In occasione della Clerkenwell Design Week (23-25 maggio), lo Showroom di Iris Ceramica Group ha presentato la sua nuova veste ed è diventata ICG Gallery: come una galleria d’arte contemporanea, si svela immersiva, interattiva, tecnologica e coinvolgente.
La nuova ICG Gallery di Londra è molto di più di uno Showroom di superfici ceramiche naturali di alta gamma, è un luogo dove fare esperienza della materia e dei valori del Gruppo in forma tangibile e virtuale. Visitare la nuova Gallery è l’opportunità per intraprendere un viaggio dei sensi in continua contaminazione tra reale e virtuale, scoprendo ogni volta differenti punti di vista e interpretazioni architettoniche.
La nuova ICG Gallery di Londra va ben oltre l’esposizione delle superfici, è espressione concreta dei valori che guidano il Gruppo: innovazione per soluzioni d’avanguardia, cura dei dettagli per una qualità d’eccellenza, anima sostenibile.
Gli esterni
Gli esterni sono già un’esperienza immersiva che cattura l’attenzione: davanti alle vetrine, il movimento dei passanti diventa una passeggiata attraverso una pioggia virtuale che si trasforma in energia amica dell’ambiente. Una rappresentazione digitale che richiama l’elemento acqua dalla quale si ottiene l’idrogeno verde, risorsa energetica che andrà ad alimentare la nuova fabbrica H2 Factory.
I passanti, quindi, sono soggetti attivi che vengono invitati a dialogare con le installazioni, non solo ad osservarle. Un coinvolgimento che suggerisce di entrare nella Gallery per scoprire le altre innovazioni.
Piano 0
L’interno è uno spazio da vivere. Al piano terra si attraversa un mondo creato con la realtà aumentata dove i visitatori possono scoprire sulla propria pelle gli effetti benefici delle superfici eco-attive Active Surfaces®: un mondo all’insegna del benessere e della salute. Prosegue quindi l’esperienza attiva del visitatore che, attraverso una semplice e intuitiva App e la sua proiezione sulle superfici ceramiche, potrà immergersi in un’altra dimensione, virtuale ma assolutamente reale, dove la materia ceramica si mostra con le sue proprietà superiori eco-attive.
Piano +1
Il piano superiore è il tempio della Material Gallery, lo spazio in cui addentrarsi in un viaggio nella materia, sfogliando le texture, i formati e gli spessori, fonti inesauribili di ispirazione per progettisti e design lovers.
Con le superfici si può giocare creando moodboard, abbinamenti, composizioni e sperimentando nuove forme applicative. I materiali attraggono anche in senso letterale: il visitatore, infatti, può testate il funzionamento della posa magnetica “ATTRACT. Smart living goes magnetic”, l’ultima soluzione innovativa sviluppata dal Gruppo.
Piano -1
Emozionare è il focus anche del piano -1 che ruota intorno a una lounge sofisticata e accogliente. Uno spazio su cui soffermarsi muovendosi tra nicchie confortevoli arredate con eleganza e un’ambiente cucina open space. Uno studio sapiente dell’area arricchito da continue ispirazioni decorative. Qui ci si addentra nelle profondità della ricerca tecnologica, qualità distintiva del Gruppo. È un luogo raccolto che mette in luce le applicazioni per il design, le superfici touch per la domotica, l’arredamento tailor-made e le soluzioni smart in ottica di ESG.
Installazione sensoriale
Durante le tre giornate di CDW, l’esperienza si è arricchita ulteriormente con “Edible Clouds”: un percorso guidato che, attraverso un racconto metaforico e coinvolgente, ha accompagnato i visitatori alla scoperta del ciclo produttivo che vede l’utilizzo dell’idrogeno verde.
Un processo di trasformazione circolare che parte dalla natura e ad essa ritorna, restituendo ciò che da questa ha preso in prestito, per realizzare una materia nuova e sostenibile. Materia ceramica naturale che per l’occasione ha assunto la forma di un alimento base per l’uomo.
Il percorso dell’esperienza sensoriale ha ricalcato il processo circolare “Cloud to Cloud” e si componeva di 4 stazioni interattive. Tutto è iniziato con una nuvola - a dew catcher - e la sua acqua piovana che, come nel processo di elettrolisi, si scompone in molecole di idrogeno: metaforicamente, bolle edibili verdi che galleggiano nell’aria.
Il visitatore era invitato a impastare e modellare a mano un composto primario di acqua e farina, come se fosse materia ceramica fatta di terra e acqua. Il pane così formato era cotto a vapore in un apposito steamer, impiegando quindi una forma di energia pulita data dal vapore acqueo che, tornando in atmosfera, contribuiva a ricreare la nuvola del dew catcher iniziale.
Il processo è circolare, perpetuo, quasi magico. La metafora non era solo ideale, ma anche reale perché, alla fine di questo viaggio, il visitatore poteva assaggiare il suo prodotto finale.