Numerose aziende compongono ormai THE3DGROUP (www.the3dgroup.it); tutte insieme, in una straordinaria sinergia, contribuiscono a segnare la via digitale tridimensionale, la strada che le aziende manifatturiere del mondo contemporaneo devono percorrere nel proprio ciclo produttivo.
La “continuità digitale” tra tutti i processi che ruotano attorno al ciclo di sviluppo è una condizione essenziale, a cominciare dalle fasi di ideazione e progettazione fino alla costruzione, distribuzione e manutenzione, anche predittiva. È la strada intrapresa da THE3DGROUP che si propone così come unica realtà esistente in Italia, capace di riunire al proprio interno tutte le competenze digitali e multidisciplinari al più alto livello.
Secondo il presidente di THE3DGROUP Roberto Rizzo: “In un mondo divenuto notevolmente complesso a livello industriale, la tecnologia digitale si è affermata in ogni campo in modo ormai irreversibile. Chiunque si affacci a questo mondo, oppure è già al suo interno ma vuole espandere la propria capacità progettuale e commerciale, si trova di fronte tantissime tecnologie con opzioni relative. È praticamente impossibile per un gruppo industriale, sia pure ampio e potente, contemplarle tutte, ma è possibile specializzarsi in una parte di esse. È quello che una realtà come THE3DGROUP ha voluto mettere in opera: occuparsi delle tecnologie correlate con il paradigma di Industria 4.0 o della “manifattura intelligente”.
Queste tecnologie devono essere tutte connesse tra loro, oggi non è più ammissibile ripetere manualmente dati che sono già all’interno dei sistemi. Tutti gli strumenti hardware e software devono essere integrati tra loro, per progettare e costruire in modo efficiente nuovi e competitivi prodotti sul mercato globale.
Il modello digitale 3D è fondamentale per trasformare un’idea in prodotto, per simulare comportamenti, esaminare accoppiamenti, scoprire errori, mostrare cinematismi: “Tutte queste fasi non sono in effetti un sottoinsieme di 4.0, bensì il cuore, perché da qui prendono vita tutte le altre. Ci accorgemmo ben presto che il CAD e il CAM rappresentavano una parte della manifattura intelligente; c’erano, ad esempio, problemi nell’acquisire dati e inviarli alla stampante 3D. Quest’ultima si avvia a diventare il braccio sinistro del progettista, mentre il “tradizionale” CAD rappresenta il braccio destro: entrambi agiscono sotto la stessa testa. I dati digitali diventano realtà tramite gli strumenti odierni in una interconnessione totale: la progettazione inizia dal CAD o da una scansione tridimensionale di un oggetto fisico e il prototipo viene verificato tramite la simulazione. Viene creata un’infrastruttura di file che serve per andare in produzione, mentre un prototipo fisico viene costruito con una stampante 3D in una scelta di materiali che ormai supera il migliaio. Termoresistenti, morbidi, duri, colorati: il prototipo è del tutto simile al modello, nell’aspetto e nelle funzionalità. Ogni giorno un nuovo materiale si aggiunge all’elenco, in una rincorsa positiva senza fine”.
All’interno di THE3DGROUP tecnici esperti possono pilotare progetti anche molto complessi, come è stato già dimostrato in più di un’occasione: “Si deve arrivare al prodotto finito in plastica, metallo, fibra composita, magari con elettronica a bordo. È necessario padroneggiare strumenti che consentano di usare tutti i tipi di materiali e tutte le tecnologie esistenti in una integrazione totale; il nostro personale è capace di aiutare qualunque azienda manifatturiera nei molteplici elementi e nelle applicazioni della quarta rivoluzione industriale. Nei nostri centri di competenza l’utente non trova solo la stazione CAD, ma la stampante 3D, la fresa, le applicazioni di robotica. Questo approccio è fondamentale perché il progettista ha cambiato veste; oggi dà un prototipo, un pezzo realmente funzionante, non solo un disegno sulla carta tutto da verificare. È cambiata la catena del valore e la complessità che si richiede al progettista ha molto più peso. La nostra trasformazione da semplice azienda a gruppo con competenze multidisciplinari sulle tecnologie più innovative non è stata banale. È già attivo un grande e importante Centro Servizi che risponde anche alla nostra idea di globalizzazione. Il nostro è un gruppo italiano che, utilizzando tecnologie estere (ma localizzate e integrate, unitamente ad altre tecnologie brevettate), lavora per una clientela italiana ma pensa anche di offrire servizi di stampa 3D a cui sarà possibile accedere da tutto il mondo: riceviamo un file STL, noi costruiamo il prodotto e lo spediamo al richiedente. Contrariamente alla delocalizzazione, attraverso una nostra piattaforma digitale cerchiamo di portare lavoro nel nostro paese: siamo veloci, efficienti e relativamente poco costosi”.