Progettare gli ambienti in un’ottica di efficienza, sostenibilità, personalizzazione e innovazione: se ne parla il 21 e 22 novembre a Bologna all’interno di LUMI Expo 2019.
In un’epoca in cui tutto è “smart”, parlare di “Smart Spaces” non desta sorpresa, eppure il significato e le implicazioni che stanno dietro a questo concetto, che Gartner ha segnalato come uno dei trend tecnologici strategici per il futuro nel suo rapporto “10 Strategic Technology Trends”, sono più profondi di quanto sembri.
Gli Smart Spaces sono ambienti fisici o digitali in cui le persone e le tecnologie interagiscono in ecosistemi evoluti, che racchiudono alcuni aspetti chiave quali: apertura, connessione, coordinamento e intelligenza. Secondo la società di analisi Markets and Markets, il valore di mercato totale di questi spazi intelligenti passerà da 8,5 miliardi di dollari del 2019 a 19,9 miliardi entro il 2024, registrando un tasso di crescita annuale del 18,5%.
Una tale previsione è legata soprattutto alla crescita esponenziale dell’Internet of Things e all’aumento delle iniziative in materia di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale degli edifici in cui le nuove tecnologie giocheranno un ruolo cruciale.
In quanto ecosistemi aperti, connessi e intelligenti al servizio della qualità di vita e del benessere delle persone, gli “Smart Spaces” saranno al centro di una serie di incontri, convegni e aree dimostrative della prossima edizione di LUMI Expo, in programma il 21 e 22 novembre 2019 a BolognaFiere.
Attraverso l’incontro, la collaborazione, la formazione verticale, e attraverso aree dimostrative che raccontano e spiegano la tecnologia applicata, la mostra-convegno affronta la trasformazione digitale nei vari spazi della vita umana, dall’edificio 4.0 alla città intelligente. Si rivolge in questo modo ai professionisti di tutta la filiera: system integrator, security manager, progettisti, architetti, installatori, facility manager, energy manager, produttori di software e hardware.