assofluid.it), ha promosso lo studio “Analisi dei fabbisogni tecnologici del comparto macchine per assemblaggio. Automazione. Digitale. Fluid Power”, svolto dal Professor Giambattista Gruosso del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano (www.polimi.it).
Creare una filiera 4.0, per condividere know how e investimenti, spingere sulla formazione e sulle competenze, aumentare la capacità di integrazione tra il mondo digitale e dell’automazione tradizionale: sono alcune delle principali esigenze dei costruttori di macchine di assemblaggio Made in Italy. Un comparto vivace e sempre in crescita, che ha iniziato a interagire con la trasformazione dell’impresa già nel 2011, investendo nell’innovazione tecnologica, e che oggi ne raccoglie i frutti.
Condotta su circa 40 aziende, principalmente del Nord ovest (60%), ma anche del Centro Italia (25%) e Nord est (15%), l’analisi mostra aziende con una buona capacità di investimento, fatturato in crescita e una redditività media superiore al 5%. In crescita costante anche l’occupazione del settore, che complessivamente occupa un migliaio di persone. Tra le tecnologie dell’automazione elettrica più utilizzate, i sistemi di visione e i robot, oltre a sensori e PLC. Il 65% del campione utilizza big data, il 50% software per la progettazione e un altro 50% robotica.
La giornata, aperta dal Presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia, e dal presidente del Cluster tecnologico nazionale Fabbrica Intelligente, Gianluigi Viscardi, è stata l’occasione per annunciare la formazione di un gruppo misto – AIdAM e ANIE Automazione – che riunirà produttori, distributori e integratori che operano sulla filiera dei sistemi di visione, la cui presentazione ufficiale avverrà il 23 maggio a Parma, nell’ambio della manifestazione SPS IPC Drives Italia (ore 16:30 nella Digital Arena, padiglione Digital District).
Un tavolo di lavoro finale ha inoltre visto l’incontro e il confronto di esperienze tra responsabili tecnici delle eccellenze del territorio: ABB, Brembo, Pneumax, Tenaris, e Microsoft.
Giambattista Gruosso del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano ha presentato lo studio “Analisi dei fabbisogni tecnologici del comparto macchine per assemblaggio. Automazione. Digitale. Fluid Power”.