INTRALOGISTICA ITALIA, in occasione del convegno finale dell’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet”, organizzato dal Politecnico di Milano a inizio novembre, ha aperto le iscrizioni all’edizione che si terrà dal 27 al 30 maggio 2025. Lo ha fatto per sottolineare l’attenzione ai trend del settore e per dare continuità a una importante collaborazione.
In questo modo, dopo aver inaugurato le iscrizioni con la tariffa rebooking per gli espositori della precedente edizione, il 15 novembre INTRALOGISTICA ITALIA ha aperto a tutti con un’importante novità. Chi deciderà di prenotare il proprio spazio per l’occasione, godrà infatti della tariffa “Osservatorio Contract Logistics”, che prevede uno sconto speciale - il 10% sul costo al metro quadrato -.
I partner
La vicinanza con l’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” si fonda su una visione comune del settore e sulla consapevolezza che per crescere sia necessario collaborare. Per questo, INTRALOGISTICA ITALIA guarda al 2025 con una serie di eventi di avvicinamento realizzati in collaborazione con partner sempre più forti e prestigiosi tra cui Aisem-federata ANIMA Confindustria e il Politecnico di Milano.
Confermato, inoltre, il format espositivo The Innovation Alliance che, tra il 27 e il 30 maggio 2025, a Fiera Milano, riunirà ancora una volta INTRALOGISTICA ITALIA, Ipack-Ima, Print4all e Green Plast. Quattro eventi che insieme rappresentano l’eccellenza della meccanica strumentale.
Un’ideale filiera industriale che va dalle soluzioni più sostenibili per la produzione e la gestione delle materie plastiche al packaging e processing, dalla personalizzazione grafica del prodotto fino alla movimentazione e stoccaggio delle merci.
10 anni di autorevolezza
A 10 anni dalla prima edizione, INTRALOGISTICA ITALIA continua a rispondere alle complesse esigenze delle aziende che operano sui mercati globali e in un settore in costante evoluzione, con componenti e sistemi sempre più interessanti: funzionali, modulari e flessibili, ergonomici e sostenibili.
Oltre che per la sua offerta, la rassegna ha tutte le carte in regola per confermare e rafforzare il successo delle precedenti edizioni. All’autorevolezza e al know-how dei suoi organizzatori - Hannover Fair International GmbH-filiale italiana di Deutsche Messe AG e Ipack-Ima s.r.l. - si unisce, infatti, il costante confronto con l’Advisory Panel, il comitato composto dalle più importanti aziende espositrici e utilizzatrici, rappresentanti delle novità e delle esigenze del settore.
Arriva l’industria 5.0
Filo rosso che porterà all’edizione del 2025 il passaggio epocale da Industria 4.0 a Industria 5.0 che non rappresenta una scansione temporale o una nuova ondata tecnologica. Secondo i più recenti sviluppi proposti dall’Unione Europea, che riprende le più tradizionali visioni di impresa, per Industria 5.0 si intende la messa a terra e definitiva consacrazione del Cyber Physical System, con il perfezionamento delle tecnologie 4.0 nei settori dell’ICT, AI e robotica.
Per Industria 5.0 si intende anche l’affermazione dell’industria collaborativa dove automazione (macchine e software) e umani cooperano alla creazione di prodotti iper-personalizzati realizzati nel rispetto degli stakeholder. Un’industria, secondo la visione dell’Unione Europea, è “in grado di apportare benefici all’industria, ai lavoratori e alla società, essendo sostenibile, human centric e resiliente”.
Una visione che valorizza un’analisi classica dell’economia con l’impresa che, finalmente, torna a valere non solo in funzione del beneficio portato agli shareholders, ma anche soppesando il suo impatto e le sue esternalità sulla società nel suo insieme.
In questo contesto i magazzini, cuore della manifestazione fieristica INTRALOGISTICA ITALIA, si trovano a svolgere una funzione chiave, posizionandosi tra produttore e consumatore, e hanno il dovere di conservare e trasmettere tutte le informazioni chiave correttamente e in modo immutabile.
Non solo, i magazzini devono promuovere al loro interno quelle tecnologie che adattano il processo di produzione alle esigenze dei lavoratori, utilizzando piattaforme che non interferiscono con i loro diritti.
Per quanto riguarda l’ambiente, il focus è e sarà sempre più connesso all’abilitazione di modelli di economia circolare e di efficienza energetica (implementate nei, ma soprattutto grazie, ai nuovi magazzini).
Per quanto riguarda la resilienza, ci troviamo di fronte a un processo su cui i magazzini devono lavorare a fondo su due fronti. Internamente sui materiali e sulla solidità delle proprie infrastrutture, esternamente perché sono asset decisivi nell’assicurare approvvigionamenti critici: da qui la loro funzione sociale che si è vista nella sua importanza nei momenti più drammatici dello scorso triennio.
E questi sono solo alcuni dei temi guida dell’edizione 2025!